Viviamo in una società in cui anche le persono migliori, in determinate circostanze, vengono escluse perchè non riescono ad avere un reddito sufficiente per avere una vita normale. C'è chi si arrende. Altri invece continuano ad amarsi e a lottare con dignità. Chi si ama, riesce a vivere anche le peggiori esperiente con il sorriso e la voglia di vivere.
Film lento, senza un finale.
Il titolo non c'entra nulla con il film, pare una presa in giro.
Non è una commedia ma forse un drammatico mal riuscito.
Non perdete il vostro tempo, c'è di molto meglio in giro.
Osservando il personaggio di Albanese non ho potuto fare a meno di ricordare una delle Beatitudini: 'Beati i miti, perché erediteranno la terra'. Sicuramente irritante nel suo buonismo, nel cercare sempre e comunque di trasmettere del positivo... troppo fuori luogo per i tempi che viviamo. E per questo non piace, e i vari commenti lo esprimono chiaramente. O forse ci irrita perché vorremmo un po' tutti riuscire ad essere così?
Ho voluto vedere l'Intrepido dopo avere visto poco tempo fa il bellissimo il Primo Uomo ( da un romanzo non completato di Camus) e devo dire purtroppo che mi aspettavo molto di più ... vi dico cosa non mi è piaciuto: il personaggio principale, interpretato da Albanese e' stucchevole nel suo buonismo forzato , nella sua ingenuità ed onesta ' , sentimenti onorevoli ma che risultano poco credibili nonostante Albanese sia molto bravo. Il suo personaggio e' a volte irritante, il suo modo di fare pacato, a volte arrendevole, amorevole con tutti , in modo a volte servile mi è' apparso poco verosimile ... la vita non gli ha insegnato niente?L'abbandono della moglie per motivi economici, la precarietà del lavoro, anche se forse cercata? A tratti alcune difficoltà nel rapporto col figlio, a sua volta in crisi perché non riesce ad affermarsi? Il suicidio dell'amica , di cui forse si stava innamorando? I lavori ai limiti della legalità dei quali si rende conto solo dopo averli svolti? Non c'è nessuna reazione davanti alle ingiustizie della vita; perché dovrebbe essere un intrepido? Forse perche' nonostante tutto il marcio del mondo che lo circonda rimane un animo gentile? Un cuore puro in mezzo a tanta sporcizia? Non mi convince questa mancanza di ribellione , quantomeno intellettuale.A pensarci bene questa passività pseudoeroica e' l'esatto opposto dell'impegno civile del gigantesco personaggio principale del precedente film, di due anni fa, Il primo uomo ( che non e'altri che Camus stesso).
Non giova poi l'interpretazione della coprotagonista , di cui non ricordo il nome, con la quale nasce un'amicizia interrotta dal suicidio: alcuni passaggi di questa storia di amicizia sono brillanti inizialmente ma quando incomincia a trapelare la crisi che spingerà lei al suicidio anziché ad un'atteso rapporto più intimo, emerge la scarsa capacità interpretativa dell'attrice che rende alcune scene fondamentali del film spiazzanti, quasi incomprensibili nel loro senso. Ci si chiede: ma cosa sta accadendo?
Il mio e' solo il modesto parere di un amante del bel cinema... e solo in quanto tale mi permetto di giudicare registi ed artisti e di dare un voto , che e' 3 ; attendo di vedere il prossimo film di Amelio , sicuro che stavolta sarà un altro ottimo film, all'altezza della sua fama.
Dall'accoppiata Amelio Albanese mi aspettavo decisamente di più.
Il film mi è sembrato a tratti lento con una accozzaglia di scene, personaggi e situazioni con poco senso fra di loro, Albanese che considero uno dei migliori Attori Italiani , è l'unico che salvo.