Halloween Film Collection: Limited edition 9 blu-ray

Halloween Film Collection: Limited edition 9 blu-ray

La notte più lunga del cinema horror


di Francesco Lomuscio13 dicembre 201912:01



Se pensavate che Midnight Classics – collana di Koch Media che provvede a rendere disponibili in home video i migliori horror cult riservandogli gustosissimi trattamenti – avesse messo a segno il suo più grande e inaspettato colpo distribuendo in alta definizione la pentalogia “Phantasm”, è giunto il momento di ricredervi.
La label, infatti, lancia in una imperdibile limited edition media book da collezione quello che, con ogni probabilità, si rivela il suo cofanetto migliore e maggiormente corposo, destinato a conquistare il cuore di qualsiasi fan della celluloide di paura degno di tale classificazione: “Halloween Film Collection”.
Un cofanetto racchiudente ben nove blu-ray dispensatori degli otto capitoli che costituirono la saga originale iniziata nel 1978 da “Halloween – La notte delle streghe” e fermatasi ventiquattro anni più tardi con “Halloween – La resurrezione”, prima che facessero la loro apparizione il dittico/prequel sfornato da Rob Zombie e il reboot 2018 messo in piedi dalla Blumhouse.
Nove blu-ray che, accompagnati da un interessante booklet e da otto card da collezione riportanti ognuna una locandina originale di un episodio, includono, oltretutto, ciascuno ricchi contenuti speciali, per oltre dieci ore totali di materiale extra.

Disco 1: Halloween – La notte delle streghe (1978)
Haddonfiel, Illinois. Colpevole a soli sei anni dell’uccisione della sorella, lo psicopatico Michael Myers evade adulto dal manicomio criminale, per poi dedicarsi, con il volto coperto da una bianca maschera, allo sterminio di alcuni teen-ager nel corso della notte di Halloween; mentre il dottor Sam Loomis, che da sempre lo aveva tenuto in cura, si mette sulle sue tracce per fermarlo, prima che uccida anche la giovane baby-sitter Laurie, presa d’assedio in casa.
Inizialmente intitolato “The babysitter murders” e vincitore del Festival di Avoriaz, è il film che non solo fece conoscere al grande pubblico il nome di John Carpenter, anche autore della colonna sonora, ma diede ufficialmente il via al filone slasher, già precorso da titoli come “Reazione a catena – Ecologia del delitto” di Mario Bava e il citato “Black Christmas – Un Natale rosso sangue”di Bob Clark, e in seguito definitivamente delineato, nei connotati, dalla saga di “Venerdì 13”.
Sicuramente, il capolavoro del cineasta americano, nonché uno dei più riusciti horror thriller della storia della Settima arte, ispirato sia ai primi lavori di Dario Argento (con il tema principale della soundtrack profondamente debitore nei confronti di quello gobliniano di “Profondo rosso”), che a “La cosa da un altro mondo” e “Psycho”.
Non a caso, al di là del fatto che Sam Loomis, cui concede anima e corpo l’indimenticabile Donald Pleasence, fu anche il nome del personaggio interpretato da John Gavin nel classico hitchcockiano, nei panni della protagonista Laurie troviamo una esordiente Jamie Lee Curtis, figlia proprio della Janet Leigh che periva sotto la doccia per mano di Norman Bates.
E non è finita, in quanto Myers, come quest’ultimo, sembrerebbe uccidere a causa di una sorta di attrazione-repulsione nei confronti del sesso vissuto come atto osceno.
Tre trailer, due spot televisivi, tre radiofonici, commento audio di Jamie Lee Curtis e di Carpenter e oltre settanta minuti di masterclass che il regista ha tenuto in occasione della premiazione con la Carrosse d’or alla Quinzaine des realisatéurs 2019 occupano la sezione extra del disco.

