Arrow - Le prime quattro stagioni

Arrow - Le prime quattro stagioni

Il Robin Hood della DC Comics


di Mirko Lomuscio22 marzo 201816:01



Era il 1951 quando Mort Weisinger e George Papp diedero vita per la DC Comics a Freccia Verde, novello Robin Hood nascosto dietro all'entità del ricco Oliver Queen e che, negli anni, ha saputo fare proseliti nel campo editoriale, generando un successo fumettistico degno di un qualsiasi iconico superhero che si rispetti, godendo della medesima gloria ottenuta da colleghi di giustizia quali Superman, Batman e Wonder Woman.
Quindi, in epoca storica di grande successo per il mondo del cinecomic, era scontato che l'universo della fiction si interessasse questo arciere infallibile, tanto che nel 2012 il canale The CW ha aperto le danze per la creatura di Weisinger e Papp con la serie tv "Arrow".
Serie tv ideata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg, ovvero coloro che attualmente si occupano anche della realizzazione dei serial paralleli "The Flash", "Legends of Tomorrow" e "Supergirl".
Nei panni di Freccia Verde, eroe di Starling City, abbiamo Stephen Amell, visto al cinema, tra l'altro, in "Tartarughe ninja: Fuori dall'ombra"; mentre al suo fianco è possibile scorgere Emily Bett Rickards, David Ramsey, Willa Holland, Paul Blackthorne, Katie Cassidy, Colin Donnell, Manu Bennett, Colton Haynes, John Barrowman, Susanna Thompson, Echo Kellum, Josh Segarra, Rick Gonzalez e Juliana Harkavy, tutti presenti nel corso di questa avventura da piccolo schermo giunta alla sua sesta stagione nel 2018 e di cui Warner Bros ha recentemente portato in blu-ray le prime quattro, ognuna delle quali racchiusa in custodia amaray contenente quattro dischi e inserita in slipcase cartonato.

Prima stagione
"Il mio nome è Oliver Queen. Per cinque anni sono rimasto bloccato su un'isola con un solo obiettivo: sopravvivere. Ora esaudirò i desideri di mio padre in punto di morte: userò la lista di nomi che mi ha lasciato e colpirò tutti quelli che stanno avvelenando la mia città. Per fare questo devo diventare qualcun altro, devo diventare qualcos'altro" è la frase di apertura di ogni episodio.
In questo caso, seguiamo le prime peripezie dell'eroe televisivo alle prese con le malefatte di nemici giurati, tra i quali il malvagio Malcolm Merlyn (Barrowman), intenzionato a distruggere la parte più povera di Starling City, chiamata The Glades, zona altamente sopraffatta dal crimine.
Senza dimenticare, però, la lista che Oliver (Amell) ha ereditato da suo padre milionario, riportante tutti i nomi dell'alta società che hanno tradito il benessere della città; mentre Arrow ha anche modo di ricordare la sua esperienza sull'isola, luogo dove si è nascosto a seguito dell'affondamento del proprio yacht.
Sono infatti dei flashback a consentire di assistere al suo cambiamento da facoltoso playboy incallito a eroe integerrimo.
A supportarlo nelle sue imprese troviamo gli aiutanti John Diggle (Ramsey) e Felicity Smoak (Rickards), nel corso di ventitré puntate tempestate di incontri con nomi noti del fumetto (il confronto col Deadshot interpretato da Michael Rowe, il ricordo di Deathstroke alias Slade Wilson, qua interpretato da Bennett) e altri meno noti (il sicario della Triade China White, qui incarnata dalla Kelly Hu di "X-Men 2", anche famosa come Kaori del vecchio spot "Philadelphia").
All'insegna, ovviamente, di uno spettacolare intrattenimento che possa attirare i fan sfegatati (e non solo) del prodotto cartaceo.


Seconda stagione
"Il mio nome è Oliver Queen. Dopo cinque anni su un'isola infernale, sono tornato con un solo obiettivo: salvare la mia città. Per farlo non posso più essere un assassino. Per onorare la memoria del mio amico Tommy, devo diventare qualcun altro, devo diventare qualcos'altro" è la frase di apertura di ogni appuntamento (dei ventitré totali) di questa seconda stagione.
Stavolta Oliver deve andare incontro alla furia di alcuni nemici del passato, nonostante la perdita di una caro amico lo abbia convinto a combattere il crimine senza uccidere nessuno. È il temibile Deathstroke la minaccia che insidia la vita di Arrow, mettendo in pericolo i suoi amici; man mano che viene aiutato dal neo vigilante Roy Harper (Haynes), dal detective Quentin Lance (Blackthorne) e dalla misteriosa Sara Lance (Ciaty Lotz), ovvero il padre e la sorella della conoscente Laurel (Cassidy).
E si va dal ritorno di China White, affiancata qui da Ben Turner (interpretato da Michael Jai White), all'arrivo di Barton Mathis (Michazel Eklund), della Cacciatrice/Helena Bertinelli (Jessica De Gouw) e dello Scassinatore Clock King (Robert Knapper), una serie di personaggi che ruotano, appunto, attorno al ritorno di Deathstroke.
Perché è lui il ben calibrato filo conduttore di un'evoluzione narrativa che, con immancabili flashback di Oliver sull'isola (stavolta in compagnia, oltre che di Slade, dii Sara e dell'arciere donna Shado alias Celina Jade), tira in ballo Barry Allen, il Flash interpretato, ovviamente, da Grant Gustin (come nella serie prodotta dalla DC Comics), qui al centro di una divertente parentesi sentimentale con la bella Felicity.

