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Autore "Signs", segnali del cinema attuale
Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 12-09-2008 21:50  
Ma io ho già i miei eroi. Non avevo proprio bisogno di lui. L'ho accolto perché se lo meritava.
_________________
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Skizotrois

Reg.: 12 Nov 2007
Messaggi: 275
Da: Aosta (AO)
Inviato: 12-09-2008 21:56  
quote:
In data 2008-09-12 21:40, Deeproad scrive:
Cmq, se anche il messaggio di Shy fosse banale, poco importa. Shy è come il "punk" in un mondo dominato dal "progressive". Ritrova la semplicità delle cose, laddove le cose non sono più così semplici. Forse il messaggio è banale, forse "i segni" non sono così sofisticati come ci si aspetterebbe, ma tutto è funzionale. Ogni dialogo apparentemente stupido nasconde un che di poetico. Nasconde una quantità di sottotesti e interpretazioni che possono anche non essere originali, ma che di certo sono efficaci. Ed essere efficaci con la semplicità, oggi come oggi, non è solo raro, è addirittura straordinario. Il vero motivo dell'insuccesso dei film di Shyamalan è che che ci si aspetta sempre qualcos'altro. Qualcosa di più profondo, qualcosa di più horror, qualcosa di diverso in ogni caso. E si è talmente presi da quel qualcosa in più, che ci si dimentica di ascoltare quel che ha da dirci, che è tanto semplice e tanto banale, quanto importante. E siccome noi siamo navigati, siamo consapevoli, siamo adulti, siamo "troppo avanti per queste cose" non ci abbassiamo neppure a prendere in considerazione quello che ci appare come un messaggio banale, seppure efficace. Questo vale tanto per "Signs" quanto per "E venne il giorno" uno dei suoi film più criticati, ma comunque più belli. Ma Shy di mestiere fa il regista e i suoi messaggi li deve vendere. L'unica sua pecca risiede proprio nel suo mestiere. L'aver mostrato gli alieni laddove non ci sarebbero dovuti essere. L'aver dovuto scendere a qualche compromesso, laddove sarebbe stato bello che non ci fosse (certe scene relativamente splatter nel suo ultimo film finalizzate a risollevare le sorti della sua carriera, inutile negarlo). Ma il bello di Shy è che anche laddove gli si richiede un compromesso, è capace di farlo nel modo più discreto possibile. E' un regista che, al di là degli inevitabili compromessi, fa comunque il cazzo che vuole, senza mai snaturare il significato del suo messaggio. E lo fa bene. Io lo amo per quello che dice e per come lo dice. Non è il mio regista preferito, ma è forse quello che maggiormente suscita il mio interesse ogni volta che sento parlare di un suo nuovo lavoro. Perché so che in qualche modo mi sorprenderà. Questo post non vuole essere risolutivo di un cazzo, ma ci tenevo a scriverlo.




quoto

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 12-09-2008 21:58  
quote:
In data 2008-09-12 20:54, Fakuser scrive:
quote:
In data 2008-09-12 20:48, kagemusha scrive:
quote:
In data 2008-09-12 16:19, Marienbad scrive:

Che poi, comunque, anche questo post è un po, insensato.
Assumere il ruolo di fantasma? Simulacro del passato? Ma che significa?
Secondo te è quello lo scopo del cinema? E se sì, perchè? Passato? Forse futuro, ma non certo passato. Sempre futuro.
E poi chi lo ha detto che Shy vuole dare risposte sulla vita? Secondo me è proprio l'opposto. Egli favolizza la realtà proprio perchè è consapevole di non poterla spiegare in nessun modo. Ogni situazione è figlia di mille cause e di miriadi di condizioni possibili e inprovabili. E' proprio questo il bello del suo cinema. Certo, a volte banale, ma se non lo fosse, sarebbe presuntuoso. Quindi il termine giusto non è banale, bensì "delicato e leggero" proprio come una favola che accende un barlume tra le possibilità che gli esseri umani avanzano da sempre.

Bo. Ma che film guardi?




ahahaha
che delirio
ma tu che film hai visto?



Diccela tu la verità, coraggio.

Per quanto mi riguarda ha ragione, anche se le motivazioni che io personalmente addurrei contro l'etichetta di signs come film banale sono altre, forse banali esse stesse, ma sicuramente fondate, e non sulle nuvole, ma sugli elementi narrativi che Shy ci mostra, donde loro successiva combinazione ....




