Qualcuno potrà dire "non ti piace questo film? allora sei da genere Vanzina". No, assolutamente. Guardo film di tutti i generi e i film alla Vanzina o i cinepanettoni non sono il mio genere. Tuttavia, questo film è di una lentezza e di una noia impressionanti. L'ultimo lavoro di Altman, peccato, a mio avviso tentativo fallito. Lo ricorderemo senz'altro per altre pellicole decisamente migliori. Questo film a mio avviso è veramente pessimo. Annoia dall'inizio alla fine, non ti lascia nulla, non trasmette nulla. Raramente metto 1, perché salvo sempre qualcosa nei film che guardo (e ne guardo davvero tanti...) ma qui non mi sento, in tutta sincerità, di arrivare al voto 2... Altrimenti, sarei ipocrita con me stesso.
Un film sui sentimenti che suscita la fine: la fine di uno spettacolo, la fine della vita. Il termine di un programma radiofonico trentennale viene utilizzato da Altman quale metafora della morte. Malinconia e speranza in un film molto delicato, ma spesso troppo lento. Consigliato solo agli amanti dei film impegnati.
Non certo sgradevole, ma l'ho trovato lentissimo e noioso, soprattutto perchè molto "country-americano", pervaso da questa vena di nostalgia per cose che sicuramente gli americani dell'ovest possono apprezzare meglio di noi. Un po' un "amarcord" western anni '50 in cui solo loro possono ritrovarsi. Il fil rouge surreale dell'angelo (a me ricordava Humphrey Bogart)l'ho trovato pretestuoso e inutile. Unica nota piacevole la sorpresa di una Meryl Streep cantante... ricorda una vecchia zia, ma è simpatica.
Sicuramente non è un film da rivedere.
Devo dire che Altman mi ha saputo trascinare in un contesto che di solito è lontano da me: l'amore per il passato. I personaggi sanno di lasciare il locale dove hanno lavorato per molti anni, e Altman ce li fa vedere con la sola maestria che ha lui. Brava la Streep e i due cantanti country (Harrelson e Reilly).
Qualcuno può stancarsi a sentire le canzoni country che interromponon e/o fanno da sottofondo ai dialoghi, ma è proprio quella colonna sonora che ci fa capire che anche le cose che stai per lasciare possono rimanere nel tuo animo.
Complimenti Altman (r.i.p.)
ovviamente questo film appartiene alla categoria "essai" o se vogliamo dei veri cultori del Cinema con la C maiuscola.è questa anche una lezione di come si fa un film e dell'amore che si trasmette verso il pubblico attraverso il racconto di storie vere e piene di umanità.il regista con questo film ha firmato il suo atto d'amore verso il cinema.