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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > "Signs", segnali del cinema attuale   
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Autore "Signs", segnali del cinema attuale
Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 10-09-2008 16:24  
Noooooo!
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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Kubrick5


Reg.: 19 Apr 2006
Messaggi: 5694
Da: San Zeno (BS)
Inviato: 10-09-2008 17:09  
quote:
In data 2008-09-10 16:22, Tristam scrive:

Quindi ciao!



dopo Hamish, badlands ha craccato anche la pass di tristam
_________________
Anche la follia merita i suoi applausi

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 10-09-2008 22:39  
quote:
In data 2008-09-10 16:07, Richmondo scrive:

Ma mica devo essere nato nel 1895 per apprezare (o conoscere) il cinema dal 1895 fino ad oggi. Il cinema non è un'esperienza a di vita (solo) personale, che si esaurisce immediatamente e vive trasfigurata nei ricordi. Il cinema è e rimane lì alla portata di tutti, giovani e vecchi, uomini e donne, bambini e bambine, cani e gatti, leoni e serpenti.
Verissimo che ho molto da imparare, ma di sicuro il diritto di esprimermi, sia anche con una minimissimissima cognizione di causa, ce l'ho. A meno che questo non sia un forum fascista.




Dai Rich, non ci provare. Nessuno ti nega il diritto di esprimerti, solo appuriamo che tu ti esprimi ad penem canis, provochi come un ometto vero.., enunci postulati "bizzarri" che poi dimostri di non saper governare.
Ti sei meritato delle adeguate risposte alle stronzate che avevi scritto, ora replichi peggio, completamente fuori traccia. Questo forum ha avuto chi si è lasciato affascinare dal quel piccolo potere ambito dalla piccola gentuccia che si traduce nel provare un pecoresco brividuccio con misere suggestioni fascistoidi (e tocca per questo tenere il forum sempre sotto controllo...), ma non è questo il caso nostro in cui noi si parla apertamente felici e contenti delle risposte che auspichiamo, che anzi bramiamo, ai piedi delle quali stendiamo tappeti di velluto rosso orientale. Ma vedo che tu non rispondi, non in tema e a tono.., ti stai forse autofascistizzando da solo?

No, non devi essere nato nel 1985 per poter conoscere ed apprezzare il cinema, ecc... (questa battuta speciosa è un'offesa alla tua intelligenza, non alla mia), ma tu non stavi parlando (male) solo di cinema, ma anche di costume, società, psicologia, fenomenologia, di poesia della nostalgia.., ecc, ecc, con una saccenza spericolata che meritava la bacchettata.


Non ti dico queste cose perchè ti voglia male (quelli che vogliono male ti parlano bene davanti e male alle spalle, una cosa che non mi compete), o perchè tu mi cada antipatico. Tutt'altro.

Me voy, visto che con la tua fuffa non sei riuscito ad illuminarmi sulle vere questioni da te stesso poste in maniera irrisol(u)ta e scioperata.

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 10-09-2008 alle 22:39 ]

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 10-09-2008 23:44  
quote:
In data 2008-09-03 23:01, squatt scrive:
questo film l'ho odiato e rimosso in quanto l'ho trovato una cagata, quindi ci sarebbero gli estremi per rivederlo in quanto non ricordo esattamente che livelli di merda raggiungeva, ma in questo caso passo, il gioco non vale la candela.




questo sintetizza alla grande il film

insomma lo stesso discorso fatto per l'ultima fatica di shailamaman

ha fatto un lavoro egregio il regista ?
benissimo
niente da ridire

ma se tutto il resto è una merda a cosa serve il talento di un regista che ha realizzato un lavoro di tutto rispetto ?


la stessa identica cosa anche per I figli degli uomini di Cuaron
questo signore ha fatto un lavoro di grande livello
ma è circondato da una miserrima mediocrità che caraterizza tutto il resto
e allora il suo lavoro va farsi fottere

_________________
For relaxing times make it Suntory time

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Hegel77

Reg.: 20 Gen 2008
Messaggi: 298
Da: Roma (RM)
Inviato: 10-09-2008 23:47  
qui si dovrebbe riaprire la discussione
perchè il discorso di cui sopra rischia di generalizzare e di banalizzare
e tra Shyamalan e Cuaron vi sono notevoli differenze
ma è troppo tardi, lo riprendo domani
_________________
Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 10-09-2008 23:57  
non voglio fare nessun raffronto Shyamalan e Cuaron

hanno storie e stili diversi
l'ho già scritto più volte Shyamalan è un bravo regista
ed un medicore sceneggiatore
si limiti a fare solo il regista
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 11-09-2008 00:01  
quote:
In data 2008-09-10 23:47, Hegel77 scrive:
qui si dovrebbe riaprire la discussione

