Pellicola nostalgica di W. Allen sulla radio e sul ruolo centrale che aveva nella vita delle famiglie americane nei primi anni '40. Il film sostanzialmente è un elenco di episodi che accadevano intorno ai membri di una modesta famiglia ebrea allargata a nonni e cognati ai tempi della seconda guerra mondiale. Siamo sempre nell'ambito della commedia brillante, abbastanza arguta ma piena si situazioni esilaranti. Il tema portante del film è la radio che riempiva le serate, contornava la quotidianità e rendeva unite le famiglie, cosa che succedeva tanto tempo fà, quando non esisteva ancora il piccolo schermo. Alla fine tutto ci porta a considerare la radio come strumento semplice che aguzza l'intelletto e l'immaginazione, la TV dei giorni nostri forse ci porta all'appiattimento.
Piacevolissimo film di Woody Allen del 1987. E' più descrittivo che narrativo: vi si descrivono le divertenti avventure di una famiglia ebrea piccolo-borghese nell'America degli Anni Trenta, insieme a quelle di una sigaraia (Mia Farrow) che fa di tutto pur di diventare una star. Il tutto è accompagnato dal mondo dorato e magico della radio degli Anni Trenta.
Woody Allen, simpatica voce fuori campo,non compare nel film, ma il ragazzino dai capelli rossi che narra in prima persona è un suo evidente alter-ego.
Il film è una gustosa rassegna di divertenti ricordi in cui la radio, con le sue canzoni ed i suoi tanti programmi, ha un ruolo predominante. Il divertimento è sapientemente unito alla nostalgia dei tempi dell'infanzia che non possono più tornare. Ottima prova registica di Allen ed una fotografia di Carlo Di Palma come sempre bellissima.