Sole a catinelle

"Black Mass - L'ultimo gangster"

Intervista al regista e al cast.


di Thomas Cardinali04 Settembre 2015



Il terzo giorno alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ha al centro dell'attenzione un attore che torna in laguna dopo ben 7 anni di assenza: Johnny Depp è il protagonista di Black Mass, film fuori concorso diretto dall'apprezzato regista Scott Cooper. Il cast è di primissimo livello e può contare anche sulla star di "50 Sfumature" Dakota Johnson, Joel Edgerton e un sempre in parte Benedict Cumberbatch. Dei pezzi da 90 solamente lo Sherlock della Tv non è potuto essere presente a causa di impegni lavorativi nella conferenza stampa del 4 settembre in cui cast e regista hanno presentato il film che racconta la vita del gangster di South Boston James Bulger, leggi le loro dichiarazioni integrali.


Johnny Depp: Questa bevanda non è alcolica, se le parole non vengono fuori bene è colpa vostra

Durante la sua carriera ha interpretato persone caotiche, qui invece è nei panni di un malvagio. Come è riuscito ad interpretare Bulger?
Johnny Depp: Ho trovato il malvagio dentro di me molto tempo fa. Penso che sia necessario affrontare questo personaggio come un essere umano e ricordare che siamo nel contesto del suo business e dei suoi affari. La violenza faceva parte del lavoro, si tratta del linguaggio delle persone con le quali faceva affari e con cui si doveva confrontare. Tutti parlavano e capivano la stessa lingua

Come ha scelto Johnny per un ruolo così insolito per lui?
Scott Cooper: Lui è una delle persone l'anima più gentile che io abbia mai conosciuto. Trasformarlo in un sociopatico in questo modo è qualcosa di unico, lui corre dei rischi che altre star non corrono. È un uomo che riconosco come un tesoro nazionale ed è stato un onore lavorare con lui

Fuori ci sono alcuni fan che aspettano dalle 6 di mattina Johnny Depp, cosa può dire a questo proposito?
Johnny Depp: Per me le persone che aspettano li fuori sono molto devote e sono state così gentili da aspettare tutto questo tempo soltanto per dirmi ciao e darmi il benvenuto. Queste persone non mi piace chiamarle fan, considero quelle persone come nostri capi. Sono i capi che vogliono andare al cinema e mettono il loro cuore nel cinema come via di fuga. Mi danno un sentimento molto caloroso. Ringrazio le persone li fuori che sono i miei boss

Questa è la seconda volta che interpreta un criminale tratto dalla vita reale dopo Dillinger, il suo approccio è diverso rispetto ai personaggi che vengono dalla narrativa?
Joel Edgerton: Devo dire che c'è un certo rispetto e reverenza quando si interpreta qualcuno che vive ancora. Il mio personaggio è in una prigione federale, non bisogna presumere di sapere tutto della storia. Quando si va a Sud di Boston e si vuole raccontare la storia tutti hanno una loro interpretazione della storia e decidere di raccontarla è ingenuo e presuntuoso. Non ci deve essere la paura delle ripercussioni se sbagliamo ad interpretare i personaggi, dobbiamo vederle come nostre interpretazioni e questo ci aiuta
Dakota Johnson: Questo è il primo personaggio reale che interpreto e ci sono molte informazioni disponibili per forgiare il carattere, si possono vedere alcuni filmati, è diverso che creare qualcosa dal nulla
Johnny Depp: Ho interpretato alcuni personaggi tratti dalla vita reale, cioè esseri umani deceduti o no. Ho sempre visto, almeno per me, che c'è una grandissima responsabilità nell'interpretare qualcuno tratto da una vita reale, si tratta della responsabilità di rappresentare una persona. John Dillinger per me era quasi un Robin Hood, ho parlato con una parente in vita che me lo ha descritto come divertente e dolce. Interpretare Bulger è stato diverso. Ci sono alcuni filmati e registrazioni audio, però il materiale era molto poco. Rappresentare le varie facce del personaggio non è stato facile. C'era il lato con l'uomo di famiglia, quello di un criminale e quello di una persona devota alla famiglia. Quando si va a fondo su una persona del genere si ha la necessità di renderle giustizia, anche se nel percorso ci sono alcuni brutti momenti. Ho chiesto attraverso l'avvocato di incontrare James Bulger, ma lui ha rifiutato con rispetto. Non penso che fosse un grande fan di Black Mass, ne degli altri e ha rifiutato per questo. Il regista mi ha aiutato a trovare il personaggio e anche il coattore mi ha aiutato tanto. Mi sono state indicate molte cose e alcuni amici di Bulger sono venuti sul set

