Concordo con chi ha scritto che la regia è particolare ma fastidiosa: a volte nauseante il movimento della telecamera, certi suoni, certe luci (quella finale bianca a flash in particolare) certi movimenti bruschi. Tuttavia non è poi così brutto. L'idea era già stata sviluppata in Memento che peraltro mi è piaciuto molto meno di questo film. Cassel secondo me resta un grande interprete. La Bellucci, a parte la voce, non è male. Esprime forte sensualità, che secondo me era il suo ruolo. Forse poteva avere un finale (o chiamiamolo inizio) più interessante e più chiaro. Sono morti tutti e due?!
Lo stupro della Bellucci che sembra vero, 17 minuti. La vendetta da parte del ragazzo filmata nei dettagli. Un film bello ed innovativo, in ogni momento ti sembra di essere li con loro. Complimenti al regista.
Un film irritante, innervosente, odioso, violento in modo spropositato, volgare, con attori incapaci di fare il loro mestiere, una sceneggiatura inconcepibile, una tecnica di ripresa che infastidisce sempre più. L'ho interrotto dopo circa un'ora (e non lo faccio mai). Ero stufo di essere preso in giro. Veramente da prendere e gettare nella pattumiera per sempre.
Non perdete tempo dietro a queste stupidaggini. Tempo buttato (e non vale proprio la pena)
Non condivido le opinioni negative che ho letto, soprattutto legate alla trama. Questo è un film che si basa soprattutto su immagini, su flash-back intensi che lasciano un segno indelebile. I dialoghi vanno bene così, nel loro minimalismo, nella loro violenza e nella loro scontatezza, come i momenti di vita che rappresentano. Geniale l'idea di associare l'idea della spirale, del tempo che scorre all'indietro, ai movimenti di camera, anche se all'inizio fanno venire un po' il malditesta. Sembra che le inquadrature impazziscano seguendo lo stato d'animo alterato dei personaggi, più si torna indietro ai momenti di calma e più le sequenze diventano stabili. I suoni, giudicati da alcuni fastidiosi, a mio parere sottolineano e completano il vortice allucinato di movimenti rabbiosi, colori e ombre delle scene iniziali. L'unico punto dolente del film è che alla fine non è ben chiaro il significato, nè l'idea di ciclicità roteante che viene sottolineata fin dall'inizio. Manca infatti una conclusione risolutiva, in cui si possa vedere quali effetti abbiano portato questi cambiamenti irreversibili nella vita dei personaggi.
Gaspar Noè deve sicuramente aver pensato di aver firmato un capolavoro assoluto, un film epocale che cambia la storia del cinema..è visibile in ogni scena del film la sua volontà di stupire, sia attraverso i mezzi tecnici che nell'uso di violenza esplicita...beh, credo che il problema sia proprio questo..è un film pretenzioso in ogni suo aspetto, e la realtà è che è un film vuoto, non originale, mal recitato e con una "morale" che fa raggelare il sangue per la sua banalità. Dico questo con molta amarezza perchè il film ha una sequenza di apertura folgorante, diverse sequenze realizzate magistralmente nella tecnica, e in generale una fotografia che mi piace molto, seppure non sia così raffinata come vuole farci credere..
Il vero problema di questo film è la seconda parte, che mette a nudo tutta la pochezza di cui è composto..sono scene strazianti per quanto siano vuote nei dialoghi e nella recitazione..se l'unica cosa a renderle interessanti deve essere il fatto che sono piani-sequenza infiniti..beh, è ancora più irritante, anche perchè questa tecnica non la si può usare solo per dire "oh, guarda ho fatto un super piano-sequenza alla Nodo Alla Gola di Hitchcock!! Dispiace molto, ripeto, perchè Noè ha intuito visivo, coraggio nel mostrare certe scene e molta ambizione di fare qualcosa di nuovo..
Se vi piace la telecamera super-dinamica, ma usata con cervello, vedetevi tutti i film di Tsukamoto!!