07 Settembre 2006 - Conferenza Stampa
"Proprietà privata"
Intervista ai registi e al cast.
di Andrea D'Addio


Alla conferenza stampa del film in concorso "Nuda proprietà" sono presenti il regista belga Joachim LaFosse ed i due fratelli (nella vita e nel film) Jérémie e Yannick Renier protagonisti della pellicola.

LaFosse, un film che sembra di un veterano, mentre è solo il terzo per lei…
LaFosse: Il film nasce dall'esperienza dei film precedenti. La vita si ispira e si evolve nel film insieme al linguaggio e all'estetica. Se si vedono tutti i miei lavori a partire dai cortometraggi a Nuda proprietà si vede come tutti gli aspetti sono stati sempre più curati. Non è cambiato solo il rapporto con gli attori, che fin dall'inizio ho sempre cercato di rendere il più partecipi possibili alla realizzazione dell'opera.

L'avere due fratelli veri quanto ha aiutato?
LaFosse: E' stata una grande opportunità. Ci sono cose che non si possono ricreare nel cinema, ecco perché volevo due veri fratelli per questo lavoro. E' la storia di una famiglia al collasso. "E' stato molto importante avere due veri fratelli nel film perchè gli ha dato credibilità. Non puoi inventare una relazione simile.
Jérémie Renier: Quando ci fu proposto di fare il film abbiamo valutato attentamente la proposta. Quando Joachim ci ha contattato, ci siamo trovati divisi tra la voglia di lavorare insieme e la paura di essere coinvolti nello stesso progetto. Ed anche durante la fase di montaggio, ancora ci chiedavamo se fosse stata la scelta giusta. Tante erano le implicazioni che il dubbio c'era sempre. Credo comunque che la complicità tra me e Yannick sarebbe stata impossibile da creare per due attori che non fossero stati fratelli.
LaFosse: A livello personale girare questo film è stato un poco come liberarmi di alcuni fantasmi. Ho un fratello gemello e so cosa vogliano dire certe cose, quindi al di là di quel che loro dicono non è stato affatto facile per loro.

Lavorare con la Huppert...
Yannick Renier: Non me ne sono reso conto. Già lavorare con mio fratello era emozionante, e così finche è non ho cominciato a vedere il montaggio non ho realizzato che mostro sacro avessi accanto.
Jérémie Renier: Per me è stato diverso il rapporto con la Huppert. Tanto ero entrato nel personaggio, e quindi in una testa che doveva odiare la propria madre, che anche a fine riprese non riuscivo ad essere cordiale con lei o ad instaurare un qualche tipo di rapporto. Poi comunque la cosa principale era il fatto di poter lavorare con mio fratello.
LaFosse: Solo un'attrice come la Huppert poteva tenergli testa. Durante i provini ho fatto partecipare loro due alla scelta dell'altro personaggio femminile. Gli ho detto di essere crudeli, mi serviva qualcuno che potesse guardali negli occhi senza abbassarli. E' così che ho capito di avere tra le mani un duo eccezionale, fondamentale per la tensione del film.

Tensione che sfocia in violenza....
LaFosse: Questa è una famiglia in cui nessuno ha mai posto dei confini, dove non ci sono limiti. I gemelli hanno vent'anni, ma si comportano come adolescenti, si rifiutano di crescere e di prendersi le loro responsabilità.

L'età dei personaggi qual'è?
LaFosse: E' una domanda importante che mi fa piacere sia stata posta. Loro dovrebbero avere intorno ai 22 anni, ma non è importante e questo perchè al di là di ciò che poteva dire una carte d'intensità, è la loro età mentale ad essere importante per il film. E loro secondo questa ne hanno 12 o 13.

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