Diciamo solo che la frase che mi fa ridere è “a volte banale, ma se non lo fosse, sarebbe presuntuoso.”. questo perché non trovo per nulla il cinema di Shy banale ma terribilmente presuntuoso questo si. Se ripenso al ruolo che si ritaglia in tutti i film, soprattutto a quello che si ritaglia in the lady nel water, alla maniera in cui nello stesso film sbeffeggia i critici come un pupetto con la coda di paglia che si toglie un sassolino, al suo bisogno di parlare del proprio cinema e di se stesso, se penso a come bara con lo spettatore come se volesse poter dire alla fine che il suo cinema è per tutti perché è figo ma che non tutti lo possono capire fino in fondo, non tutti possono cogliere ogni cosa. Tutto il suo cinema grida “Guardate quanto sono bravo. Guardate come giro. Guardate quante chiavi di lettura. Guardate che stratificazioni. Guardate quanti signs. Critici ciechi odiatemi , cinefili amatemi.“
Anche la sua maniera di girare mi fa incazzare a volte, le sue hitchkockiate (ma poi finisce a fare come tutti per suscitare qualche brivido: stereo a palla e comparsate all’improvviso), il colore rosso ripetuto all’infinito ne il settimo senso…
Per quanto riguarda il "delicato e leggero" dico solo che non sono neanche lontanamente d’accordo ma la questione è ben poco argomentabile sia dall’una che dall’altra parte

Il cinema di Shy non manda pernacchie, anzi è un cinema seducente sotto più livelli, ma più livelli scavi(o) più ti (mi) fa incazzare, perché tanta presunzione si regge sui giochetti e non sulla sostanza

Così la vedo

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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 12-09-2008 21:59  
quote:
In data 2008-09-12 21:50, Deeproad scrive:
Ma io ho già i miei eroi. Non avevo proprio bisogno di lui. L'ho accolto perché se lo meritava.



Beh dai, dubito che scriveresti di queste cose-e non è la prima volta- per altri.
Comunque, anche se non è tra i registi che preferisco, è indubbiamente uno dei maggiori talenti venuti fuori negli ultimi 10 anni di cinema.

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 12-09-2008 22:10  
quote:
In data 2008-09-12 21:59, Valparaiso scrive:
Beh dai, dubito che scriveresti di queste cose-e non è la prima volta- per altri.



E fai bene a dubitare. Raimi ad esempio è il mio regista preferito, ma è anche uno dei più amati di sempre. E con buona ragione. Shy, tra quelli che più amo, è anche uno dei più (se non il più) criticato, e questo mi sprona a prenderne le difese.
_________________
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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 12-09-2008 22:16  
quote:
In data 2008-09-12 22:10, Deeproad scrive:
quote:
In data 2008-09-12 21:59, Valparaiso scrive:
Beh dai, dubito che scriveresti di queste cose-e non è la prima volta- per altri.



E fai bene a dubitare. Raimi ad esempio è il mio regista preferito, ma è anche uno dei più amati di sempre. E con buona ragione. Shy, tra quelli che più amo, è anche uno dei più (se non il più) criticato, e questo mi sprona a prenderne le difese.



Beh insomma. Ultimamente anche Raimi non è che se la passi troppo bene...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-09-2008 23:09  
quote:
In data 2008-09-12 20:29, Marienbad scrive:
Grazie Giuse.

<comunque sono perfettamente in grado di capire perchè un regista come Shyamalan possa non piacere affatto. Per altro nutro rispetto per coloro che sanno farlo con cognizione di causa. I pro e i contro stanno ovunque. Non sopporto il determinismo. E ovviamente concordo con te sulla questione della critica.



(non) Ti prometto che cercherò di rivedere i film di Syam, come quando ero bambino e mia madre mi faveva "vedere" le favole.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 13-09-2008 00:31  
quote:
In data 2008-09-12 18:59, HistoryX scrive:
quote:
In data 2008-09-12 18:42, Marienbad scrive:
...


Marien che ti devo dire...che te invece sei mitica e il tuo intuito cinefilo sommergerà il mondo?


