Pessimo.
Non si sa perchè ma quando i film sono finanziati "dal basso" spesso sono delle schifezze incredibili.
Probabilmete i registi si sentono autorizzati a fare qualcosa di "diverso" tanto per farsi notare senza pensare al cinema.
Un documetario che tratta un tema interessate ma che che non vale più di 15 minuti di film, il resto è nulla.
Non mancano momenti strumetalmente sentimentali che ben sguazzano nel patetico.
Finale ancora peggiore alla peggiore maniera american-hollywoodiana col bambino che canta anche in uno studio di registrazione e per le strade, degno di grease...o all'italiana del tipo tarallucci e vino e vissero tutti felici contenti e soprattutto famosi.
Infine due domande rimagono aperte:
1) perchè questo film? A cosa serve? che deve dire?
2) perchè accompagnare in auto dei Palestinesi - Siriani in fuga fino in Svezia? A che serve fare un film su un passaggio? Perchè è stato selto quello? che cosa vuole dimostrare? cosa vuole dire?
Sembra un film di dilettanti allo sbaraglio che vogliono mettersi in mostra con qualcosa di illegale senza che questo abbia oerò alcun senso, che alla fine non riescono nemmeno al trito alla nausea cliche del finale stile musical.
soldi buttati: i miei in primis, più quello di 2000 e passa sovvenzionatori (100.000 euro butatti nel cesso).
Porta meglio a conoscenza il dramma vissuto dai popoli Palestinesi e Siriani per via della guerra. Sono costretti a scappare,dove? Nel Mediterraneo ovviamente facendo il giro del Nord Africa per imbarcarsi in Libia ed approdare a Lampedusa che molti non vedranno mai.
Dramma che in seguito per alcuni profughi si trasforma in una sorte di avventura nel voler raggiungere i Paesi del Nord Europa.
Una storia vera ricca di umanità, poesia, commozione e tenerezza che ci fanno ben riflettere come noi pur lamentandoci per l'economia ed il lavoro, in sostanza abbiamo tutto: cielo, mare e libertà di vivere.