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"Signs", segnali del cinema attuale |
Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 23-09-2005 00:22 |
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quote: In data 2005-09-22 09:18, pensolo scrive:
In questo modo dimostri di essere un pò come quelli che venivano tanto criticati per esaltare kubrick a prescindere per ogni suo film.
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Ti perdono perchè non è obbligatorio leggere tutto quello che ho scritto in passato. Ma se almeno lo avessi letto, non avresti potuto dire queste cose...
Ammetto però che il tuo pregiudizio è pari alla tua argomentazione, e ha origini comuni.
e uno...
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 23-09-2005 00:23 |
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quote: In data 2005-09-22 09:18, pensolo scrive:
Tu sei quello che ha definito Ameliè alla stessa stregua..e l'hai lapidata con due parole "un film littorio".
Se quello era un argomento i miei lo sono quattro volte tanto.
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e forse non hai letto nemmeno in questa occasione.
Che famo? Perdonamo?
e sia!
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 23-09-2005 00:33 |
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quote: In data 2005-09-22 09:18, pensolo scrive:
La critica può essere soggettiva oltre che oggettiva? Io e te dimostriamo che non solo può..ma deve essere così.
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No, no aspetta.
Che critica è critica, oh!?
Criticare non vuol dire parlare male, vuol dire avere argomenti per parlarne bene o male. E non argomenti liquidati con frasi lapidarie, binarie, I/O.
Io ho fatto un discorso ampio e più sustanzioso in questo thread che spiega bene perchè signs debba essere considerato un film eccellente. e ancora molto avrei da dire, avendolo rivisto tante volte e discutendone spesso con l'amico rivole (il dvd è suo, mi permette di vederlo se quando c'è anche lui...).
Per me resta uno dei film migliori in assoluto, non pretendo che sia così per tutti. Ma io so che è così.
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Una minchia/sapida
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 23-09-2005 alle 00:33 ] |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 23-09-2005 00:59 |
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quote: In data 2005-09-22 09:18, pensolo scrive:
Che argomenti vuoi che ti porti? La trama la trovo insulsa..sviluppata male..il film è senza anima e senza pathos..girato "citando"(magari scritto così lo trovi meno disprezzabile).I dialoghi sono penosi e poco credibili.
E' un film "furbo" nell'accezzione più esatta del termine.Che alla fine ti lascia addosso un senso di delusione immane.
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Ma è proprio per questo che, leggendo le cose che dici, è ovvio che tu il film non lo abbia compreso.
Capita a tutti, adesso è toccato a te. So anche che piuttosto che darmi ragione non te lo farai mai piacere, ma ti assicuro che definire Signs un film senza "pathos" è una cosa più errata.
Che sia un film intriso di sentimento e di religiosità (come, seppure diversamente, riuscivano a fare i grandi registi che pur non trattando temi religiosi giravano film spirituali) è fuor di dubbio.
E' un film su Dio, o su quello che l'uomo identifica con questa parola, eppure il soggetto è eliso, cancellato, nascosto nelle manifestazioni fisiche del vissuto.
Che i "signs" si riferiscano ad una possibile esistenza aliena è una sbagliata interpetazione del film. Perchè Shyamalan in questa pellicola ha solo usato un pretesto per dirici altro, e anzi per far trasparire il senso del sacro in un'occasione del tutto estranea. Non è questa una della sfide più grandi dei "testi", in particolare del film? Nascondere il significato dietro ad ogni possibile metafora, ogni possibile suggerimento, ogni indicazione, per farlo emergere da solo se e solo se chi sta vivendo l'esperienza della visione è capace di farlo.
A dire il vero suggerimenti ce ne sarebbero anche, ma come si è visto quasi nessuno è riuscito a carpirli. E pure io quando, ai tempi, mi accinsi alla recensione non ne ero completamente conscio. Visioni su visioni mi hanno permesso di avvicinarmi in maniera più empatica al bambino che si nasconde dietro l'adutlo. a toccarne i sensi più profondi e disvelarne i significati.
Successo questo è inevitabile pensare che un film così abile a non concedersi possa essere considerato uno dei film migliori in assoluto nella propria personale visione.
I segni dell'esistenza di un'entità superiore, e che vivono nella limitata portata del film (non è detto che tutti debbano crederci nella vita o che il film sia un indizio inequivocabile dell'esistenza dei tali), sono presenti e che si offrono timidamente a chi può vederli, sono il vero senso del film.
Segni, signs. Nulla è lasciato al caso, siamo sempre al bivio, sta a noi scegliere, potrebbe dire Graham Hess. Dalla morte della moglie, alle parole che vengono dal passato e che tornano progressivamente alla mente di Mel Gibson, fino l'asma del figlio, gli alieni - che sono l'elemento scatenante della terrestrità dell'uomo, perchè aprono la nostra percezione all'extra, al trans, a ciò che sta oltre all'uomo, ma che la presenza di uno spirituale invece considera e utilizza- sono i veri segni. E questi segni si riferiscono a queste cose, non ai cerchi di grano, che sono invece quello che banalmente credono i detrattori di questa pellicola.
C'è pathos, eccome. Ma anche di più! C'è il sacro e lo spirituale, eppure il film non è retorico, nè lezioso, nè esegetico. E' un film normale sulla vita, e per forza di cose non evita di trascurare ciò che non riusciamo appieno a comprendere e che come l'aria, da quando l'uomo esiste, ci circonda.
Anche se poi non ci pensiamo mai, o ancora meglio ce ne freghiamo.
La sfida di Shyamalan è stata esattamente questa. Trascinare lo spettatore di fronte ad un evento soverchiante, metterci un uomo dubbioso e rancoroso, che ha abbandonato il sacerdozio, per protagonista e poi sbatterti silenziosamente in faccia che i grandi eventi della vita, funesti e felici, non sono unicamente gestiti dall'uomo e dalla sua solitudine.
E' un'idea del regista questa, condivisibile o no. Eppure con il religioso ci abbiamo a che fare ogni giorno, e al di là dei dogmi, c'è questa sua idea. Che è un'idea culturale, e già affrontata parecchie volte da religioni (scintoismo, induismo, buddismo su tutte) e religiosi, e qui in Signs, silenziosamente messa in scena.
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Una minchia/sapida
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 23-09-2005 alle 01:01 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 23-09-2005 alle 01:09 ] |
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 23-09-2005 01:25 |
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la cosa che mi stupisce è che in tutto ciò tristam non abbia quotato (e risposto) la parte sull'ABC del cinema.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 23-09-2005 01:31 |
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Troppo surreale come affermazione. Inutile difendere l'ovvio e dimostrare una cosa che già di per se è sotto gli occhi di tutti. Tranne che di pensolo. Che si rilegga i primi post, che non credo abbia mai letto, a questo punto. Lì, questioni registiche sono abbastanza discusse.
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 23-09-2005 01:39 |
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comunque, per quotare tristam e riallacciarmi al discorso di poco sopra, in un altro forum tempo fa mi espressi così riguardo al tessuto narrativo del film:
[...] questo non è affatto un film sui cerchi nel grano. Non è un film su un'invasione aliena. Non è un film sugli alieni.
Signs è (come tutti i film di Shyamalan) un film sull'uomo, e sui riflessi della sua mente.
I "Segni" del titolo, non sono certo quelli sul grano; e non sono neanche quelli che Phoenix e Gibson chiamano anche "miracoli". I segni, sono quelli che ognuno si porta dentro, negli angoli remoti della propria persona.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 23-09-2005 03:28 |
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quote: In data 2005-09-16 10:35, pensolo scrive:
e' un film noioso..inverosimile..dalle tematiche banali e già ampiamente affrontate da pellicole molto più raffinate.
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Pensolo, mi fai un piacere.
Mi potresti elencare i titoli delle pellicole in cui dici che le tematiche sarebbero già ampiamente affrontate?
Anche io ho un pò di film a cui Signs assomiglia.
Vorrei poter confrontare i tuoi con i miei...
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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GionUein
Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 23-09-2005 09:51 |
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Ayrtonit ex "ayrtonit"
Reg.: 06 Giu 2004 Messaggi: 12883 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 23-09-2005 10:46 |
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quote: In data 2005-09-23 01:39, sandrix81 scrive:
comunque, per quotare tristam e riallacciarmi al discorso di poco sopra, in un altro forum tempo fa mi espressi così riguardo al tessuto narrativo del film:
[...] questo non è affatto un film sui cerchi nel grano. Non è un film su un'invasione aliena. Non è un film sugli alieni.
Signs è (come tutti i film di Shyamalan) un film sull'uomo, e sui riflessi della sua mente.
I "Segni" del titolo, non sono certo quelli sul grano; e non sono neanche quelli che Phoenix e Gibson chiamano anche "miracoli". I segni, sono quelli che ognuno si porta dentro, negli angoli remoti della propria persona.
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ma infatti. io ho sempre pensato, perdonatemi se è sbagliato, che almeno i 4 film conosciuti di shyamalan seguissero un unico fil conduttore, un unico tema portante, che è quello della fede.
nel sesto senso è la fede nei rapporti umani, in unbreakable è la fede in se stessi, in signs tocchiamo l apice del rapporto col divino, in the village si affronta lla fede nella società e nelle sue regole. questo per me è il fulvro narrativo attorno a cui ruota tutto il cinema di shy.
ed è impossibile non farci caso. per questo secondo me chi si sofferma a parlare degli alieni che non son credibili o aspetti (ridicoli) del genere, non ha capito nulla del film e del suo regista.
_________________ "In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 23-09-2005 11:47 |
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Yep!
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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GionUein
Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 23-09-2005 11:55 |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 23-09-2005 11:57 |
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Allora io dico Ordet!
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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GionUein
Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 23-09-2005 11:58 |
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Vedo Ordet e rilancio con DARK CITY.
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MADAGASCAR
[ Questo messaggio è stato modificato da: GionUein il 23-09-2005 alle 11:58 ] |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 23-09-2005 12:01 |
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Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
oooooooooooooooooooooooo
oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
Je dig allur Sussuri e Grida!
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Una minchia/sapida
[ Questo messaggio è stato modificato da: Deeproad il 24-09-2005 alle 05:30 ] |
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