Leggendo le varie opinioni, credo che vi sia stata una vistosa incomprensione da parte di molti spettatori non solo del significato del film, ma della trama stessa. Infatti la musica classica, seppure abbia una funzione riflessiva nella mente di tom, non ne riesce neanche in conclusione a frenare l'istinto vendicativo, animalesco, individualista (perchè membro di una società dalla politica e giustizia assenti), difatti ferisce gravemente nel finale, come era solito fare negli sgomberi iniziali, il mafioso russo uccisore del padre. La musica come evasione, niente più: la musica come ciò che è per tutti noi. Per chi poi critica la proverbiale mitezza dell'insegnante-studente cinese, rispondo ricordando che l'indole paziente è certamente dettata dalla tradizionale sottomisione della femmina all'uomo nella cultura orientale e che la scelta di Audiard sulla nazionalità della pianista è dovuta alla reale, massiccia presenza cinese nella società occidentale, immigrati che cercano di guadagnarsi da vivere anche impartendo lezioni di piano a francesi come Tom. La somiglianza al cinema di Tarantino, in certi tratti, si deve al fatto di raccontare realtà, per l'appunto, simili. Inenarrabile l'eccelenza interpretativa di Romain Duris (Tom), che mi ha ricordato molto il Lou Castel de "I Pugni in Tasca" di Bellocchio.
In una metropoli come parigi è il darwinismo sociale che domina: l'evasione è nel cuore, mai reale.
Film intenso, bravo l'attore protagonista Romain Duril che conoscevo poco...veramente azzeccato per questo racconto dei gioni nostri dove apparentemente regna la superficialità e la mancanza di valori. Molto interessante la personalità del protagonista che nonostante le sue ansie e la sua insoddisfazione riesce ad avere rapporti interpersonali in cui cerca di trasmettere la ricerca di sentimenti importanti e costruttivi. Originale e ottimamente diretto...bravi anche gli altri attori e molto affascinante "l'insegnante di piano" che spicca per la sua grazia e i suoi atteggiamenti tipicamente orientali in contrasto con il comportamento del protagonista. Adoro il cinema francese per il modo in cui racconta la vita...passione, tradimento, amore, sesso, spiritualità e vendetta. Da vedere.
straordinario noir francese che ha giustamente fatto incetta di cesar all'ultima edizione degli oscar del cinema francese. e pensare che uno degli unici premi che non ha portato a casa è stato proprio quello all'attore protagonista, romain duris, che vorrei ringraziare di cuore perchè di prove d'attore così ne ricordo pochissime: guardatelo quando trova il corpo del padre; senza strilli, senza grida riesce a raggiungere un'espressione di un'intensità fuori dal mondo. peccato che non tutti riescano ad apprezzare. p.s. ma è mai possibile che non appena si veda un film fatto abbastanza bene si facciano immediatamente paragoni con fight club o tarantino? e basta per favore non se ne può davvero più...
finalmente un attore che recita con il viso, con il corpo.poche parole, un caleidoscopio di emozioni.
storia vera, storia di dolore e di speranza.
da vedere assolutamente.