idea interessante e molto attuale. un film da vedere nel quale non bisogna per forza fermarsi a riflettere; scivoli delicatamente nel mondo di thomas, che se pur malato e virtuale, riesce ad essere insito di sentimenti veri....
Sarà Parigi? Impossibile dirlo, meglio cominciare cosììIn Francia ci sarà nel futuro un ragazzo agorafobico, Thomas che si interfaccia con il mondo esterno solo attraverso il videofono. Un variegato campionario umano entra in campo: una mamma invadente, un consulente assicurativo che diventa il padre putativo, la fidanzatina new-age, la prostituta dall’infelice destino…Dimenticavo, l’immancabile strizzacervelli, che riporta la storia a una dimensione reale, persino il cyber-sex con un accattivante donnina 3D. A questo punto il caso di un deviato slitta sinuosamente (che curve esagerate, l’animazione!) nell’esemplarità di oggi, riverberante di SMS , e-mail e chat sexually uncorrect il cellulare come simbolo fallico, già l’hanno detto? Il videofono non è una metafora di Internet, è un altro modo, e stiamo aspettando che arrivi anche in Italia. Poi potremo anche noi chiamare Thomas. Lasciamo un messaggio, oggi lui è USCITOO
Thomas è un giovane(?) che ha paura di uscire e conoscendo via internet varie persone riuscirà ad escludere quel guscio o serie di pixel in cui è chiuso. La trama è questa. Molto bello è il film che in fondo è un film nel film (futurismo e internet). Thomas che non esce di casa da otto anni e si da al sex virtuale che è la sua perversione e fobia insieme. Il suo medico o psicanalista lo iscrive a un centro virtuale di incontri per future consumazioni e matrimoni, che sarà il suo primo contatto senza tatto con una persona diversa e uguale nei pixel. Lui comincierà ad amarla probabilmente perché è la prima donna che gli parlerà con un po di confidenza virtuale, visto che va di moda, la quale condiziona anche gli incontri con le future mogli di tutti (incontrate al centro matrimoniale perché è di moda). Alla fine del primo tempo uno si pone una domanda: c'è differenza tra il rapporto via internet totale di Thomas e il sesso virtuale, per meglio dire ormai la rete non è arrivata al limite e quindi ogni cosa che uno fa, quel sesso non è più un tabù ma una cosa che non fa differenza?Thomas conoscerà la donna dei suoi sogni grazie alla notizia che lui essendo disabile ad un livello "esasperato" (il disabile è un livello gerarchico: più sei in alto e più sei importante) può usufruire del sesso da delle "servitrici" (come se il sesso fosse di moda e non tabù come il sesso virtuale) di una casa come nel film "Bella di giorno", che devono esaudire il sesso delle persone che lo desiderassero (la prostituzione legalizzata). E parlando con lei (lei è nella penombra come se quel "rapporto" di veri sentimenti fosse buio nella società in cui tutto è già scritto e programmato) scoprirà cosa è il sentimento e uscirà dall' aspirapolvere in cui è chiuso..Le inquadrature dal busto in su sono descritte come se ormai i piedi a terra non li avessimo più e quando si vedono sono nel passato di Thomas e nella poesia. Il sesso virtuale come guscio dove si è sicuri e dove la società non può farci niente perché ci condiziona al massimo. Uscendo da casa lui cancellerà la fobia e la sua programmazione e interminabile vita ( non ci sono pause) in cui il suo amore per la vita è dimenticato da lui e così distruggerà la barriera della società padrona e come in Videodrome ci programma. Bellissimo..