Ecco un'altra storia d'amore che ritorna dal passato. Una storia d'amore che faceva male prima e fa ancora più male dopo che gi amanti sono sposati con altri. Il tema centrale di questo buon film di Truffaut è proprio il dolore e la sofferenza che provoca un rapporto burrascoso. Un rapporto che trascina in situazioni critiche i protagonisti, una passione che prevale sulla ragione, sulla lucidità e fa star male. Narrato in maniera semplice, il film ricalca molto lo stile di Truffaut e nel finale lascia l'amaro in bocca come spesso il regista francese ha fatto con sue pellicole. In pratica un film di vita vera.
film per chi pensa di aver conosciuto il vero amore (quello folle) e per qualsiasi motivo l'ha perso. Un capolavoro autentico del cinema francese assolutamente imperdibile.
Due ex amanti che si sono lasciati con rancore si ritrovano, otto anni dopo, dopo essersi rifatti entrambi una famiglia. La passione riesplode, inganna, fa soffrire, porta alla follia.
Un bel film di François Truffaut, con una buona regia, ottime interpretazioni di Gerard Depardieu e Fanny Ardant, nonché degli attori secondari. Dialoghi che spesso sembrano in eccesso, inutili, ma che vogliono in realtà rivelare la quotidianità dei discorsi umani. Intense inquadrature con splendidi primi piani. Fotografia essenziale, di raffinata semplicità, che cerca di trasmettere la realtà di tutti i giorni e ci riesce. Scarna ma al contempo profonda analisi dei sentimenti umani, della vera natura dell'amore, della dualità e complessità dell'animo umano e dei rapporti interpersonali. La storia è ordinaria e può apparire banale, ma dice con chiarezza ed onestà che cosa è l'amore e a che cosa può portare; ci dice una grande verità: l'amore è totalizzante, inebriante, schiavizzante, fa male e può distruggere.
Bernard e Mathilde si sono profondamente amati e poi lasciati con grandi rancori. Otto anni più tardi, dopo essersi ricostruiti entrambi una famiglia, i due ex amanti si ritrovano per puro caso ad essere vicini di casa in un paesino di pochissime case. Riscoppia la passione, portando con sè anche il dolore, la paura, la disperazione. L'amore più vero è anche l'amore che fa male, che rende schiavi, che porta alla menzogna, alla vendetta, alla pura follia.
Un film all'apparenza banale, che racconta una storia comune, con dialoghi a volte futili ma che forse vogliono sottolineare la futilità di ciò che si dice quotidianamente tanto per parlare. Un'ottima interpretazione di Gerard Depardieu e di Fanny Ardant, che rendono bene anche non doppiati (l'ho visto in lingua originale); bella fotografia; ambientazione e costumi azzaccati. Un film con cui François Truffaut ci dice con semplicità la verità sull'amore: fa soffrire.