no qui si dovrebbe riaprire il cranio di tenenbaum, chè quello che c'è dentro sta andando a male...
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 11-09-2008 00:04  
dentro c'è acqua distillata

perchè i comunisti ci inquinano i fluidi
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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 11-09-2008 10:38  
Parto da qui, che è la cosa che più mi preme sottolineare, dal momento che sai bene la stima che dal punto di vista cinemaografico (e non solo) ho per te e Tristam, ma proprio non ci siamo, e l'ago dello stimometro rischia di scendere pericolosamente:

quote:
In data 2008-09-10 22:39, AlZayd scrive:

Non ti dico queste cose perchè ti voglia male (quelli che vogliono male ti parlano bene davanti e male alle spalle, una cosa che non mi compete), o perchè tu mi cada antipatico. Tutt'altro.





E ci mancherebbe altro. Ma in fin dei conti, le discussioni anche accese, come ben sai, mi esaltano. E mica mi aspetto complimenti o chissà che quando scrivo sul mio blog e sui fourm, bensì proprio risposte che tentino di inficiare le mie fallaci tesi, le quali quasi sempre sono riconducibili a Richmond, mai ad accademici ed illustri notabili contabili affabili scrivani cinemat(ograf)ici.


quote:
In data 2008-09-10 22:39, AlZayd scrive:

Dai Rich, non ci provare. Nessuno ti nega il diritto di esprimerti, solo appuriamo....




Ecco, però. L'indizio inquietante. "Appuriamo". Già. Ma chi appura? Io? Tu? Noi? O voi?
Ho una qual certa allergia per le pluralizzazioni, perché mi "profumano" tanto di opinione coralizzata, di schieramento (squadrista) da rango militarizzato.
Non mi piace leggere che quella rara (unica) volta che scrivo assennatamente...."appuri", mentre quando qualcosa non va...."appurate".
Perché da qui si diparte una mia sensazione fastidiosissima, che si ricollega a questo:


quote:
In data 2008-09-10 22:39, AlZayd scrive:

Ti sei meritato delle adeguate risposte alle stronzate che avevi scritto, ora replichi peggio, completamente fuori traccia.




E' proprio questo il punto: che mi pare che si scriva per partito preso e non per obiettività. La casta o l'elite cinefila, che quando si aggrega è difficile disgregare? Le vecchie amicizie da seminario che è dura mettere in discussione, fosse anche tentando di giudicare obiettivamente ciò che il novizio tenta di esprimere?

E' proprio quello il punto: ciò che ho scritto, senza rancori od inconsueti risentimenti (mal)celati dietro, è cristallino ed abbastanza incontestabile, oggettivamente vero e condivisibile. Perché definirlo alla cazzo di cane? C'è molto altro di ciò che scrivo che ostenta forse un'arrogante ignoranza (ma, seppur mi disgusti doverlo confessare e "spiegare": la mia arroganza è sempre un'ironica risposta a ciò che si legge). Ma non è proprio questo il caso.
E allora? Niente. Sarà che la parola nostalgia ha risvegliato e richiamato a sua volta nostalgie, ma qui proprio si è toppato di brutto.
Si è visto ciò che non c'era e che non c'è, perché....

quote:
In data 2008-09-10 22:39, AlZayd scrive:

Tu non stavi parlando (male) solo di cinema, ma anche di costume, società, psicologia, fenomenologia, di poesia della nostalgia.., ecc, ecc, con una saccenza spericolata che meritava la bacchettata.




.....Perché....Mai detto ciò. Mai parlato di nulla di lontanamente simile.

