12 Dicembre 2011 - Conferenza
"Finalmente la felicità"
Intervista al regista e al cast.
di Francesco Lomuscio

In occasione dell'uscita di "Finalmente la felicità", film di Natale 2011 targato Leonardo Pieraccioni, il regista-attore toscano, affiancato dal co-sceneggiatore Giovanni Veronesi, dal musicista Gianluca Sibaldi e dal cast, ha incontrato a Roma la stampa.

Come è nata l'idea per questo film?
Leonardo Pieraccioni: Una volta stavo guardando in tv il programma "C'è posta per te" di Maria De Filippi con il mio amico Domenico Costanzo, un autore che è oggi qui con noi e che conosco da trent'anni. Mi raccontò di avere scoperto che sua madre aveva adottato a distanza una bambina brasiliana e che lui sognava per un duplice motivo che un giorno lei lo andasse a cercare: se mai fosse diventata col tempo una bella ragazza per incontrarlo e sedurlo, oppure, se avesse avuto successo nella vita, per restituirgli finalmente tutti i soldi che la sua famiglia aveva speso in tanti anni per mantenerla.

Vi spaventa l'uscita il 16 Dicembre, contemporaneamente ad altri successi annunciati come "Vacanze di Natale a Cortina" e "Sherlock Holmes: Gioco di ombre"?
Leonardo Pieraccioni: A noi che facciamo questo tipo di cinema hanno dato un dono meraviglioso che è il popolo. Speriamo accorra numeroso in sala e che si diverta.

Verso quale cinema vi state orientando ora?
Leonardo Pieraccioni: Tutti i miei film sono sempre stati una carezza sui volti femminili. Il mio cinema va dove porta il momento in cui ci si ritrova con Giovanni Veronesi. Avevo comprato i diritti di un romanzo ganzissimo di Lorenzo Licalzi che s'intitola "Sette uomini d'oro" e avrei voluto girarne il film, poi, però, con Giovanni ci siamo messi a sviluppare quest'altra idea. Le mie storie andranno dove vorranno loro, sperando sempre che il pubblico si diverta.

Come è nato l'incontro con Ariadna Romero?
Ariadna Romero: Ho fatto i soliti provini e non mi sarei mai aspettata di essere chiamata. Il giorno dopo che mi hanno contattata sono partita per Roma. Per me si è trattato della prima esperienza d'attrice ed è stata una bellissima esperienza. Spero si presentino altre occasioni di questo tipo

Parliamo un po' di questo bacio tra Leonardo e Rocco…
Leonardo Pieraccioni: Devo dire che, dopo il nostro bacio, vedo Rocco sotto una luce diversa (ride).
Rocco Papaleo: Mi dispiace per te, ma io preferisco Thyago. Si è visto che non c'era finzione ma trasporto, è stato un bel momento per me. Sono arrivato al top, erano anni che volevo baciare Leonardo Pieraccioni, ma ora voglio continuare la scalata per arrivare a Ceccherini (ride).

Come è avvenuta la scelta di Thyago?
Leonardo Pieraccioni: Mi serviva una figura che interpretasse bene l'eccezionalità della bellezza contrapposta alla superficialità.
Thyago Alves: Mi è piaciuto fare questo personaggio, perché quando fai la commedia ti diverti anche mentre non giri. E' stato come una vacanza questo film.

Parliamo del lavoro svolto sulle musiche, ma anche di come è stato per Leonardo Pieraccioni calarsi nei panni del musicista?
Gianluca Sibaldi: Rispetto agli altri film a cui ho collaborato, qui ho spaziato in diversi generi, da un pezzo pseudo-sinfonico a un altro da cantautore anni Settanta.
Leonardo Pieraccioni: Come si fa in America, sono andato a imparare il controfagotto, perché questo film è un inno a esso, tanto che volevo intitolarlo "Viva il controfagotto". Ma sarebbe stato troppo audace e quelli di Medusa mi hanno detto che, con un titolo del genere, il film lo sarei dovuto andare a fare con Rai cinema (ride). Si tratta di uno strumento poco considerato, invece è fondamentale, perché molte partiture di Mozart non avrebbero senso prive del suo contributo.

Sembra che vi divertiate da matti nello scrivere questi film…
Giovanni Veronesi: Per questo film in particolare, abbiamo riso poco mentre scrivevamo, perché Leonardo doveva cambiare ogni cinque minuti il pannolino alla bambina. Mi diverto molto con lui perché sento che è lui a divertirsi, ha voglia di farlo. Poi è uno di battuta e scriviamo soprattutto la mattina, quindi rappresenta un bel modo per iniziare la giornata.
Domenico Costanzo: Io sono onorato veramente di far parte di questo progetto. Con Leonardo ci conosciamo da trent'anni e abbiamo fatto insieme tanti cortometraggi senza avere una tecnica precisa. Erano anni che avevo delle idee, ma ogni volta che gliele proponevo lui non mi faceva mai finire di parlare (ride).
Leonardo Pieraccioni: Io volevo aggiungere che per me è un onore avere nel film degli attori che seguo da fan, come Maurizio Battista o Michela Andreozzi, che è un talento naturale e che è anche qui con noi.
Michela Andreozzi: Grazie! Ma perché hai dato a me un personaggio così cattivo? Mi ha divertito perché ho dovuto fare questa ex estremamente vendicativa, come io non sarei mai (ride).
Andrea Buscemi: Io vengo dal teatro ed è vero che fare questi film è come prendersi una vacanza. Comunque, finalmente si capisce che il vero sex symbol della pellicola sono io.

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