Sole a catinelle

"Pitch Perfect 2"

Intervista alla regista e interprete.


di Francesco Lomuscio27 Aprile 2015



In molti la conoscono perché volto e corpo della Effie Trinket del franchise "Hunger games", altri per essere stata protagonista di "ZacK & Miri-Amore a... primo sesso" di Kevin Smith, ma, nel Giugno del 2013, abbiamo avuto modo di vederla nelle nostre sale impegnata anche nel ruolo della presentatrice del Campionato Internazionale dei cori a-cappella in "Pitch perfect", commedia musicale giovanilistica diretta Jason Moore e che è stata lanciata in Italia con il titolo "Voices".
Commedia musicale di cui è stata anche produttrice insieme al marito Max Handelman, il quale finanzia, inoltre il "Pitch perfect 2" che la vede per la prima volta alle prese con la regia di un lungometraggio, dopo alcune esperienze negli short comprendenti, tra l'altro, uno degli episodi inclusi nel collettivo "Comic movie".
Il "Pitch perfect 2" che Universal distribuirà nello stivale tricolore a partire dal 28 Maggio 2015, permettendoci sia di vederla riprendere il ruolo del film precedente, sia di valutare la sua capacità di riportare sullo schermo le scatenate, dolci e un po' strambe Barden Bellas, sempre più impegnate a prendere parti a competizioni canore ed a cimentarsi nell'esecuzione di famose cover.
E, proprio nell'attesa che la pellicola arrivi al cinema, abbiamo incontrato la regista e interprete per discuterne un po'.



La grande passione delle Bellas è la musica. Quando eri adolescente quale era la tua?
Elizabeth Banks: A tutti gli adolescenti piace la musica e anche io ne ero una grande fan. Come i teenager della mia epoca amavo Madonna, Michael Jackson e, quando ero al liceo, ero tutta per gli U2, i Guns'n'roses, Michael Hutchence, Sinead O'Connor, ma, in generale, ho sempre amato la musica pop.

Come mai sei passata tu alla regia per questo secondo capitolo?
Elizabeth Banks: Dirigere un film era un obiettivo che avevo da un paio di anni e lavoravo per far sì che ciò accadesse, curando piccoli film, cortometraggi e spot pubblicitari. Nel momento in cui Jason Moore non fu disponibile per dirigere questo sequel, io sono stata l'alternativa più ovvia, perché conoscevo bene il copione e la produzione e sarei comunque rimasta sul set per tutta la durata delle riprese.

Delle cose assenti nel primo film, ce ne era qualcuna che volevi assolutamente in questo sequel?
Elizabeth Banks: Fin dall'inizio, sapevo che avrei dovuto e voluto inserire la battaglia tra gruppi a cappella che si vede a metà film. Volevo creare una competizione che mettesse di fronte i vari gruppi in modo particolare.

In questo secondo film avete preso ancora di più in giro il mondo del musical americano...
Elizabeth Banks: Il nostro obiettivo primario era far ridere le persone, che il film fosse divertente. Nel primo film abbiamo speso molto tempo educando le persone su cosa fosse il canto a cappella, ma, visto il successo riscosso dalla pellicola e da talent show come "X-Factor" e "American Idol", le persone hanno molta più familiarità con l'argomento. Quindi, possiamo divertirci e fare più ironia su di esso.

Come mai, rispetto al primo film, qui non sono presenti gli elementi trash come la ragazza che vomitava in pubblico durante l'esibizione?
Elizabeth Banks: Dopo il primo film, volevamo andare oltre queste cose e riportare da esso il maggior numero di personaggi possibile, ma non sapevamo come reinserire Aubrey, che si era chiaramente laureata alla fine di "Voices". Inoltre, non c'era bisogno del vomito, perché avevamo la vagina (ride).

Com'è stato lavorare con tuo marito?
Elizabeth Banks: Ci piace molto lavorare insieme, ci sosteniamo, discutiamo a letto e in bagno sul nostro lavoro facendoci domande su come va oggi, su cosa pensiamo e su quale film dovremmo fare. Tra l'altro, io amo avere accesso diretto al mio produttore, cosa che non capita a tutti i registi (ride).

Da qui comincerai una carriera di sola regia?
Elizabeth Banks: Amo molto recitare e ho in mente di continuare a farlo ancora un po'. Sarò in altri tre film nei prossimi sei mesi, quindi sarete costretti a vedermi ancora un po' come attrice, ma mi piace davvero dirigere e mi sono trovata benissimo nel farlo. Sono orgogliosa del risultato e spero che si presentino altre occasioni, anche perché abbiamo poche donne registe e vorrei riuscire ad ispirarle.

Quali donne registe ti piacciono?
Elizabeth Banks: Sono in fissa con Jodie Foster, ma mi piacciono anche colleghi come Ben Affleck e Clint Eastwood, o, comunque, quelle persone che sono in grado di capire la regia anche dalla prospettiva dell'attore. Per quanto riguarda i film che amo, mi piacciono quelli di Quentin Tarantino e dei fratelli Coen, che hanno portato lo humor in situazioni fantastiche. Penso sia tutta una questione di punti di vista e sto cercando materiale su cui averne uno personale e sul quale portare dello humor.

Per quanto riguarda progetti futuri, pensi di dirigere solo commedie o di volgere lo sguardo anche ad altri generi?
Elizabeth Banks: Sono orientata anche verso i grandi film d'azione, mi piacerebbe dirigere cose diverse e penso che alcuni schemi del film musical come la coreografia possano essere applicati a un action movie.

In questo momento vanno alla grande i film sui supereroi e tratti dai fumetti. Ti piacerebbe dirigerne uno?
Elizabeth Banks: Credo che con le Barden Bellas abbiamo già creato dei supereroi, no? Hanno il potere di cantare meravigliosamente insieme. Vorrei vedere più supereroi femminili nel cinema, ma penso che siamo sulla buona strada, perché sia le sorelle di "Frozen" che le Bellas ne sono buoni esempi.

Nel caso di un terzo "Pitch perfect", pensi di curare di nuovo la regia?
Elizabeth Banks: Non abbiamo ancora piani per un terzo capitolo, attualmente siamo concentrati sull'uscita di questo e sulla ricezione da parte del pubblico. Se il pubblico reagirà positivamente, penseremo seriamente al fatto di farne un altro, ma non so se lo dirigerò.

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