Recitazione, costumi, scenografie, fotografia, tutto ok. Peccato che per fare di un film un buon film serva anche una sceneggiatura e laddove la sceneggiatura sia lacunosa o prevedibile, un buon regista che sappia superare le evidenti e a tratti irritanti illogicità dello script. A mio parere un film non deve per forza essere aderente alla realtà, anzi, apprezzo e cerco quel che Hitchock descriveva come 'una fetta di torta', ma qui la torta é troppo farlocca! Cito Hitchock perché per lunghi tratti il film richiama (paragone impietoso e triste) al suo La donna che visse due volte, capolavoro insuperabile e, infatti, insuperato.
Ho visto il film e alla fine mi sono chiesto chi è che paga per produrre una cosa simile.
É tedioso, insignificante, inutile, noioso fino allo sfinimento, banale, scontato, recitato male, lento, con una sceneggiatura da scuole elementari e delle ambientazioni costruite in cantina.
La storia è ambientata nel secondo dopoguerra, legato in un qualche modo alla shoah, che non c'entra niente. Poteva essere ambientato ai tempi dei romani, dopo la prima guerra mondiale, nel 2084 o nel medioevo che non sarebbe cambiato niente. Ma quest'anno è il 70° anniversario e allora cavalchiamo l'onda...
Alla fine del film TUTTI gli spettatori in sala si sono guardati negli occhi per chiedersi "beh, è finito così?" poi in silenzio siamo usciti, attoniti ed increduli di aver buttato via soldi e tempo. Teneteveli in tasca, è meglio.
Per la redazione: potete mettere anche zero stelle? Perchè questo se le meriterebbe...
Tra tanta feccia cinematografica in circolazione, quanto meno questo non è un film banale. Desta l'attenzione nello spettatore dall'inizio alla fine ed è realistico. Forse sarebbe stato meglio enfatizzare le parti deboli, come il fatto che l'amica di Nelly era innamorata di lei e indugiare sul suo suicidio. E accontentare lo spettatore con una scena d'amore tra Nelly e suo marito. Comunque, buono, ottima fotografia e ottima recitazione, averne di film così!