Visto in DVD e quindi non nel contesto del coinvolgimento totale della scene di muto [sì; di muto integrale] che lo connotano.
Film lento, riflessivo, drammatico, innovativo in molti aspetti (esagerato però nelle scene di nudo, ma c'è di peggio). Non so: dire che abbia cambiato la cinematografia del futuro mi pare esagerato; le molte scene in cui la cinepresa rimane immobile sono di disturbo all'attenzione (ripeto: da DVD e non da sala cinematografica coinvolgente); vi sono credo lungaggini nel senso che molti minuti di una scena vengono utilizzati a sottolineare aspetti marginali (cfr. anche le disturbanti scene di nudo o, peggio, almeno personalmente, dell'aborto, aspetto questo che mi ha fatto inorridire), ma non discuto la tecnica artistica del regista che sicuramente voleva centrare l'obbiettivo della totale e disperata rappresentazione della desolazione.
E' in sostanza un film per veri intenditori (quasi direi studiosi di cinema piuttosto che per spettatori di medio livello come chi scrive).
In ogni caso per la discussione e il confronto su problematiche della nostra società (o di quella società dell'est europa/russia/ucraina) può meritare la visione a condizione che sia pomeridiana (temo che in serata possa in qualche punto annoiare) e che l'approccio di chi guarda sia proteso alla presa d'atto dei problemi di vita ed adattamento di una parte della popolazione giovanile di quei paesi.