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Autore Alexander di O.Stone
Mizar81

Reg.: 29 Ott 2004
Messaggi: 8463
Da: Latisana (UD)
Inviato: 22-01-2005 12:06  
quote:
In data 2005-01-22 06:51, alex7473 scrive:
Quel che non capisco è come sia possibile passare tutta la vita con il desiderio di realizzare un film sul grande macedone, quindi, ritengo essere un profondo conoscitore dell'epopea alessandrina, e poi travisare cosi pesantemente i fatti storici...



Eccetera, non quoto tutto!
Non ho visto il film, ma solo perchè subodoravo una situazione come quella da te descritta, e i soldi del biglietto non glieli do.
Ho visto Troy al cinema, e ne sono uscita indignata: il tuo amore per la figura di Alessandro è simile al mio per i classici greci e latini (Omero, Cesare, Cicerone, Virgilio...), e credo che non sopporterei altre travisazioni storiche (di quella portata o simili).
Lo vedrò quando uscirà in dvd (e ancora nè lo comprerò nè lo noleggerò) per sapere com'era, dato che, da quello che ho letto, altri aspetti del lavoro di Stone meritano.
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Agitandosi in una terra dove la luce della Luna ghiaccia, comincia un'era di distruzione e rinascita...

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alex7473

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 3
Da: G (es)
Inviato: 22-01-2005 20:54  
Molti errori storici certo, però vai a vedere il film, non ha nulla a che vedere con Troy...c'è perlomeno il tentativo di comprendere il personaggio, di analizzare i fatti storici ed alcuni degli elementi più importanti della figura allessandrina, della sua psicologia e del suo relazionarsi al mondo circostante sono a mio avviso ben colti...
…primo fra tutti la sintesi tra elemento apollineo e dionisiaco che Alessandro incarna...egli e l'uomo che sogna di superare i suoi limiti, pecca di ubris e così ogni volta che giunge all'apice del successo viene fatto cadere dal divino... quel che succede ad Alessandro nel rogo Persepoli, quando uccide Clito, sul fiume Ifasi quando deve rinunciare a raggiungere i confini del mondo (questa è la straordinaria avventura alessandrina, quei confini sono i confini dell'uomo, i nostri limiti e Alessandro lotta tutta la vita per infrangerli)... questa e la lezione ultima della cultura greca classica ed a me pare che il film abbia saputo in qualche modo coglierla...non era semplice...ho letto molto su Alessandro e spesso questo elemento non è compreso...all'inizio del film quando Alessandro doma Bucefalo vi è una battuta non storica ma geniale in questo senso...seguimi, non aver paura del sole e della tua ombra...insieme io e te inganneremo Apollo...Apollo è la perfezione è l'assenza di quei limiti umani...essere perfetti come Apollo diventare dei, per poi scontrarsi con il riso beffardo di Dionisio, il dio oscuro, il padrone delle nostre debolezze, che si diverte nel vederci tentare la nostra scalata al cielo perchè più in alto si sale più fragorosa e dolorosa sarà la nostra caduta...questo è Alessandro...il tentativo di ingannare Apollo...senza però sfuggire allo sguardo di Dionisio, che poi di Apollo è il fratello, altro viso di un'unica identità...
...il panumanesimo di Alessandro è ben descritto, anche se si cade in una retorica anti-Bush quando si dice questi popoli hanno molti più secoli di cultura alle spalle di noi...irrealistico ed anti-storico, la grecia era LA cultura, gli orientali popoli barbarici...nessun greco avrebbe mai potuto pronunciare una frase di quel genere...rispetto certo in Alessandro per i popoli orientali, desiderio di fusione e di coglierne gli elementi positivi ma consapevolezza di essere i portatori di cultura, conoscenza, crescita e progresso...
...anche il monologo di Tolomeo ad inizio film è corretto, identifica elementi importanti, la scelta in se di dire quelle cose per mezzo di Tolomeo, in quel modo, è invece cinematograficamente criticabile...ma qui il problema è quello del rapporto tra forma e contenuto...ed io prediligo il contenuto...seppur è vero che la forma può essere così potente da essere contenuto stesso a volte...
...il mondo e l'idea mitologica, avvolti dai quali Alessandro è cresciuto, mi pare anch'essa ben rappresentata, tramite l’idea della grotta dei miti…anche se manca nel film la visita di Alessandro a Troia, la consegna delle armi appartenute ad Achille e l’immedesimazione della coppia Alessandro-Efestione in quella Achille-Patroclo, che poi è elemento ancestrale di tutta l’omosessualità greca…ne spiega e giustifica le origini…la coppia era coppia di amanti guerrieri…di modo che chi più amavi era accanto a te in battaglia…scacciandosi così la paura (fobos) perché sicuri di avere al proprio fianco qualcuno disposto a donare la propria vita per salvare quella del compagno ed acquistando coraggio e forza per proteggere chi ti stava vicino…non pretendo che in questo mondo di uomini minuscoli senza onore si possa comprendere un tale concetto…ma il rapporto dei guerrieri spartani o del battaglione sacro tebano non ha nulla a che vedere con l’omossessualità come la intendiamo in questo millennio ed in generale non ha nulla a che vedere con l’amore come lo intendiamo oggi…era qualcosa di diverso…più sacro, intenso…le critiche mosse alla questione omossessuale trattata nel film mi fanno pena, se penso poi espresse da persone non disposte a sacrificare nulla per altri ma ad occuparsi solo di se stessi…l’uomo moderno è superficiale, rozzo ed ignorante ed il dibattito sviluppatosi attorno a questo film me ne ha dato ancor più consapevolezza…

