Il peggior difetto di questo film non è di non far ridere (ed è vero) ma la mancanza di fantasia e le situazioni estremamente stereotipate. Come sempre negli ultimi film, Verdone vuole convincere di qualcosa e così facendo perde di naturalezza e assume un tono didascalico insopportabile (come sono lontani i tempi di Iris Blond, per non parlare dei primi film!).
La Chiatti è carina ma non sa recitare!!
Mi è crollato il mitico Carlo che seguo sempre con molta simpatia e stima per la sua comicità davvero eccezionale. Bruttissimo questo film inverosimile che forse aveva qualche pretesa da "film impegnato", ma scade brutalmente sotto tonnellate di stereotipi, scene inutili, forzature e banalità. Che peccato!!! La Chiatti è terribile in questo film, sembra che sia per la prima volta sullo schermo e non sappia per niente recitare. La Finocchiaro è sempre brava, ma il suo ruolo è del tutto inverosimile. Brutto davvero.
il titolo della mia opinione è rivolto a quei "geni" che hanno stroncato quest ottimo film del sempre IMMENSO Carlo Verdone. Non vi fa ridere, non vi fa riflettere, eh certo è un film intelligente, voi ormai siete lobotomizzati con quelle porcate immonde di quei due buffoni di Boldi e De Sica, allora guardatevi quelle e lasciate i veri film a chi ne capisce. Io loro e lara è una commedia/drammatica pacata e intelligente, ti diverte e ti fa anche riflettere, come tutte le pellicole del grande Carlo il quale fa mangiare la polvere a tutti gli altri cosìdetti comici italiani.
A differenza di altri, che con l'età migliorano, Verdone non riesce, nonostante i tentativi, a smarcarsi da certi suoi schemi, e ripete i suoi soliti stalli di sceneggiatura ed errori di regia imperdonabili per uno della sua esperienza.
A mio avviso lo script è un tantino tirato via, prevedibile, con un finale talmente scontato e mieloso che stona tutta la partitura del film..
Bel tentativo anche quello di fare l'ennesimo film corale, ma forse per l'eccessiva caratterizzazione degli attori e la recitazione troppo marcata, quasi da commedia d'avanspettacolo, (il fratello cocainomane, la sorella psicologa esaurita, la bella incompresa che in realtà si fa il mazzo e lavora sodo, il papà con l'apparente demenza che poi invece è il migliore di tutti) rendono un quadretto d'insieme che se in un primo momento è divertente, mostra presto la corda e capitola definitivamente sul finale, dove gli sbadigli fanno capolino.
Complimenti per le buone intenzioni, ma il migliore Verdone è lontano. Forse è vero che una volta raggiunto l'appagamento economico e professionale è difficile trovare di nuovo l'ispirazione.
Sufficiente, ma non resterà certo tra i suoi lavori da ricordare.
Laura Chiatti sopravvalutata. Forse è ancora troppo giovane.