Uno dei tanti film sexy interpretati dalla bonona Edwige Fenech negli anni ’70,e terzo di una trilogia iniziata con “L’insegnante”(’75)di Nando Cicero e proseguita con “L’insegnante va in collegio”(’78)di Mariano Laurenti.La prosperosa professoressa di pianoforte Luisa De Dominicis si trasferisce da Milano a Lucca per stare vicino al fidanzato,un deputato donnaiolo di serie c.La nostra affitta un appartamento che divide con quello della famiglia di un medico;ma Luisa,bella e super-sexy com’è,non passa di certo inosservata e tutti le iniziano a sbavare dietro:il dottore,il portiere e l’imbecille figlio di questi,più un suo amico.Luisa,però,(scoperti i tradimenti del suo uomo,il deputato)finirà per unirsi(sessualmente e sentimentalmente)al giovane figlio del dottore, innamorato di lei.Il politico rimarrà cornuto e contento!.Come sempre la trama è esile e si sorregge(per la parte ironica)grazie ai siparietti comici(stavolta più divertenti)di Gianfranco Barra,Lino Banfi,Renzo Montagnani, Alvaro Vitali e Lucio Montanaro.Il corpo della nostra Edwige,invece,è il pezzo forte:prosperosa e sensuale come poche.Non manca,ovviamente,la scena della doccia:un tormentone fenechiano eccitante davvero.Ma,stavolta,Michele Massimo Tarantini(il regista)aumenta le scene spinte e trasforma il film in un semi-erotico con zero veli.Per la gioia dei nostri occhi(e dei nostri sensi),insomma,l’Edwige nazionale mette spessissimo le sue belle tettone da fuori e si concede a frequenti nudi(seduta al pianoforte con Montagnani;la seconda scena girata nella doccia,più lunga e spinta…).Naturalmente anche “L’insegnante viene a casa” rientra tra le pellicole sexy degli anni ‘70(il film è del ’78)abbastanza insignificanti.Però è anche vero che il film rappresenta uno di quei generi che,nel bene e nel male,hanno segnato un’epoca del cinema ed una sua moda.Il pregio di queste pellicole,per intenderci,è stato quello di aver “svezzato” gli italiani in materia di sesso;di averli aiutati a sviluppare fantasie erotiche e di aver ironizzato con(seppur scadente)ma sempre simpatico humour sul nostro gallismo,i nostri vizi nascosti,le nostre maldestre tecniche di seduttori e amanti latini con bellone da capogiro.Film anche molto astuti:con pochi costi di produzione venivano,ogni anno,distribuiti con rapidità film sexy a decine e decine;risultato: buoni incassi miliardari!.Edwige Fenech,poi,è stata sempre una delle più eccitanti protagoniste-principe di questi film:chi non ha mai desiderato di stare nudo con lei sotto la doccia;chi non ha mai sognato di toccare le sue splendide forme...un sogno proibito al centro di film trash ma anche,in un certo senso,di “culto”;in fin dei conti l’erotismo del “vedo/non vedo” era molto più nobile e meno volgare di quello che oggi viene pubblicizzato,a sproposito e con risibilità,su stampa e tv.I comici del film strappano alcune genuine risate:rimangono comunque simpatici davvero.Film poco men che accettabile.Su Edwige c’è altro da dire?,sì:ti sogniamo ancora.
Trailer italiano (it) per My sweet monster (2021), un film di Viktor Glukhushin, Maxim Volkov con Lyubov Aksyonova, Aleksey Chumakov, Alena Doletskaya.