il film è bello e si segue bene, non è noioso solo che a volte ci sono troppe coincidenze.... x noi italiani vedere scamarcio che fa il profugo è un po strano, stride con i ruoli che l'hanno reso famoso....
Non capisco come Costa Gravas possa avere affidato a Scamarcio il ruolo di protagonista di un film che,tutto sommato,puo' avere un posticino nella filmografia attuale.Il "sempreuguale" Scamarcio poteva andare bene con i lucchetti di Pontemilvio o con gli amori adolescenziali delle innumerevoli stelline del cinema nostrano,no di certo con un film che tratta problemi sociali d'attualita'.Costa Gravas,di cui ricordo film bellissimi,poteva risparmiarci questo "polpettone".
Prima di noleggiare questa pellicola, mi aspettavo di vedere una storia cruda, che parlasse realmente dei problemi e delle sofferenze che patiscono gli immigrati clandestini. E invece che mi ritrovo? Una storia surreale, che parla di un "bel" profugo che, in parte, grazie al fascino che esercita sulle donne, ed in parte, grazie alla bontà poco reale delle persone che incontra sul suo cammino verso Parigi (il suo Eden) riesce a mettere radici nel nostro continente e a non farsi catturare dalle polizie di vari Paesi europei, che danno la caccia a stranieri come lui da rimpatriare.
Poco credibile.....
è tutto qua... Una metafora vecchia quanto il mondo, ma sempre passibile di belle rappresentazioni. Come qella cinematografica che è questo film! Piccolo gioiello, di grande cura nei dettagli, non annoia nè smarrisce lo spettatore. Ma piuttosto lo conduce per mano alla scoperta della rocambolesca esperienza di viaggio del clandestino Elias. Costretto a misurare se stesso in diverse prove, fisiche e mentali, pur di raggingere la sua meta agongata, l'Eden, il Paradiso: Parigi. Lì un mago lo aspetta per fargli rivivere i momenti di felicità assaporati nel villaggio turistico dov'era piombato suo malgrado!Elias ha scelto Parigi come il luogo dei suoi sogni, della sua realizzazione: non importa se il viaggio sarà lungo e faticoso, non improta se dovrà lavorare fino a spaccarsi la schiena o camminare giorni sotto la neve, per raggiungere il suo Paradiso Elias è disposto a tutto..e sara grande la sua sorpresa quando giunto finalmente a due passi dalla tour Eifelle.... ,la morale è che il viaggio, sempre e comunque, continua...
Il film racconta le disavvenure del protagonista con levità e con ritmo(più incalzante nella seconda parte)facendoci anche sorridere, malgrado la crudezza del contesto.Costa Gavras come Voltaire? Ci fa riflettere divertendoci. Bravo Scamarcio e ben delineati tutti i personaggi di contorno.