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 22-01-2005 21:02  
mentre il tuo primo post aveva poco a che fare con il film in se andando più che altro a denunciare il mancato rispetto di alcuni dettagli della storia (permettimi di dire non troppo importanti) , questo tuo secondo è veramente interessante in tutto e per tutto. E' bella la lettura che hai dato alla scena di Bucefalo, anche se un pò telefonata come scena, connessa al rapporto tra Alessandro e Apollo. Allo stesso tempo devi riconoscere che il "mito" a cui lui fa più riferimnto è senz'altro Prometeo.

ps:Anch'io ho trovato fastidiosa la frase di Allessandro sulla cultura greca trovandola attuale (l'ho detto ad inizio topic)
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 23-01-2005 10:41  
quote:
In data 2005-01-21 00:04, Tenenbaum scrive:
ma scusate io il film non l'ho ancora visto

ma un po' di storia l'ho anche studiata

ma questa questione dell'omosessualità è così importante ?
cioè voglio dire sembra quasi che sia un film sull'orgoglio gay piuttosto che su un personaggio storico




l'ho visto ieri. Mi aspettavo una sequenza di battaglie spettacolari e grandi effetti. Mi aspettavo che parlassero di un grande condottiero e il suo sogno. Invece di battaglie ce ne sono solo due. E come cappio fa a conquistare babilonia? E quando fonda alessandria????
E non se ne capisce niente assolutamente niente di queste battaglie. Alessandro va in giro col cavallo per venti minuti e poi sbuca nel punto cruciale della battaglia per vincerla o perderla. C'è una inquadratura dall'alto che ci potrebbe far capire come va? Giammai!! si inquadra una aquila rompicoglioni!!!

Si passa molto più tempo in festeggiamenti! In balletti di donne e uomini orientali, in rapporti con donne e uomini. Assolutamente patetica la prima notte di nozze anche se la sposa aveva due tette incredibili (6 euri spesi bene). E poi insomma ogni tre minuti "ti prego efestione passa la notte con me" e poi quando non c'è si ingroppa anche il servo asiatico!! ogni due minuti ci ricordano che Achille e patroclo erano omosex! Quasi a dire TROY ERA UNA VACCATA!! Ma si guardasse i propri errori il signor Stone!!

Favoloso Raz De Gan nella parte del vigile urbano!!
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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plasson86

Reg.: 23 Gen 2005
Messaggi: 3
Da: trapani (TP)
Inviato: 23-01-2005 11:28  
A me Alexander è piaciuto molto, c'è molta ideologia, e mi sembra davvero attuale.

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Mizar81

Reg.: 29 Ott 2004
Messaggi: 8463
Da: Latisana (UD)
Inviato: 23-01-2005 11:35  
Alex, non so se parli del film o del mito/storia di Alessandro...
Quando vedrò il film potrò capire se veramente dietro le scelte del regista c'era una comprensione così approfondita del mondo greco (meglio, ellenistico), come tu la riassumi.

Fatto sta che è proprio bello leggere commenti come i tuoi, ad anni di distanza dal liceo ammetto che mi mancano questi discorsi (wow, ho letto "ubris" e mi è castata addosso una montagna di conoscenze represse...)!
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gilthas

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 26
Da: Rm (RM)
Inviato: 23-01-2005 11:36  
quote:
In data 2005-01-23 10:41, ipergiorg scrive:


Favoloso Raz De Gan nella parte del vigile urbano!!




più che altro sembrava Bin Laden !!!!

Cmq è vero che i salti della storia sono troppo veloci......ma è anche vero che in 3 ore che vuoi fare... Magari se avessero fatto una fiction in tv da 3 puntate

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millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 23-01-2005 11:40  
Anche se non lo volevo vedere ieri mi sono ritrovato dinanzi al film di Stone. Non lo volevo vedere convinto che un regista americano non sia in grado di rappresentare sullo schermo la vita di un condottiero macedone vissuto più di trecento anni prima della nascita di Cristo. Non mi convinceva Colin Farrell (un irlandese che interpreta un greco! con ridicoli capelli biondi ossigenati!).
Dopo averlo visto un minimo ho cambiato l'opinione. Non certo su Farrell, secondo me completamente fuori luogo, e sul resto di un cast mediocre come pochi.
Ma il film in sè non è poi così mediocre; Stone non cerca la spettacolarità ad ogni costo (le battaglie, peraltro realizzate in maniera egregia, occupano solo una piccola parte del film), punta più che altro alla caratterizzazione dei personaggi. Alessandro è rappresentato si come un condottiero valoroso, ma anche e sopratutto come un figlio che vive in perenne soggezione alle figure dei genitori, come un uomo che ha paura dei tradimenti, come un uomo fondamentalmente insicuro. Stone da risalto certamente alla voglia di conquistare l'Asia ma Alessandro dimostra anche di voler conoscere paesi lontani, non soltanto conquistarli, di voler provare a mischiare culture tra loro lontanissime, puntando molto sul rispetto per i popoli conquistati.
Rispetto ad altri film (ad esempio l'abominevole Troy), qui i personaggi hanno un minimo di spessore in più e la rappresentazione storica, certo non fedelissima, non è troppo irritante.
Non è un film che passerà alla storia ed è un film con tanti punti deboli (durata, censura, colonna sonora su tutto), ma che, viste le premesse, alla fine è anche quasi sufficiente

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plasson86

Reg.: 23 Gen 2005
Messaggi: 3
Da: trapani (TP)
Inviato: 23-01-2005 17:42  
ecco cosa ha dichiarato Stone in un'intervista all'espresso :
" Alessandro sapeva che non puoi imporre la tua cultura agli altri. Al contrario di Bush (ed è questa la differenza tra la MAcedonia d'allora e gli USa di Oggi)credeva nella fusione dell'Oriente con L'occidente.


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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 23-01-2005 21:34  
scusate, ma mi pare che si continui ad attaccare il film su basi che con il cinema non hanno niente a che fare. la veridicità storica o l'importanza del rapporto con Rossane rispetto a quello con Efestione e viceversa non sono elementi che credo rientrino nella valutazione di un film come opera.
paragonarlo a Troy è da veri bestemmiatori, significa non avere capito una mazza di nessuno dei due film. Da utente poco esperta di cinema come sono pretendo però che un film vada giudicato in quanto film e non in quanto presunto documentario sulla vita di un personaggio esistito.
quello che più conta è che il Stone ha saputo restituirci una figura di Alessandro che, per quanto forse poco aderente alla realtà (ma questo del resto non possiamo dirlo con certezza essendo il personaggio immerso nell'aura del mito), emerge potente e carismatica, riuscendo ad essere a un punto uomo e mito. Non era un'impresa facile, non era facile neppure sfidare il perbenismo Usa mostrando una figura di omosessuale virile e vincente, eppure Stone ce l'ha fatta.
Se il film ha dei limiti sono quei limiti che derivano dall'aver affrontato un soggetto effettivamente gravoso. Su Alessandro si sono scritti libri su libri, e affrontare tutti gli aspetti in un film, seppure di tre ore, era davvero un'impresa impossibile. se ci sono voluti tre film per il Signore degli Anelli...
PS: volevo aggiungere che ho apprezzato moltissimo i due interventi di Alex, anzi sono qui a pregarti di consigliarmi qualche libro (storico) su Alessandro, magari mandami un pvt, perché mi piacerebbe approfondire l'aspetto storico del personaggio. grazie.
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...You could be the next.

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Hawke84

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 5586
Da: Cavarzere (VE)
Inviato: 23-01-2005 21:46  
Passavo sul sito di film tv e leggevo alcuni voti dati dalla critica...
fioccano le insufficenze e spicca un "bel" 2 di Muro Gervasini (che da 6 a Un bacio appassionato e 5 a Birth)!

io sarei curioso di leggerne le motivazioni ma si limitano a sparare voti..
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perchè l'italiano è sempre quello che va piano quando vede la macchina della polizia e appena passata corre oltre il limite.

[anthares]

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 23-01-2005 22:48  
da quello che leggo in giro i critici il film non l'hanno nemmno visto... Kezich parla di un Alessandro "a letto con un uomo" (ma quando???), Carabba su Sette parla di "baci virili" (che sono proprio quelli che mancano) come se ce ne fossero a iosa... Ferzetti sul Messaggero paragona addirittura i serpenti di Olimpiade a quelli di Conan il Barbaro, rivendicandone la maggiore naturalezza, dimenticando che nel fantasy di Milius il serpente era uno solo, gigantesco e del tutto innaturale.
La Martini dal Sole24Ore arriva a rimpiangere DeMille...
ma siamo seri...
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...You could be the next.

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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 24-01-2005 02:18  
quote:
In data 2005-01-23 22:48, liliangish scrive:
da quello che leggo in giro i critici il film non l'hanno nemmno visto... Kezich parla di un Alessandro "a letto con un uomo" (ma quando???), Carabba su Sette parla di "baci virili" (che sono proprio quelli che mancano) come se ce ne fossero a iosa... Ferzetti sul Messaggero paragona addirittura i serpenti di Olimpiade a quelli di Conan il Barbaro, rivendicandone la maggiore naturalezza, dimenticando che nel fantasy di Milius il serpente era uno solo, gigantesco e del tutto innaturale.
La Martini dal Sole24Ore arriva a rimpiangere DeMille...
ma siamo seri...




Ma la critica quotidianista non è critica ... è solo ridicola. Io la salto a priori.

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alex7473

Reg.: 22 Gen 2005
Messaggi: 3
Da: G (es)
Inviato: 24-01-2005 07:05  
quote:
In data 2005-01-22 21:02, gatsby scrive:
mentre il tuo primo post aveva poco a che fare con il film in se andando più che altro a denunciare il mancato rispetto di alcuni dettagli della storia (permettimi di dire non troppo importanti)...

...Allo stesso tempo devi riconoscere che il "mito" a cui lui fa più riferimnto è senz'altro Prometeo.






...devo ammettere che i fatti storici da me indicati possono parere di poca importanza per chi non abbia particolare conoscenza della storia alessandrina, ma ciò che mi ha spinto a scrivere quel post, al di là del desiderio di affermare i valori della verità e della cultura, è stata la sensazione che quegli errori hanno permesso meno di comprendere il personaggio ed il contesto storico che lo circondava.
...particolarmente la descrizione dei fatti avvenuti in India ha causato uno straordinario fraintendimento della figura alessandrina... si descrive un Alessandro che decide di tornare a Babilonia dopo essere stato gravemente ferito in una battaglia il cui esito pare incerto, vinta per un incollatura, con gravi perdite nelle file macedoni... questo è falso e lascia la sensazione di un Alessandro che scappa, è grave la decisione relativa a quelle sequenze perché sminuisce drammaticamente la grandezza di Alessandro...
...Alessandro è l'invitto, mai sconfitto in battaglia, non solo, le cui vittorie non sono mai realmente messe in discussione, la sua superiorità strategica e la sua capacità di gestire la macchina bellica macedone, creata dal padre Filippo, sono straordinarie, divine...questa è una ragione decisiva della creazione del mito di Alessandro nei secoli successivi fino a tutto il medioevo inoltrato, con l'imitatio alexandri da parte di tutti gli imperatori romani e di innumerevoli generali e statisti in seguito...questa è la ragione decisiva se ad inizio secolo signori della guerra in Afganistan andavano in battaglia sotto le insegne alessandrine o se i pescatori dei mari dell'Egeo invocavano Alessandro per scacciare la tempesta...(dov'è Alessandro? Alessandro vive e regna...)
…la descrizione dei fatti Indiani ci restituiscono un Alessandro impoverito, nella realtà Alessandro resterà per gli indiani un mito di invincibilità poiché anche Poro, che era uno straordinario guerriero, viene piegato in modo netto e completo e poi trattato con straordinaria magnanimità…(…tra l’altro manca perlomeno una sequenza relativa alla partenza delle mille navi che risalirono l’Indo con l’esercito ed il suo contorno, salutate da tutti gli abitanti del luogo, uno spettacolo incredibile, che resterà nella memoria di generazioni…)
…Alessandro non proseguirà, non perché conquistare oltre è difficile, rischioso, vi era un re debole nelle terre del Gange che difficilmente avrebbe potuto rappresentare un ostacolo per Alessandro, Alessandro si ferma poiché il suo esercito è composto di uomini che non sono in grado di comprendere e sostenere fino in fondo quell’elemento divino ed oltre-umano che andava a comporre la natura alessandrina… Alessandro è costretto a fermarsi dopo aver stravinto l’ennesima battaglia e dopo aver sottomesso ed organizzato l’ennesima porzione di terreno sottoposta al suo dominio…perché non è umano vincere così tanto, giungere così vicini alla perfezione, e gli uomini del suo esercito non sono in grado di sopportare oltre il peso di nuove vittorie…
…la descrizione di quello che era successo sulle rive dell’Ifasi, con Alessandro che si chiude nella tenda, che rifiuta di parlare con chiunque per tre giorni, quasi come un bimbo i cui sogni e desideri infiniti siano negati dalla realtà, doveva essere condotta da Stone in modo migliore, con rigoroso attenersi a ciò che successe, poiché, stranamente ed incredibilmente in quei fatti storici vi è la concretizzazione del percorso psicologico della vita di Alessandro…l’umanità che parzialmente lo compone, di cui è circondato, impedisce al suo elemento divino di superare i limiti che ha sempre inseguito…Alessandro deve fare i conti con l’essere uomo, figlio di uomini, re di uomini, il migliore tra gli uomini, ma pur sempre uomo…
…quindi mi pare che, nel realizzare un film storico, e mi pare che non vi siano dubbi circa il fatto che questa sia stata la volontà di Stone, certi particolari siano decisivi se si vuole rendere al meglio l’immagine di un personaggio. Vi è certo libertà di interpretazione da parte del regista, ma nel caso di argomenti storici, certi errori impediscono ad un opera di essere una grande opera purtroppo e lasciano il dubbio che non si sia ben compreso ciò di cui si sta parlando…o perlomeno che si sia incapaci di trasmettere ai fruitori dell’opera un messaggio corretto…
…immagino che l’ultimo dei problemi che la produzione si sia posta abbia riguardato la competenza del pubblico nella materia e quindi la necessità di rispettare certi dettagli, ma in ogni caso io ritengo che un film storico vada giudicato, e sia un decisivo elemento di giudizio, anche come documento storiografico circa un uomo e la sua epoca… e mi resta il rammarico che, se certi errori non vi fossero stati, le reazioni sarebbero state differenti e l’opera accettata nonostante la campagna distruttiva operata dal partito conservatore statunitense che, evidentemente, ha influito anche sulla maggioranza dei nostri commentatori e giornalisti, che, se mi permettete, in questo paese non hanno mai brillato per indipendenza critica…si seguono le tendenze, non si prendono rischi e si distrugge sempre e comunque laddove prendere posizione è difficile, magari compromettente…
…per quanto riguarda l’insistenza circa il mito di Prometeo, l’accetto quale libera interpretazione dell’autore, spunto interessante nel rileggere Alessandro, che rende conto proprio del desiderio alessandrino di superare il limite a cui consegue punizione e caduta…a mio parere però il mito non è stato così centrale e presente nella psicologia di alessandrina… è comunque un interpretazione a posteriori di Stone azzeccata che da grande senso all’opera e denota un tentativo di analisi e buona comprensione…

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 24-01-2005 08:10  
Io invece avevo percepito (l'ho anche scritto nel mio primo post) il ritorno di Alessandro come la conseguenza dell'incapacità del suo esericto a superare gli ulteriori limiti della conoscenza umana.
Alla fuga non pensai affatto.
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