Un film da palati fini. Inquadrature e dialoghi da - mi permetto di virgolettare il termine - "fanatici" del genere, per l'élite del grande schermo. Da non dare in pasto alla "plebe", al popolo, a coloro che confondo "Mary per sempre" con "Tutti pazzi per Mary". Risulterebbe troppo pesante e tedioso.
L'infatuazione di lui nei confronti del personaggio femminile, regale, altezzoso e sicuro di se, sfata non appena lei esce dal suo (uno di) "centomila" e torna nel suo "uno", ossia in nessuno. Questo tema sfugge all'occhio distratto e che cerca evasione nello schermo.
Ho visto questo film attratta dall'insolito titolo. Iprimi 10 minuti mi hanno lasciata perplessa, ma poi il film mi ha preso sempre più. Ho trovato coinvolgente tutta la parte riguardante la preparazione del pezzo teatrale, unico momento di vera libertà da parte dei ragazzi.
Inoltre ci fa conoscere meglio la realtà adolescenziale francese, mi sembra per niente simile a quella italiana.
Dò un 10 connvinto a questo film: i personaggi sono veri e splendidamente delineati, la trama della cotta del protagonista per la biondina si intreccia meravigliosamente con la prova di recitazione in cui è possibile scorgere la frustazione degli adolescenti nel calarsi in un ruolo indicato dal gruppo e l'impossibilità di realizzare i propri desideri, costretti a portare una maschera che va stretta.
un film sull'avventura della crescita e della maturità, che per qualcuno può diventare un dramma.
Splendidi i dialoghi.
beh se devo essere sincero questo film non mi ha entusiasmato particolarmente, ho apprezzato molto come ha presentato il luogo e gli "usi" tra adolescenti..
molto forte la scena della polizia,ma secondo me fuori luogo, inserita solamente per dare una "macchia" d'azione
che poi alla fine non è compatibile con ciò che vuole rappresentare il film.
le musiche sono abbastanza "diverse" però sono ottime come colonna sonora..piacevoli da ascoltare.
il linguaggio usato nel film è abbastanza "colorito" tipico degli adolescenti,per quanto riguarda gli attori la ragazza che interpreta lidia, è decisamente la colonna portante del film occhi che trasmettono qualcosa, occhi che fanno innamorare o infatuare il povero krimo,un personaggio abbastanza contorto un "arlecchino triste", che aspetta una risposta dalla sua "amata"..che poi alla fine non avrà mai!
Un classico caso in cui la critica esalta un film, che poi il pubblico ridimensiona decisamente non andandolo a vedere.
Infatti, le varie recensioni pubblicate su questa pellicola sembrano descrivere ben altra pellicola, mentre nella realtà il perenne turpiloquio, la lungaggine delle liti fra i protagonisti, il costante clima di violenza (anche se solo verbale) della vita di tutti i giorni dei protagonisti non possono che indurre lo spettatore ... a schivare lo stesso film.
A ben poco serve, d'altro canto, la leggerezza leziosa della commedia di Marivaux provata e riprovata per il saggio di fine anno.
A nulla, viceversa, contribuisce l'assurda sceneggiata della polizia verso il finale del film, se non ad urtare ulteriormente lo spettatore, per non parlare dell'assurdo e zuccheroso finale con la recita dei bambini prima (del tutto assenti nella precedente parte del film) e dei protagonisti poi, d'improvviso diventati buoni amici !
Un film decisamente fastidioso, lungo e da evitare.