Disco 2: Halloween II – Il Signore della morte (1981)
Ferita da Michael Myers la notte del 31 Ottobre, Laurie viene ricoverata in ospedale, ignara del fatto che il serial killer mascherato, sopravvissuto ai diversi proiettili sparatigli dal dottor Loomis, si sia già rimesso sulle sue tracce.
Ancora una volta affiancato da Debra Hill, che finanziò e co-sceneggiò il capostipite, John Carpenter scrisse e produsse questo sequel che riparte direttamente dal termine del primo film, affidandone però la regia all’allora esordiente Rick Rosenthal, fattosi notare grazie a un cortometraggio horror.
Tra martellate in pieno cranio e siringhe conficcate nella tempia, a rappresentare il piatto forte di questo sequel è proprio il grande coraggio – se consideriamo l’anno di uscita nelle sale – manifestato nell’inscenare la nuova violentissima mattanza; man mano che apprendiamo che Michael Myers è, in realtà, il fratello di Laurie, presa in adozione da un’altra famiglia quando era ancora bambina.
D’altra parte, stiamo parlando di uno dei tasselli più cruenti della serie, che, circolato per molto tempo in una versione pesantemente censurata nel nostro paese, è qui accompagnato da tre spot televisivi, sei radiofonici, un trailer, un finale alternativo, una galleria fotografica, quarantatré minuti di making of, otto di scene eliminate, dodici di escursione odierna sulle location originali in compagnia della trasmissione “Horror’s Hallowed Grounds”, un commento audio di Rosenthal e uno del coordinatore degli stuntmen.

Disco 3: Halloween III – Il Signore della notte (1982)
Indagando su una serie di raccapriccianti omicidi, un medico fa conoscenza con il folle Cochran, fabbricante di maschere di Halloween contenenti un mortale congegno volto a sterminare i bambini.
Con un cast comprendente l’icona horror Tom Atkins e il Dan O’ Herlihy candidato all’Oscar per la sua interpretazione in “Le avventure di Robinson Crusoe” di Luis Buñuel, il terzo “Halloween” abbandona del tutto le gesta di Michael Myers, tanto che in un televisore vediamo scorrere fugacemente un’immagine del capostipite.
Al timone di regia, Tommy Lee Wallace – futuro responsabile del secondo “Ammazzavampiri” e della trasposizione televisiva del kinghiano “IT” – mette in piedi una non disprezzabile fiaba nera dal sapore fantascientifico che, impreziosita da riusciti effetti speciali di trucco, guarda evidentemente al cinema di David Cronenberg, lasciando trasparire anche un certo retrogusto anticapitalista.
Due diversi commenti audio, il trailer, tre spot televisivi, una galleria fotografica, quasi trentadue minuti making of e la consueta visita alle location originali effettuata dalla trasmissione “Horror’s Hallowed Grounds” fanno da contenuti speciali.

Disco 4: Halloween 4 – Il ritorno di Michael Myers (1988)
Dieci anni dopo l’esplosione dell’ospedale in cui era ricoverata Laurie, Michael Myers si risveglia a bordo dell’ambulanza che lo sta trasportando all’ospedale di Stato e, trucidati gli infermieri e l’autista, si mette sulle tracce della nipotina Jamie, figlia proprio della donna ormai defunta. Quindi, mentre, ustionato e claudicante, il dottor Loomis torna alla caccia dell’omicida, si aggiungono alle vicende i genitori adottivi della bambina e la sorellastra Rachel.
E questo ritorno di Myers nella saga fu sicuramente dovuto al fatto che il contemporaneo franchise “Venerdì 13” stava riscuotendo notevole successo; tanto che, proprio come il Jason Voorhees dalla maschera da hockey, anche il caro vecchio Myers ha cominciato qui a sfoggiare sempre più ferocia nelle uccisioni, in mezzo a dita conficcate in testa e canne di fucile tra le gambe.
Con la risultante di un episodio che, conforme alle regole della serialità slasher anni Ottanta (a cominciare dall’aumento del numero di vittime), viene reso godibilissimo dalla regia di Dwight H. Little, poi alla guida, tra l’altro, de “Il fantasma dell’opera” con Robert Englund. Trailer e quarantacinque minuti di making of occupano la sezione extra.