Come ha reagito il mondo dei criminali di Boston, ci sono somiglianze e differenze?
Joel Edgerton: Ci sono dei criminali che fanno delle cose cattive, ma nel caso degli irlandesi il colpevole era degli irlandesi. Fare un film sui gangster è come stare sul piedistallo e guardare il tutto da una finestra. L'Australia ha un vero amore per i criminali, forse perché dopo l'arrivo degli inglesi è diventato un paese nuovo, ma sono arrivati i piccoli criminali dal Regno Unito. Tutti quelli che volevano rubare le pecore sono stati inviati in Australia. Il mondo ama vedere i cattivi al cinema

Scott i collegamenti di sangue con il mondo della politica è stato interessante?
Scott Cooper: La storia è densa e complessa, ma a Boston fino agli anni '80 certi criminali non si potevano distinguere da chi applicava la legge. È affascinante e interessa moltissimo. Jack Connelly è venuto a visitare il set, dopo una scena ha scosso la testa e ha detto che vedere l'interpretazione di Johnny era da brividi. Anche Joel è riuscito a riprodurre in modo fantastico l'accento di Boston

Dopo il funerale della madre il fratello dice Jimmy è un bravo ragazzo, lo stesso la madre. Ora non è qui Benedict, ma sono curiosa di sapere come avete lavorato tra l'immagine pubblica di criminale e quella privata molto affettuosa.
Johnny Depp: A prescindere da quanto uno possa essere considerato malvagio, comunque la persona non è mai totalmente malvagia. La persona può magari fare qualcosa goffamente, ma c'è un qualche cosa di poetico su quanto sia riuscito a fare nel suo lavoro, pur venendo da quella generazione di migranti irlandesi molto orgogliosi che erano leali nei confronti dei loro vicini. Bulger era molto stretto con suo fratello, un politico di rilievo. Anche John Connelly era più giovane di Bulger, ma erano amici e sono cresciuti insieme. La maggior parte dei motivi per cui Bulger è stato coinvolto dall'FBI sono le origini comuni. Non era facile, ma è una sfida che da alla testa. Si può cambiare registro andando da 90 a 120, è una sfida che non si può dire se sia sempre soddisfacente. La soddisfazione è una cosa negativa perché poi ci si lascia andare. Aiutava le signore a portare i pacchi a casa e 10' dopo commetteva un omicidio. Quando studiavo il quartiere ho visto l'immagine di una signore che pensavo potesse essere la madre di Bulger e lei ha detto non sono un'attrice, ma ha detto che ci sarebbe stata.
Scott Cooper: Queste persone hanno fatto grandi cose per quel quartiere di Boston

Lei si è trasformato molte volte in vari film, perché lo fa e perché ha deciso di mantenere il profilo basso? Ha portato i suoi cani in gondola?
Johnny Depp: Ho ucciso i miei cani e li ho mangiati su ordine diretto di un grassone australiano. Fin dall'inizio, quando ho fatto un paio di film senza decidere di essere attore perché ero un musicista, e poi quando ho continuato sono stato intrappolato in una serie tv. Non voglio mordere quella mano, però è stato frustante perché alla fine si dicono le parole di qualcun altro e in un arco di un anno si fanno proprie quando sono scritte male. I miei eroi sono John Berrymore, Marlon Brando, Tim Curry, tutte persone che si trasformavano per lo schermo e per me è diventata un'ossessione. Ho sempre voluto essere un caratterista, non un ragazzino per i poster. Quello che fa per me è che un attore ha un certo grado di responsabilità sul pubblico. Deve dare qualcosa di diverso e inatteso. Si annoia se reinterpreta se stesso ogni volta, credo che sia più sicuro e pericoloso interpretare questi ruoli diversi. In quanto attore è importante mettersi alla prova e accettare la sfida di fare la figura del cretino. L'aspetto di questo film lo abbiamo discusso a lungo con Scott e abbiamo pensato che sarebbe stato importante assomigliare molto a Jimmy, per quanto possibile. Ho gli occhi scuri come l'asso di spade e i suoi sono blu, dovevano passare attraverso le persone. Abbiamo provato quattro cinque modifiche per arrivare al prodotto finale per catturare l'aspetto esatto di Jomj

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