Si.
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 13-09-2008 17:54  
quote:
In data 2008-09-12 18:35, Hegel77 scrive:
ma il cinema di Shy è l'opposto di quello che stai cercando tu. Non vuole dare risposte o mandare chissà quali proclami.
Shy è il regista dell'impotenza: impossibilità a cambiare lo stato delle cose, la distanza siderale tra le insidie del mondo esterno e le atroci debolezze dei gruppi di famiglia in un interno. Pensa a uno dei Signs di Shy: la porta.
Come in Sentieri Selvaggi c'è un modo di messa in scena che esalta il confine tra l'interno ed esterno, questo confine è dato dalle porte. Una comunicazione apparentemente facile ma che spesso è causa di conflitto. Ogni passaggio di porta è un progressivo aumento di sofferenza di dolore
Tuto ciò che vedi è finto
Quello che senti ti induce in errore
La favola è il rifugio dei nostri sensi ingannati e dei nostri sogni interrotti,
Forse il tatto è l'unico senso capace di penetrare l'essenza delle cose.
L'essenza di questo cinema è la rappresentazione di un vuoto.
Shy manovra le immagini e le tecniche di riprese in funzione di questi vuoti.
Sono d'accordo con chi dice che il problema di Signs è nella rappresentazione degli alieni e nel finale.
Tutto la magia di Signs è nell'attesa dell'evento
Ma l'evento stesso (The Happening) nel momento del suo rivelarsi si vaporizza istantaneamente.





Ottimo. Concetto di messa in scena che rielaborerà ed evolverà in The village.
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 13-09-2008 22:35  
quote:
In data 2008-09-13 00:31, Tristam scrive:
quote:
In data 2008-09-12 18:59, HistoryX scrive:
quote:
In data 2008-09-12 18:42, Marienbad scrive:
...


Marien che ti devo dire...che te invece sei mitica e il tuo intuito cinefilo sommergerà il mondo?


Si.




Mi hai fatto morire.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 13-09-2008 23:11  
quote:
In data 2008-09-13 22:35, Marienbad scrive:
Mi hai fatto morire.



Sig!
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 14-09-2008 09:42  
quote:
In data 2008-09-12 19:27, Marienbad scrive:
Ma smettila, il teatrino lo stai allestendo tu, io ti ho informato a proposito delle mie perplessità e ho cercato di ottenere qualche delucidazione in più. …
E' irritante leggere tanta saccenza...



Ok sei figa, dammi il cinque.
Ora datti una calmata e stai poco poco in silenzio.

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HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 14-09-2008 09:46  
Shy è pretenzioso, la sua regia non è semplice e delicata, ma sofisticata e pesante, porta avanti un messaggio sempre volutamente banale e non ne comprendo il motivo.
O meglio non lo condivido, la storia di facciata, i dialoghi inutili e logorroici sempre se sono una scelta portano in un'unica direzione, scindere le componenti umane e rappresentarle in un circuito chiuso rendendole visibili, se non per certi versi risibili data la banalizzazione estrema, demolendo quella che può essere una trama e la stessa aspettativa di spettacolarizzazione.
Se penso al discorso della poliziotta mentre dentro la cucina tentavano di dare una spiegazione dei fatti(il discorso delle saltatrici con l'asta norvegesi se non sbaglio), un discorso di una pallosita abnorme che, con alle spalle la semplice parola "temperanza" dovrebbe rendere il tutto, a sentire alcuni, un esempio di cinema da tramandare ai posteri... Immagino quante riflessioni possano essere scaturite da questa scena, che gran segno della provvidenza eh...che tocco di alta scuola, ma per favore...
Ah già ma è una favola, quindi può essere palloso ed esprimere un concetto banale in maniera banale che diventa un genio... ripeto, non condivido questa maniera di utilizzo del cinema, questo sfinimento dello spettatore, la sua continua sottrazione di elementi non è ne buona ne sbagliata, dipende come la utilizzi, cosa vuoi dire e dove vuole arrivare.
Diventa più un esercizio tecnico fine a se stesso, alla fine shy non dice mai un cazzo di nulla, e il fascino e l'interesse che si attribuisce alla sua concezione del mondo è dato solo dalla povertà o completa assenza di un personale modo di vedere in tal senso.
Concezione direzionata quindi alla massa, mal approfondita e mal espressa che rende acerba tutta la visione.

Che poi ancora si parla di miriadi di riflessioni scaturite da questo film ma finisce anche qui, non mi pare di averne lette tante.

_________________
[ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ]

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-09-2008 11:45  
quote:
In data 2008-09-14 09:46, HistoryX scrive:
Shy è pretenzioso, la sua regia non è semplice e delicata, ma sofisticata e pesante, porta avanti un messaggio sempre volutamente banale e non ne comprendo il motivo.
O meglio non lo condivido, la storia di facciata, i dialoghi inutili e logorroici sempre se sono una scelta portano in un'unica direzione, scindere le componenti umane e rappresentarle in un circuito chiuso rendendole visibili, se non per certi versi risibili data la banalizzazione estrema, demolendo quella che può essere una trama e la stessa aspettativa di spettacolarizzazione.
Se penso al discorso della poliziotta mentre dentro la cucina tentavano di dare una spiegazione dei fatti(il discorso delle saltatrici con l'asta norvegesi se non sbaglio), un discorso di una pallosita abnorme che, con alle spalle la semplice parola "temperanza" dovrebbe rendere il tutto, a sentire alcuni, un esempio di cinema da tramandare ai posteri... Immagino quante riflessioni possano essere scaturite da questa scena, che gran segno della provvidenza eh...che tocco di alta scuola, ma per favore...
Ah già ma è una favola, quindi può essere palloso ed esprimere un concetto banale in maniera banale che diventa un genio... ripeto, non condivido questa maniera di utilizzo del cinema, questo sfinimento dello spettatore, la sua continua sottrazione di elementi non è ne buona ne sbagliata, dipende come la utilizzi, cosa vuoi dire e dove vuole arrivare.
Diventa più un esercizio tecnico fine a se stesso, alla fine shy non dice mai un cazzo di nulla, e il fascino e l'interesse che si attribuisce alla sua concezione del mondo è dato solo dalla povertà o completa assenza di un personale modo di vedere in tal senso.
Concezione direzionata quindi alla massa, mal approfondita e mal espressa che rende acerba tutta la visione.

Che poi ancora si parla di miriadi di riflessioni scaturite da questo film ma finisce anche qui, non mi pare di averne lette tante.





vabbè history, mi sembra evidente che, da buon testa dura sarda, non ti vuoi muovere di un millimetro.
Però non dire che non abbiamo motivato perchè è un tuo alibi mentale.
Tu hai una tua visione.
Io ne ho un'altra diametralmente opposta alla tua.
Entrambi l'abbiamo motivata.
Continuare a rimescolare la pasta quando è cotta e stracotta è veramente stupido.
O sei di quelli che devono per forza dimostrare che hanno ragione loro?
Il discorso per me è chiuso. Ci abbiamo pure perso troppo tempo
_________________
Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 14-09-2008 15:05  
quote:
In data 2008-09-14 09:46, HistoryX scrive:
Shy è pretenzioso, la sua regia non è semplice e delicata, ma sofisticata e pesante, porta avanti un messaggio sempre volutamente banale e non ne comprendo il motivo.




Effettivamente anche questa cosa mi fa riflettere, anzi, è la sensazione che ho sempre provato con i film di Shya, ad esclusione di Sesto senso che trovo un buon film di "genere", non proprio originale ma capace di smuovere speditamente qualche emozione e "sane" inquietudini.
Ricevuta conferma di ciò con Lady in the water, un film che (do)v(or)rebbe vivere di simboli e di suggestioni, di chiaroscuri, di cose dette e non dette, secondo la migliore tradizione favolistica, orale e scritta, mentre si rivela logorroico, pes(d)ante, didattico, insopportabilmente spiegato e "spiegante", un insieme di siparietti didascalici. Quei discorsi dei protagonisti riuniti ricordano l'esacerbate monotonia delle riunioni condominiali. Poi quando arriva la "bestia" ... tutta l'escatologia se n'è già bella che andata a farsi friggere.
Con Signs mi sono quasi addormentato, sfinenti le lunghe sequenze dei rifugiati in cantina, dove l'artifico tramico e figurativo tendende a creare la suspense che non monta viene imbastito a colpi di stereotipi del cinema di genere. Le ho trovate ridicole. Forse vorrebbe riprendere il tema (riveduto e riadattato in altri contesti geografico-temporali, nonchè scenografici) della "sospensione" e dell'attesa de Il deserto dei tartari di Valerio Zurlini, un grande regista che non riusciamo a rivalutare come meriterebbe...
The Village è un altro sermone con simbologie degne della più slavata new age. Di Unbreakable si potrebbe forse apprezzare un certo audace sperimentalismo, ma ricordo pochissimo del film e che uscii dalla sala con la sensazione di una sceneggiatura che non si era ben saputo a cosa ricorrere pur di riempirla. Tra spiritualismo, horror, fantastico-favolistico e (in)azione, a me sembra che il regista sia anche un po' furbetto e ben disposto a cavalcare l'onda modaiola e la sete di "mistero" che si accontenta del surrogato di quelle tematiche già massicciamente trattate dal cinema, fin dai suoi primi vagiti.
E' molto probabile che Shya sia un autore molto sopravvalutato, anche se capace di creare due fronti nettamente contrapposti, nel pubblico e nella critica. Al momento sono con i detrattori, dopo l'eventuale revisione dei suoi film (l'ultimo non l'ho visto) si vedrà...

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 14-09-2008 alle 15:09 ]

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