_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

[ Questo messaggio è stato modificato da: Richmondo il 11-09-2008 alle 10:52 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 11-09-2008 12:28  
Nulla di tutto quello che dici corrisponde al vero. Per "appuriamo" non parlavo in nome di una casta, ma, con evidente ironia visto che ho anche giocato con la rima, del "comune" lettore del forum a cui dai da leggere, con gran sprezzo del pericolo, cose monche, arzigogolate, inspiegate e a quanto pare inspiegabili visto che seguiti a "dare la volta alla manzana" fuggendo il centro nevralgico della questione spargendo cortine di fumo dietro di te. E bravo il nostro agente speciale 00Settete! Forse sei tu che hai un concetto di te stesso e delle tue conoscenze alto ed elitario, poichè dato un postulato secco ed arrogande nella sua scontatezza che non ammette replica, non ti degni di spiegarlo al volgo che ti legge. Si da il caso che nel volgo potresti trovare un tranciapalle come il sottoscritto che non si accontenta delle apparenze, delle cose buttate lì con estrema superficialità...
Nel messaggio incriminato non ti sei limitato ad introdurre il tuo pensiero tranciando giudizi e postulati di un certo peso, su questioni importanti, non spiegando, circostanziando come dovuto, come la delicata questione più strettamente cinematografica avrebbe invece richiesto, ma sei anche entrato nel merito delle questioni accessorie, di contorno, della sociologia, della storia del costume e della psicologia di massa, delle emozioni dello spettatore cinematografico, delle legittime e salvifiche nostalgie altrui che tu non capisci e che dunque sommariamente ed arrogantamente disprezzi, lanciandoti in graduatorie risibili e fittizie tendendi a stabilire (e senza spiegarne il perchè) la superiorità del "sentire" del pubblico di oggi, ipertecnologico, rispetto a quello di ieri, ante iper-tecnologico, cazzata grande come una casa priva di senso e costrutto, a maggior ragione perchè immotivata.

Rich: rimane il fatto che il cinema, sia solo per la sua forza comunicativa e per quell'amaliante inlfuenza che esercita sulla nostra sfera sensoriale, lievitata ulteriormente negli ultimi ed ipertecnologici tempi (checché ne dicano certi nostalgici: ma a mio parere l'ottimo cuinema di ieri era l'ottimo cinema di ieri, quello di oggi lo eguaglia o lo supera per altrettanti buoni motivi), merita di passare attraverso le monete o le banconote delle grandi produzioni, così come ha sempre fatto.

quote:
In data 2008-09-11 10:38, Richmondo scrive:


quote:
In data 2008-09-10 22:39, AlZayd scrive:

Tu non stavi parlando (male) solo di cinema, ma anche di costume, società, psicologia, fenomenologia, di poesia della nostalgia.., ecc, ecc, con una saccenza spericolata che meritava la bacchettata.




.....Perché....Mai detto ciò. Mai parlato di nulla di lontanamente simile.




E invece si!

Per tornare a bomba, al nocciolo della questione, sei invitato, solo un invito non ti scaldare.., a motivare le tue teorie, senza giri di parole. Per eventuali lamentale da rivolgere eventualmente al sottoscritto crea un post a parte. Sempre e solo un invito che a me mi misero manca la facoltà e soprattutto la volonta di imporre un bel niente a nessuno.

Ultima cosa, non quotarmi isolando e decontestualizzando le mie frasi, lasciando cadere nel vuoto argomenti con cui rispondevo ai tuoi ed altrui argomenti.



[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 11-09-2008 alle 12:39 ]

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 11-09-2008 12:42  
Riportando in corsivo ciò che ho scritto mi hai facilitato il lavoro: non leggo affatto di poesia della nostalgia né di riferimenti al costume, alla società, alla psicologia dello spettatore cinematografico.
Io odio i manicheismi, tutto qui. E chi continua a credere che il cinema di ieri è migliore di quello di oggi, solo ontologicamente, per me, ceffa a renza e lo fa in virtù di un sentimento dietrologo e ben poco obiettivo. Come vedi non mi riferisco a nulla di correlato all'aspetto sociale, proprio perché, mentre adoro la persona, l'utente, il compagno di classe, lo spettatore...allo stesso tempo detesto la società, l'utenza, la classe, il pubblico.
Si perde molto, grazie alle tanto amate convenzioni sociali, nel'onestà intellettuale.
Io non mi riferisco mai (tranne che allo stadio, unico mio collante sociale) a qualcosa che si riferisca alla moltitudine, ma preferisco interagire vlta per volta, faccia a faccia, per non smarrire la genuinità di coloro con cui sto parlando.E per me arte (generica, sì) e cinema soo proprio esperienze al tempo stesso pubbliche e private, comuni e personali, generali e particolari, accessibili a chiunque eppur così intime e direte alla sfera interore di ciascuno di noi.
L'errore che mi imputi non posso proprio aver commesso, quindi. Ben lungi da me operare una disamina di un fenomno come quello del rapporto cinema/spettatore, facendo riferimento al comune senso del pudore, del sentimento collettivo e generale di accostamento alo schermo. Se mai posso indagare in questi aspetti in ben altri ambiti, nel ruolo del cinema nella società, ma mai sondare un rapporto intimo come quello fra cinema e spettatore (sia anche nostalgico) banalizzando e generalizzando e riconoscendo il "pubblico" in un unico corpus sociale, quando sono ben consapevole che l'esperienza filmica nasce da una personalità (o da tante persona,ità) e va a parare sempre e solo su una mente ed in un certo modo, poi su un'altra in maniera ancora differente, fino a riproporsi per ciascuno di noi in termini e cifre ben diverse (Un giorno perfetto di Ozpetek ne è la prova, direi).
Se quindi ho scritto e parlato di nostalgici e nostalgia, è perché c'è ancora chi sostiene, senza motivazioni, che la sua esperienza personale col cinema si esaurisca in un arco temporale. E forse l'età del disincanto non gli permette di giudicare obiettivamente il fatto che oggi il cinema continua a parlarci con la stessa carica comunicativa con cui lo faceva ieri.
Ribadisco che non ho mai fatto riferimento a fenomeni sociali e che effettivamente né potrei conoscere bene, né mi interessano minimamente.
_________________
E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 11-09-2008 12:56  
La tua risposta seguita ad esser sommaria, insignificante, fumosa, generalizzata, ti difendi, neghi l'evidenza, ritratti, senza spiegare niente, senza entrare nello specifico della tua frase in corsivo che dice esattamente quello che ci ho letto io, Col senno del poi puoi dire ciò che vuoi, puoi precisare, giustificarti sulla scorta delle cose che ho cercato dei far emergere, ma seguiti a farlo in maniera sommaria e insoddisfacente, generalizzando, dunque accusando genericamente altri (chi? e perchè?) di quel manicheismo che alberga in te.
Non credo ci sia altro da dire visto che seguiti a fare il giro del do, mentre qui la tonalità è in fa maggiore!
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Richmondo

Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
Inviato: 11-09-2008 13:02  
Allora, come con Gat, mi sa proprio che parliamo due lingue diverse.
Peccato. Pensavo che almeno l'italiano ed i suoi insiemi lessicali potessero risultare incontestabili. E invecem ogni linguaggi, dal cinema alla letteratura, dal tam tam ad internet, continua a giungere distorto alle orecchie dle prossimo.
Ecco perché scoppiano i conflitti. Perché c'è gente che legge guerra dove c'è scritto pace.
_________________
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 11-09-2008 13:19  
quote:
In data 2008-09-11 12:42, Richmondo scrive:

Se quindi ho scritto e parlato di nostalgici e nostalgia, è perché c'è ancora chi sostiene, senza motivazioni, che la sua esperienza personale col cinema si esaurisca in un arco temporale. E forse l'età del disincanto non gli permette di giudicare obiettivamente il fatto che oggi il cinema continua a parlarci con la stessa carica comunicativa con cui lo faceva ieri.
Ribadisco che non ho mai fatto riferimento a fenomeni sociali e che effettivamente né potrei conoscere bene, né mi interessano minimamente.




Chi sostiene, e cosa, in concreto, ciò che dici, e come fai a stabilire di chi siano, e fino a quando, nel mezzo del camin di nostra vita.., l'incanto e il disincanto in maniera così rozzamente generalizzata? Spari sul mucchio. Io potrei parlare con più esattezza di te, nella circostanza, della tua età dell'ignoranza che oltre che a crearti incanti ti crea vistosi abbagli. Fatto salvo quel che di buono c'è in te, e che però con queste uscite del kaiser vanifichi.
Tu non hai detto che il cinema continua a parlarci con la stessa carica comunicativa con cui lo faceva ieri. Al contrario, hai detto ciò che si legge nella tua frase in corsivo nella quale azzardi giudizi di merito non spiegati (e che tali restano...), sul piano strettamente cinematografico, e su quello invece di contorno che riguarda i differenti modi di sentire dello spettatore di ieri e di oggi, dove dici chiaramente che in entrambi i casi, oggi e meglio... Insomma rispondi al presunto manicheismo altrui con allarmato e belluino spirito manicheo. Dai Rich, non ci provare.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 11-09-2008 13:26  
quote:
In data 2008-09-11 13:02, Richmondo scrive:
Allora, come con Gat, mi sa proprio che parliamo due lingue diverse.
Peccato. Pensavo che almeno l'italiano ed i suoi insiemi lessicali potessero risultare incontestabili.



No. Qui non ci troviamo sui concetti, sulla sostanza, sui contenuti, non sulla confezione.

E' molto semplice: accetta il mio invito a spiegare ciò che non hai fino ad ora saputo o voluto spiegare, nello stesso modo asciutto e conciso con cui hai esposto le tue inspiegate teorie.

Poi magari ti dirò come il cinema di una volta riusciva ad infiammare l'immaginazione del pubblico meno tecnologico, ma, poichè meno sovrastrutturato, a mio avviso più ricettivo.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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