Terza stagione
La nuova frase d'apertura è "Il mio nome è Oliver Queen. Dopo cinque anni all'inferno, sono tornato con un solo obiettivo: salvare la mia città. Altri si sono uniti alla mia crociata, per loro sono Oliver Queen, ma per il resto di Starling City sono qualcun altro, sono qualcos'altro".
Complice la sconfitta del temuto Wilson/Deathstroke (Bennett), Arrow è ora un consolidato paladino di Starling City, ma l'aspirante eroe dedito alla scienza Ray Palmer (Brandon Routh), potente uomo d'affari, acquista la Queen Consolidate e il minaccioso Ra's al Ghul (Matt Nable) sfida il protagonista in un lungo conflitto.
Inoltre, dopo la morte della sorella, Laurel (Cassidy) si trasforma in Black Canary e prosegue le gesta di Sara; mentre Oliver intende dissuadere Diggle (Ramsey) dal suo ruolo di paladino della giustizia, considerando il fatto che quest'ultimo è diventato padre.
E Felicity (Rickards) è divenuta presidente della Palmer Technologies, ex- Queen Consolidate, ma un vecchio nemico legato al passato di Arrow intende fare ritorno.
Man mano che tutto, stavolta, è legato ai flashback riguardanti Oliver nel periodo in cui era al servizio della A.R.G.U.S., alla cui testa si trovava Amanda Waller (Cynthia Addai-Robinson). Queen, insieme a Tatsu Yamashiro (Rila Fukushima), era in lotta contro il generale Matthew Shrieve (Marc Singer), il quale ha un piano diabolico a cui metterà mano addirittura Ra's al Ghul. Dal conte Vertigo di Peter Stormare alla Cupido di Amy Gumenick, dal Brick di Vinnie Jones al Deathbolt di Doug Jones (un sodale del cinema di Guillermo del Toro), senza escludere la presenza del già citato Routh (noto "uomo d'acciaio" cinematografico per il "Superman returns" di Bryan Singer), le guest star si sprecano.
Senza contare la Chow della Hu e il Flash di Gustin che si cimenta qui in una lotta contro il tempo nell'episodio "Il coraggio e l'audacia".
Non dimentichiamo, infine, che Ra's al Ghul, in questo caso affiancato dalla figlia Nissa al Ghul, interpretata da Katrina Law, è un iconico character della DC Comics, caro anche alla serie "Il cavaliere oscuro", dedicata a Batman.

Quarta stagione
"Mi chiamo Oliver Queen. Dopo cinque anni di inferno sono tornato con un solo obiettivo: salvare la mia città. Combatto questa guerra su due fronti: di giorno sono alla guida di Star City come sindaco di notte sono qualcun altro, sono qualcos'altro. Io sono Green Arrow".
Quindi, come si apprende già dalla frase di apertura, in questo quarto appuntamento Oliver Queen (Amell) diventa Green Arrow, paladino di una nuova città chiamata Star City, sostituita all'ex Starling City e minacciata da Damien Darhk (Neal McDonough), capo dell'organizzazione criminale terroristica H.I.V.E.
Organizzazione di cui fa parte, tra l'altro, Andy Diggle (Eugene Byrd), fratello di John (Ramsey), creduto per lungo tempo morto.
Mentre al fianco di Oliver lavora ora la sorella Thea (Holland) sotto le vesti di Speedy, pur dovendo prestare attenzione al proprio carattere incline a certe reazioni violente; e Laurel (Cassidy) scopre l'esistenza del Pozzo di Lazzaro a Nanda Parbat, posto dove vorrebbe far risorgere la defunta Sara.
Tra sorprese e nuove sfide da affrontare, abbiamo anche Oliver padre di un bambino di nove anni di nome William (Jack Moore) e che si trova in difficoltà nella sua corsa di sindaco della città, complicando i rapporti con Felicity (Rickards); e, come se non bastasse, fa anche la scoperta di un piano escogitato da Darhk, il quale vorrebbe far disintegrare il mondo dalle bombe nucleari, in modo da poter creare un proprio impero dalle ceneri.
Con i consueti flashback che portano stavolta il protagonista ai tempi in cui si trovò a Lian Yu come infiltrato per conto della Waller (Addai-Robinson), la quale lo mandò nel mezzo dell'organizzazione Shadwospire; e non manca l'incontro dell'idolo magico Kushu, ora in possesso del diabolico Darhk.
E sono McDonough e ancora Gustin a fare da guest star; man mano che entrano in scena nuovi nemici come Vandal Savage (Casper Crump), Il Calcolatore (Tom Amandes), Cupido (Gumenick) e Bug-Eyed Bandit (Emily Kinney).
Il Palmer di Brandon Routh e il John Constantine interpretato da Matt Ryan sono gli immancabili alleati.

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