Disco 5: Halloween 5 – La vendetta di Michael Myers (1989)
Ferito a morte dalla polizia, Michael Myers viene soccorso da un pescatore sulle rive di un torrente e, risvegliatosi un anno dopo, lo uccide, nel giorno di Halloween, per poi tornare sulle tracce di Jamie, ricoverata in una clinica psichiatrica e a quanto pare in contatto telepatico con lui. La Jamie nuovamente incarnata dalla giovanissima e validissima Danielle Harris, nel corso di una quinta puntata che viene resa disponibile per la prima volta nel mercato dell’home video italiano proprio grazie a questo cofanetto.
Una puntata che, riprendendo in maniera efficace i meccanismi della tensione alla base del capostipite carpenteriano al fine di mixarli nella giusta maniera con l’elevata dose di violenza che aveva già caratterizzato il tassello precedente, non fatica a rivelarsi uno dei momenti più riusciti della saga.
Con il dottor Loomis sempre in agguato, infatti, alla regia un ispirato Dominique Othenin-Girard – poi autore de “La regina dell’inferno” e di “Omen IV – Presagio infernale” – ci regala sequenze da antologia come quella della fuga all’interno della diroccata casa Myers. I contenuti speciali sono rappresentati dal trailer, quarantadue minuti di making of e cinque di featurette dell’epoca.

Disco 6: Halloween 6 – La maledizione di Michael Myers (1995)
Rapito insieme alla piccola Jamie, nel 1989, dal capo di una misteriosa setta, Michael Myers trucida l’ormai cresciuta nipote (ora con il volto della J.C. Brandy de “Le verità nascoste”), la quale riesce comunque a mettere in salvo il pargolo appena dato alla luce, che finisce nelle mani dei nuovi abitanti di casa Myers, ignari della presenza dell’immortale serial killer.
Diretto dal Joe Chapelle in seguito dedicatosi al quarto “Hellraiser”, questo sesto “Halloween” recupera il personaggio di Tommy Doyle, ragazzo che da bambino visse insieme a Laurie Strode la terrificante notte di Halloween del 1978, all’interno di una trama che, nell’evidente tentativo di conferire un tocco di originalità alla serie, tira in ballo riti e satanismo.
Il Tommy Doyle qui dalle fattezze del Paul Rudd ormai conosciuto per essere il supereroe Ant-Man del Marvel Cinematic Universe; mentre Donald Pleasence torna per l’ultima volta nei panni del dottor Loomis, prima della sua prematura scomparsa. Lo splatter è abbondante, tanto che il film circolò per diverso tempo in Italia privo di diversi dettagli raccapriccianti, ora proposto corredato di teaser, tre trailer, otto spot televisivi, diciotto minuti di sguardo insieme al cast, sette di scene eliminate e alternative, sette di conversazione con l’autore della colonna sonora Alan Howarth, quattro di featurette dell’epoca, undici riguardanti il look studiato per il nuovo Myers e la gestazione complicata della pellicola, sei di b-roll e interviste vintage a Rudd, Marianne Hagan, il regista e Pleasence e, infine, un breve tributo a quest’ultimo da parte degli attori e della troupe.

