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Autore "Signs", segnali del cinema attuale
Marxetto

Reg.: 21 Ott 2002
Messaggi: 3954
Da: Milano (MI)
Inviato: 05-10-2005 18:48  
quote:
In data 2005-10-05 11:14, HistoryX scrive:
...



...io quoto...
_________________

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Bereft

Reg.: 07 Nov 2004
Messaggi: 166
Da: Biella (BI)
Inviato: 06-10-2005 10:40  

Sign è un film che per me parte discreta mente ma poi cade nel ridicolo e nell'assurdo, e tutta l'interesse sparisce... Io ci vedo poi il bigottismo che domina sempre di più in America (sembra che il regista abbia messo su tutta 'sta menata per convincere la gente che deve credere in Dio, che basta avere fede, che tutto è predisposto dall'alto.. insomma fate le brave pecore!)

Poi mi dispiace deludere i credenti, se ancora ci sono, ma i cerchi sono un bufala! guardate www.cicap.it. Il cicap (comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale) ha dimostrato che si possono realizzare cerchi con semplici tecniche da contadino... Del resto la truffa era venuta a galla negli anni '70 in Inghilterra, dove so che in un certo periodo fu organizzato il concorso per chi realizzava il miglior cerchio
_________________

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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 06-10-2005 10:50  
Non c'entra niente col film ma rispondendo a Bereft vorrei sottolineare che mi pare un po' assurdo parlare ancora di bufala, si tratta di una forma d'arte, in rete si trovano anche siti dei crop circles makers, con immagini di realizzazioni molto eleganti e sofisticate.

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 06-10-2005 11:02  
quote:
In data 2005-10-06 10:40, Bereft scrive:


Poi mi dispiace deludere i credenti, se ancora ci sono, ma i cerchi sono un bufala! guardate http://www.cicap.it. Il cicap (comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale) ha dimostrato che si possono realizzare cerchi con semplici tecniche da contadino... Del resto la truffa era venuta a galla negli anni '70 in Inghilterra, dove so che in un certo periodo fu organizzato il concorso per chi realizzava il miglior cerchio



scusa ma "credenti" in chi, in che cosa?
nei cerchi?negli alieni??in dio?
guarda, a mio avviso, se vogliamo parlare anche del contenuto di signs (qua c'è gente che non fa altro.... ) , credo che sia un punto di forza del film il fatto che shyamalan impronti la vicenda narrativa su un elemento labile e precario come quello dei cerchi di grano. non so, si fosse costruito un film sulla fede che si fosse messo in testa di provare (o al cotrario) smascherare, qualche dogma fideistico, mettiamo caso la trinità, allora sì, sarebbe stato pesante, moralistico, con chiaro intento pedagogico e coercitivo, quasi.
signs parla semplicemente della fede. punto. non in qualcosa o qualcuno nello specifico; tanto che se ci fate caso, proprio il paladino della fede cristiana, merryl, è il primo a credere anche agli ufo..questo non è un segno del fatto che shyamalan volesse parlarci della fede tout court? secondo me sì.
e la fede diventa un argomento talmente profondo, e questa è la bellezza diciamo "contenutistica" del film, da trascendere ogni riferimento ad una singola religione. shyamalan con il suo intreccio porta la fede su un piano intimistico, personale, ribaltanto la proporzione del rapporto divino-uomo in uomo-divino. un esperienza fideistica dove, come in tutte le autentiche fedi, non conta ciò che arriva dall'esterno, ma ciò che si prova "dentro". non a caso il nucleo del film si svolge nella casa, barricata, di gibson...è lì che avviene la sua conversione. anzi conversione è la parola sbagliata. meglio sarebbe dire che graham riscopre,o scopre di nuovo forse, una sua fede personale e unica, al quale certo non arriva attraverso un percorso catechistico tradizionale. anzi quando ci pensiamo troviamo che il cambiamento di graham è incredibile e ha del miracoloso (i ricordi della morte della moglie salvano il figlio...). ma è un miracolo del tutto umano..l unico deus ex machina che scende perentoriamente in scena è, ironicamente, un alieno. in conclusione credo che il tuo discorso sul gregge e le pecorelle non sia mai stato tanto fuori luogo come in questo film.
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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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Bereft

Reg.: 07 Nov 2004
Messaggi: 166
Da: Biella (BI)
Inviato: 06-10-2005 14:20  
Mi riferivo a chi crede che i cerchi del grano siano fatti veramente dagli alieni (purtroppo ne conosco un paio). Non contesto che possano essere una forma d'arte, sono sicuramente belli da vedere
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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 06-10-2005 14:33  
Basta menarla con questo film.
Oggettivamente è un grandissimo film e non sto per la centesima volta ad analizzare la forma eccellente della pellicola.

Però visto che,a mio avviso, la forma è la componente principe nel Cinema, questo film ne è la completa dimostrazione.
Che poi il contenuto sia più o meno apprezato e apprezzabile non influisce sulla qualità dell'opera in questione.

Già dissi:
"La forma crea il contenuto è non viceversa."
_________________
Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 06-10-2005 15:25  
quote:
In data 2005-10-06 14:33, oronzocana scrive:
Già dissi:
"La forma crea il contenuto è non viceversa."



e già venne detto che non è esattamente così.
Non è in un modo, nè nel suo contrario. Forma e contenuto non esistono più come termini di giudizio, almeno che uno non viva ancora legato alla deformazione analitica degli anni 60 e 70. Quindi non esiste più un giudizio sulla forma e sul contenuto che questa crea, perchè le due cose sono, in verità, un solo oggetto...
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 06-10-2005 15:55  
quote:
In data 2005-10-06 15:25, Tristam scrive:
quote:
In data 2005-10-06 14:33, oronzocana scrive:
Già dissi:
"La forma crea il contenuto è non viceversa."



e già venne detto che non è esattamente così.
Non è in un modo, nè nel suo contrario. Forma e contenuto non esistono più come termini di giudizio, almeno che uno non viva ancora legato alla deformazione analitica degli anni 60 e 70. Quindi non esiste più un giudizio sulla forma e sul contenuto che questa crea, perchè le due cose sono, in verità, un solo oggetto...




Condivido il fatto che contenuto e forma siano parte di un unico oggetto, però credo che un ottima forma riesca sempre a mascherare un contenuto poco apprezzabile, ma non ritengo applicabile il concetto inverso.


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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 06-10-2005 17:49  
Io sarei proprio sul versante opposto rispetto ad Oronzo riguardo a forma e contenuto, una separazione che comunque, come fa notare giustamente Tristam, è di dubbia legittimità. Premesso che le due categorie non andrebbero scisse, per me l'importanza della forma è pressochè nulla.
_________________

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 06-10-2005 18:31  
quote:
In data 2005-10-06 17:49, meskal scrive:
Premesso che le due categorie non andrebbero scisse, per me l'importanza della forma è pressochè nulla.



e qui dissento di brutto.
dirò di più: è forse la più grande eresia affermata in questo topic.
vada bene per l'unità funzionale del cinema moderno fra forma e contenuto, ma affermare (seppur personalmente come fai tu) che l'importanza della forma è pressochè nulla, schiaccia, deprime o più semplicemente disintegra tutta l'evoluzione del cinema che fu. toglie senso alle opere dei grandi maestri della prima metà del '900, rendendoli semplici veicoli di contenuti.
uno schifo di pensiero, insomma.
senza contare che il cinema è prima di tutto forma e quindi contenuto. agisce in principio sul senso visivo per poi portare significati nel livello intellettivo.
se non suonasse idiota, affermerei che "la visione precede il neurone".
però no. suona idiota.
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Rubare in Sardegna è il Male.

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 06-10-2005 18:33  
quote:
In data 2005-10-06 17:49, meskal scrive:
Io sarei proprio sul versante opposto rispetto ad Oronzo riguardo a forma e contenuto, una separazione che comunque, come fa notare giustamente Tristam, è di dubbia legittimità. Premesso che le due categorie non andrebbero scisse, per me l'importanza della forma è pressochè nulla.



E' chiaro essere una questione dove il classico "in medio visrtus stat" non potrebbe calzare a miglior pennello.

Pur restando della mia opinione, a vantaggio di una maggiore importanza del contenuto(anche se mai la forma è pressoche nulla) ti riporto questo interessante estratto:

[...]
Forma e contenuto, per quanto inseparabili, non sono secondo noi la stessa cosa.
Pur apprezzando la posizione di De Sanctis, secondo cui "la forma è la cosa", come intuizione importantissima per una comprensione profonda del fenomeno artistico, noi riteniamo che tra forma e contenuto non ci sia una totale identità, ma un rapporto dialettico costante che si risolve nella sintesi dell’espressione. Siamo d’accordo con Gramsci, secondo cui, accettare l’unità di forma e contenuto, "non significa che non si possa fare la distinzione"… "Posto il principio che nell’opera d’arte sia da ricercare solamente il carattere artistico, non è per nulla esclusa la ricerca di quale massa di sentimenti, di quale atteggiamento verso la vita circoli nell’arte stessa....Ciò che si esclude è che un’opera sia bella per il suo contenuto morale e politico, e non già per la sua forma in cui il contenuto astratto si è fuso e immedesimato."
E’ proprio per questa relativa distinzione che esiste tra forma e contenuto che una storia (fabula) può essere raccontata con altre parole e con un’altra struttura narrativa, anche se questo ne cambia profondamente il risultato espressivo. E ciò non vale soltanto per il racconto, ma anche per un’emozione, per un’esperienza esistenziale istantanea (un vissuto), per un oggetto, un’intuizione, un pensiero, un concetto astratto, e così via.
Ci sembra che questa dialettica tra forma e contenuto sia bene espressa dalla famosa metafora utilizzata da Béla Balàzs: "Il rapporto dialettico tra contenuto e forma è in qualche modo simile a quello esistente tra il fiume e il suo letto. L’acqua è il contenuto, il letto è la forma. Non v’è dubbio che sia stata l’acqua a scavarsi il letto, e che perciò il contenuto abbia creato la forma. Ma, da quando esiste, il letto del fiume raccoglie le acque circostanti e da loro una forma: è perciò la forma che modella il contenuto. Soltanto una spaventosa inondazione può far sì che i fiumi si creino una nuova forma ed escano dal loro antico letto."

Però qualcosa di simile a questa "spaventosa inondazione" è accaduto nel mondo contemporaneo, e la condizione postmoderna si caratterizza proprio per la rottura degli argini di quel fiume. O meglio, per la consapevolezza che quegli argini sono relativi e provvisori, anche se, rompendoli, non si determina di per sé un nuovo letto, né un totale spargimento delle acque, ma una serie di "pezzi" di fiume, un percorso limitato da brandelli di argini sopravvissuti, che sembra non avere più una sorgente ed una foce, cioè un principio ed una fine, ma un andamento senza origine e senza conclusione, a volte un eterno ritorno su se stesso.
[...]

articolo completo
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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 06-10-2005 18:57  
E' interessante però che l'articolo che hai postato, Oronzo, proviene da una fonte con un certo orientamento ideologico...
Poi vi leggo meglio e torno sul tema.
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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 06-10-2005 19:15  
quote:
In data 2005-10-06 15:55, oronzocana scrive:
quote:
In data 2005-10-06 15:25, Tristam scrive:
quote:
In data 2005-10-06 14:33, oronzocana scrive:
Già dissi:
"La forma crea il contenuto è non viceversa."



e già venne detto che non è esattamente così.
Non è in un modo, nè nel suo contrario. Forma e contenuto non esistono più come termini di giudizio, almeno che uno non viva ancora legato alla deformazione analitica degli anni 60 e 70. Quindi non esiste più un giudizio sulla forma e sul contenuto che questa crea, perchè le due cose sono, in verità, un solo oggetto...




Condivido il fatto che contenuto e forma siano parte di un unico oggetto, però credo che un ottima forma riesca sempre a mascherare un contenuto poco apprezzabile, ma non ritengo applicabile il concetto inverso.






Sono abbastanza concorde con questo pensiero.
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Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io"

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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 06-10-2005 19:17  
quote:
In data 2005-10-06 14:33, oronzocana scrive:
Basta menarla con questo film.
Oggettivamente è un grandissimo film e non sto per la centesima volta ad analizzare la forma eccellente della pellicola.

Però visto che,a mio avviso, la forma è la componente principe nel Cinema, questo film ne è la completa dimostrazione.
Che poi il contenuto sia più o meno apprezato e apprezzabile non influisce sulla qualità dell'opera in questione.

Già dissi:
"La forma crea il contenuto è non viceversa."




Ma non con questo
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Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io"

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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 06-10-2005 21:23  
quote:
In data 2005-10-06 18:31, 13Abyss scrive:
schiaccia, deprime o più semplicemente disintegra tutta l'evoluzione del cinema che fu. toglie senso alle opere dei grandi maestri della prima metà del '900, rendendoli semplici veicoli di contenuti.


Ti dirò, prima di tutto non mi interessa un discorso volto a leggere la storia del cinema come "evoluzione" verso un traguardo di qualche tipo; poi credo che sia abbastanza difficile trovare un accordo su cosa sia forma e cosa contenuto: l'una non si presenta mai senza il secondo, non esiste un "primo piano" in senso astratto senza un oggetto che venga ripreso.
Abbiamo detto che Signs è un film interessante, per alcuni addirittura bellissimo, soprattutto in virtù dei suoi meriti "formali", leggasi per l'utilizzo estremamente sapiente del linguaggio: a mio parere non si può salvare un film che esprima contenuti assenti o deleteri in virtù di presunti meriti formali, proprio perchè questi due aspetti sono intimamente legati. In sintesi, non credo sia possibile dire bene, in maniera mirabile una cazzata immane.
E' possibile semmai assumere il discorso non direi nemmeno linguistico, ma cinematografico di Signs come essenza stessa del film, come vero "contenuto". Una lettura di questo tipo la trovo più produttiva.
Ad ogni modo tra le opere cinematografiche più potenti ce ne sono di totalmente irrispettose, e pertanto ancora più deflagranti, del cosiddetto presunto "linguaggio" cinematografico, dei problemi formali, puro contenuto, e la forma stessa per me diventa interessante non quando è una sorta di "rivestimento esteriore" di un qualcosa di sottostante, ma quando diventa essa stessa essenza e contenuto dell'opera.
quote:
senza contare che il cinema è prima di tutto forma e quindi contenuto.

Ecco, questa frase proprio non l'ho capita.


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