Disco 7: Halloween 6 – La maledizione di Michael Myers – Producer’s cut (1995)
Di tutti i lungometraggi presenti all’interno di questa limited edition, è l’unico visionabile esclusivamente in lingua originale con sottotitoli italiani opzionabili.
Si tratta di una versione alternativa del sesto capitolo, voluta dai produttori e che, più lunga di sette minuti rispetto a quella di ottantotto comunemente circolata, sfoggia un differente montaggio, un flashback in bianco e nero che ricollega il tutto alla conclusione lasciata aperta nel film precedente e un finale completamente diverso.
Il commento audio del musicista Alan Howarth e dello sceneggiatore Daniel Farrands, una galleria fotografica, nove minuti di intervista ai produttori, dieci riguardanti il visual design della pellicola, ventiquattro di dietro le quinte dell’epoca e sette di conversazione con Danielle Harris – che spiega, tra l’altro, i motivi della sua esclusione da questo “Halloween” – occupano il comparto extra del disco.

Disco 8: Halloween – 20 anni dopo (1998)
Insegnante sotto falsa identità in un college californiano e con un figlio a carico, Laurie Strode torna ad essere perseguitata da Michael Myers, creduto morto durante la notte di Halloween del 1978.
Scontento della piega presa dagli ultimi capitoli della saga halloweeniana, Kevin Williamson – sceneggiatore di “Scream” e “So cosa hai fatto” – pensò bene di scrivere il trattamento per un settimo episodio che, ignorando quanto raccontato nei capitoli 4, 5 e 6, si riallaccia direttamente a “Halloween II – Il signore della morte”; recuperando perfino il dimenticato personaggio della dottoressa Marion alias Nancy Stephens, collega del defunto dottor Loomis, e segnando il ritorno di Jamie Lee Curtis nel ruolo che la consegnò al mondo delle immagini in movimento. Essendovi dietro la macchina da presa lo Steve Miner cui dobbiamo il secondo e terzo “Venerdì 13”, vengono quindi riproposti tutti gli ingredienti tipici del filone slasher e della saga, con tanto di giovanissimi in vena di baldoria da sterminare, comprendenti Michelle Williams e un esordiente Josh Hartnett (nel ruolo del figlio di Laurie).
Con contenuti speciali rappresentati da trailer, spot televisivo, galleria fotografica, cinquantasei minuti di making of, ventitré di scene provviste della sola colonna sonora a firma di John Ottman, cinquantacinque di interviste vintage e commento audio del regista, della Curtis e dello Sean Clark che ha prodotto diversi documentari riguardanti la serie.

Disco 9: Halloween – La resurrezione (2002)
Ancora in circolazione, Michael Myers prima fa visita alla sorella Laurie Strode, rinchiusa nell’ospedale psichiatrico Grace Anderson, poi torna nella sua vecchia casa, nel frattempo divenuta lo scenario di un reality show seguibile attraverso il web durante la notte di Halloween.
Perché, nonostante il finale decisivo di “Halloween – 20 anni dopo”, gli sceneggiatori sono stati capaci di escogitare una trovata veramente assurda al fine di consentire all’invulnerabile psicopatico di tornare in azione per porsi alla distruzione del Grande fratello.
Già autore del numero due, dirige Rick Rosenthal inscenando notevoli uccisioni comprendenti, tra l’altro, un treppiede della telecamera conficcato in gola, evidente in omaggio al classico “L’occhio che uccide”, firmato nel 1960 da Michael Powell.
Anche in questo caso, i contenuti speciali sono tutt’altro che poveri: due spot televisivi, una galleria fotografica, il trailer, commento audio del regista e del montatore Robert Ferretti, finale alternativo, sedici minuti dietro le quinte, sette di scene eliminate, venti di interviste vintage e quattro durante le riprese, quasi sette di tour sul set in compagnia del production designer Troy Hansen, quasi quattro di comparazione tra storyboard e girato, quattro sul lavoro effettuato per piazzare le mini-camere sulle teste degli interpreti e, infine, quarantuno di immagini provenienti dalle webcam per enfatizzare il reality portato in scena.

FilmUP

I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.

Cerca CINEMA
Film:
Città:
 
Provincia:

I film al cinema nelle sale di: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Firenze Bologna, Cagliari, tutte le altre città...
Oggi in TV
Canale:
Orario:
 
Genere:
Box Office



© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: