FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - 2001-A Space Odyssey(Bowman,ecco dove filosofeggiare)
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Autore 2001-A Space Odyssey(Bowman,ecco dove filosofeggiare)
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 16-05-2003 19:13  
quote:
In data 2003-05-16 18:15, Superzebe scrive:
certamente, quindi ogni soggettività può dare un'interpretazione diversa del film e quindi tutto si rimette alla sensibilità di chi vedeleggeascolta. E il caso di 2001 è un caso lampante in quanto il regista non suggerisce nessun chiaro sentiero da seguire per dare un senso al susseguirsi di immagini del film.




ed è esatto.
infatti di solito chi interpreta un film tralscia il cinema per scoprire i significati della storia e le cosìddette, se non tristissime, "intenzioni del regista". un'analisi letterale si fa sulla sceneggiatura non sul cinema
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Travis83

Reg.: 16 Mag 2003
Messaggi: 101
Da: Afragola (NA)
Inviato: 17-05-2003 11:35  
quote:
In data 2003-05-16 14:46, seanma scrive:
quote:
In data 2003-05-16 11:45, Travis83 scrive:
Ho visto 2001 appena due volte. La prima volta ho cercato di capirlo: mi lasciò turbato, affascinato, im-potente a formulare qualsiasi interpretazione. La se-conda volta mi sono predisposto esclusivamente a "sentirlo": durante i titoli di coda sono rimasto im-mobile, con la bocca aperta e gli occhi gonfi di lacri-me. Ero estasiato.
Non c'è modo migliore di guardare 2001 che depo-nendo la (pur legittima) presunzione di carpirne “razionalmente” il mistero. 2001 non dice: suggeri-sce. Non dimostra: apre orizzonti inattesi. Soprattut-to, ha tempi interiori inflessibili, e la sua lentezza non è estenuante: è ipnotica. Ha l’andamento di una sin-fonia: bisogna sincronizzare il proprio respiro sui movimenti di macchina, i propri battiti sui tagli del montaggio. Soltanto in questo modo se ne coglie la perfezione. 2001 è nello stesso tempo la negazione assoluta del Cinema ed il suo compimento, il suo vertice massimo. Celebra divinamente la ragion d’essere della settima arte, il suo fine troppo spesso obliato, mai raggiunto: il trionfo dell’Immagine sulla Parola. 2001 procede per sottrazione, sprofonda in un crescente silenzio, si porta dietro il suo segreto come il Monolito. La sua profondità è tutta in superficie: ecco perché è inaccessibile. Come per tutti i film di Kubrick vale più la forma che il contenuto, più la foggia che la materia, più la maniera di raccontare che ciò che si racconta. O meglio: il suo contenuto è la forma, la sua materia è la foggia, ciò di cui rac-conta è lo Stile. È un film che in fin dei conti non parla d’altro che di se stesso. E di cinema. E che esprime, più che altro, l’inenarrabile necessità di una nuova forma di narrazione, della formulazione di un nuovo linguaggio, di una nuova maniera di comuni-care e di tacere, o di comunicare tacendo.



Mi dispiace ma non sono per niente d'accordo.Dire che 2001 è un esercizio sublime di stile e basta è come svuotarlo della sua anima...Questo film parla di molto "dicendo"poco o niente,la forma è sublime mezzo per l'altrettanto sublime contenuto.D'accordo poi sul fatto che vada semplicemente "gustato".




non mi fraintendere, non ho parlato di esercizio di stile, ma di metacinema. C'è una differenza abissale.

Grazie a Superzebe per l'apprezzamento...
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You Talkin' To Me?

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 17-05-2003 13:59  
esatto,Zeb....
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sono un bugiardo e un ipocrita

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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 17-05-2003 17:44  
Ho visto tempo fa la versiore restaurata in 70 mm...da brivido!!!
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"Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy

http://ondedinchiostro.splinder.com/

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Ondina
ex "Plumett"

Reg.: 24 Apr 2003
Messaggi: 2205
Da: Padova (PD)
Inviato: 20-07-2003 02:07  
bene bene,ho le celluline celebrali tutte in fermento,non mi capitava dall'ultimo compito di latino magnifico film,il nostro Pagliazz c'ha azzeccato in pieno definendolo il capolavoro x eccellenza,mi prostro con un sospiro ai piedini del fu Kubrik e comincio la mia riflessione che sicuramente ripeterà per l'80% il contenuto dei post precedenti.ma voglio levarmi questa soddisfazione da scolaretta visto che ho pure preso appunti durante la visione è talmente ricco di spunti,e così solleticante a una possibile interpretazione...
dunque,i paesaggi iniziali mi hanno fatto piombare subito nella meditazione.si è creato in me lo stesso silenzio che domina queste bellissime scene e le distese desertiche della Terra ai suoi albori.è il primo contrasto del film,tra il mondo com'era e com'è "adesso",cioè più di trent'anni fa (2001 odissea nello spazio...ora siamo nel 2003 e quei marchingegni spaziali neanche possiamo sognare di utilizzarli per una missione... su Giove!!...)di contrasti in questo film secondo me ce ne sono a iosa,li segnalerò man mano che procedo
nel simpatico branco di scimmie ho riconosciuto gli stessi schemi umani di adesso,perchè quanto a comportamento non siamo cambiati in niente.la ragione ci distinguerà pure dagli animali,anche se sono disposta a concedere questa nostra superiorità solo per le scienze eccetera eccetera ,ma gli istinti son sempre quelli e infatti ecco la scimmia che scopre l'osso come arma,con la conseguente uccisione di un membro del branco,e diamo inizio al concetto di prevaricazione che porterà alle future disgraziate guerre del mondo (Bush e Saddam sono forse diversi da questi nostri lontani antentati?)e in fin dei conti alla "battaglia" che avverrà in seguito fra Hal e David.differenza sì,fra scimmia e uomo.ma anche somiglianza,raccordo in verticale attraverso la Storia.secondo il mio modesto parere,il punto di raccordo fra le diverse generazioni e il diverso tempo è rappresentato dal monolite (che mi sognerò questa notte,penso )che è anche la raffigurazione di ciò che l'uomo tenta di scoprire,col passare dei secoli,circa l'immenso mistero dell'universo,della sua origine,nelle nostre origini.
arriva il terzo contrasto,questa volta spaziale.da terra a cielo.ci ritroviamo a danzare il valzer tra le stelle in compagnia di fantasmagoriche navi spaziali.geniale la scelta del grande Strauss pesanti agglomerati di chip e metallo diventano graziose autorevoli ballerine cosmiche.musica del decadente 1800 che accompagna imprese nell'iperspazio.altro bellissimo contrasto.la musica non cessa nell'introduzione della nuova società futuristica,nuova neanche poi tanto visto che vengono mantenuti i comuni schemi uomo-donna:la signora che porta da mangiare al marito spaparanzato in poltrona e che gli aggiusta la penna fluttuante nel taschino.nella scena della riunione c'è una sola donna tra i pezzi grossi del governo, parlano in prevalenza i maschietti,e gli astronauti sono tutti uomini punto di raccordo tra il 1970 e il 2000.
in questo film il genio del regista si riconosce,oltre che dalle inquadrature mozzafiato (per l'epoca)e dalle innovazioni registiche (1 solo oscar.. come hanno potuto??) anche dalla capacità di prevedere e quindi inventare da sè congegni che oggi sono di uso comune (la webcam utilizzata per comunicare con la bambina e coi genitori in festa;e molto altro...),esattamente come Leonardo Da Vinci...questo film dovevo vederlo 30 anni fa ma anche nella nostra epoca più industrializzata e "macchinosa" è una manna dal cielo per chi vuole fermarsi e riflettere su cosa stiamo diventando noi.ci manca poco per creare Hal,di cui gli astronauti del film sono succubi.altro che computer di bordo,è un vero e proprio compagno di viaggio!oltre che un super "cervellone" elettronico.l'uomo ha creato una macchina infinitamente superiore a lui,ha costruito l'inumano.ci si chiede se ha in sè le nostre stesse emozioni,il che è un vero rompicapo.ma nel film sembra l'unico detentore di sentimenti,e le persone sembrano apatiche,TROPPO pacate (mi hanno dato un enorme fastidio...)Hal sembra vendicarsi della considerazione diminuita dei due viaggiatori.non avevo capito che gli era stato ordinato di nascondere il segreto del monolite (troppo impegnata a scrivere... ),pensavo che avesse invece i difetti (la tendenza alla vendetta) dell'essere umano,che gli aveva infuso l'odio e l'ambizione.
sentivo che a quel punto il viaggio su Giove aveva perso di senso,perchè era tutto incentrato sulle vicende di Hal e compagnia.l'atmosfera all'interno della nave è bianca e asettica,la musica si è fatta più drammatica.mi chiedevo dove sarebbe finita tutta la storia.
il finale a mio parere è l'atto conclusivo dell'odissea,nel tempo,più che nello spazio...l'odissea di David,dell'uomo che cerca,cerca,cerca e non si ferma mai,perchè la vita è un ciclo continuo:lo vediamo invecchiare e rinascere,e sarà così fino a un'ipotetico limite,a cui vogliamo arrivare per sentirci più sicuri,consci della nostra imperfezione.David è l'Odisseo del passato,del presente,del futuro,dell'infinito...
il film dei film,indimenticabile e sempre attualissimo,come tutti i capolavori.grande impatto scenico-uditivo unito a poetico immenso contenuto,da scoprire e riscoprire.

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 20-07-2003 12:04  
quote:
In data 2003-07-20 02:07, Ondina scrive:
bene bene,ho le celluline celebrali tutte in fermento,non mi capitava dall'ultimo compito di latino magnifico film,il nostro Pagliazz c'ha azzeccato in pieno definendolo il capolavoro x eccellenza,mi prostro con un sospiro ai piedini del fu Kubrik e comincio la mia riflessione che sicuramente ripeterà per l'80% il contenuto dei post precedenti.ma voglio levarmi questa soddisfazione da scolaretta visto che ho pure preso appunti durante la visione è talmente ricco di spunti,e così solleticante a una possibile interpretazione...
dunque,i paesaggi iniziali mi hanno fatto piombare subito nella meditazione.si è creato in me lo stesso silenzio che domina queste bellissime scene e le distese desertiche della Terra ai suoi albori.è il primo contrasto del film,tra il mondo com'era e com'è "adesso",cioè più di trent'anni fa (2001 odissea nello spazio...ora siamo nel 2003 e quei marchingegni spaziali neanche possiamo sognare di utilizzarli per una missione... su Giove!!...)di contrasti in questo film secondo me ce ne sono a iosa,li segnalerò man mano che procedo
nel simpatico branco di scimmie ho riconosciuto gli stessi schemi umani di adesso,perchè quanto a comportamento non siamo cambiati in niente.la ragione ci distinguerà pure dagli animali,anche se sono disposta a concedere questa nostra superiorità solo per le scienze eccetera eccetera ,ma gli istinti son sempre quelli e infatti ecco la scimmia che scopre l'osso come arma,con la conseguente uccisione di un membro del branco,e diamo inizio al concetto di prevaricazione che porterà alle future disgraziate guerre del mondo (Bush e Saddam sono forse diversi da questi nostri lontani antentati?)e in fin dei conti alla "battaglia" che avverrà in seguito fra Hal e David.differenza sì,fra scimmia e uomo.ma anche somiglianza,raccordo in verticale attraverso la Storia.secondo il mio modesto parere,il punto di raccordo fra le diverse generazioni e il diverso tempo è rappresentato dal monolite (che mi sognerò questa notte,penso )che è anche la raffigurazione di ciò che l'uomo tenta di scoprire,col passare dei secoli,circa l'immenso mistero dell'universo,della sua origine,nelle nostre origini.
arriva il terzo contrasto,questa volta spaziale.da terra a cielo.ci ritroviamo a danzare il valzer tra le stelle in compagnia di fantasmagoriche navi spaziali.geniale la scelta del grande Strauss pesanti agglomerati di chip e metallo diventano graziose autorevoli ballerine cosmiche.musica del decadente 1800 che accompagna imprese nell'iperspazio.altro bellissimo contrasto.la musica non cessa nell'introduzione della nuova società futuristica,nuova neanche poi tanto visto che vengono mantenuti i comuni schemi uomo-donna:la signora che porta da mangiare al marito spaparanzato in poltrona e che gli aggiusta la penna fluttuante nel taschino.nella scena della riunione c'è una sola donna tra i pezzi grossi del governo, parlano in prevalenza i maschietti,e gli astronauti sono tutti uomini punto di raccordo tra il 1970 e il 2000.
in questo film il genio del regista si riconosce,oltre che dalle inquadrature mozzafiato (per l'epoca)e dalle innovazioni registiche (1 solo oscar.. come hanno potuto??) anche dalla capacità di prevedere e quindi inventare da sè congegni che oggi sono di uso comune (la webcam utilizzata per comunicare con la bambina e coi genitori in festa;e molto altro...),esattamente come Leonardo Da Vinci...questo film dovevo vederlo 30 anni fa ma anche nella nostra epoca più industrializzata e "macchinosa" è una manna dal cielo per chi vuole fermarsi e riflettere su cosa stiamo diventando noi.ci manca poco per creare Hal,di cui gli astronauti del film sono succubi.altro che computer di bordo,è un vero e proprio compagno di viaggio!oltre che un super "cervellone" elettronico.l'uomo ha creato una macchina infinitamente superiore a lui,ha costruito l'inumano.ci si chiede se ha in sè le nostre stesse emozioni,il che è un vero rompicapo.ma nel film sembra l'unico detentore di sentimenti,e le persone sembrano apatiche,TROPPO pacate (mi hanno dato un enorme fastidio...)Hal sembra vendicarsi della considerazione diminuita dei due viaggiatori.non avevo capito che gli era stato ordinato di nascondere il segreto del monolite (troppo impegnata a scrivere... ),pensavo che avesse invece i difetti (la tendenza alla vendetta) dell'essere umano,che gli aveva infuso l'odio e l'ambizione.
sentivo che a quel punto il viaggio su Giove aveva perso di senso,perchè era tutto incentrato sulle vicende di Hal e compagnia.l'atmosfera all'interno della nave è bianca e asettica,la musica si è fatta più drammatica.mi chiedevo dove sarebbe finita tutta la storia.
il finale a mio parere è l'atto conclusivo dell'odissea,nel tempo,più che nello spazio...l'odissea di David,dell'uomo che cerca,cerca,cerca e non si ferma mai,perchè la vita è un ciclo continuo:lo vediamo invecchiare e rinascere,e sarà così fino a un'ipotetico limite,a cui vogliamo arrivare per sentirci più sicuri,consci della nostra imperfezione.David è l'Odisseo del passato,del presente,del futuro,dell'infinito...
il film dei film,indimenticabile e sempre attualissimo,come tutti i capolavori.grande impatto scenico-uditivo unito a poetico immenso contenuto,da scoprire e riscoprire.


stupendo intervento,a più tardi per alcune precisazoini...
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sono un bugiardo e un ipocrita

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 20-07-2003 17:35  
[quote]In data 2003-07-20 12:04, seanma scrive:
quote:
In data 2003-07-20 02:07, Ondina scrive:
bene bene,ho le celluline celebrali tutte in fermento,non mi capitava dall'ultimo compito di latino magnifico film,il nostro Pagliazz c'ha azzeccato in pieno definendolo il capolavoro x eccellenza,mi prostro con un sospiro ai piedini del fu Kubrik e comincio la mia riflessione che sicuramente ripeterà per l'80% il contenuto dei post precedenti.ma voglio levarmi questa soddisfazione da scolaretta visto che ho pure preso appunti durante la visione è talmente ricco di spunti,e così solleticante a una possibile interpretazione...
dunque,i paesaggi iniziali mi hanno fatto piombare subito nella meditazione.si è creato in me lo stesso silenzio che domina queste bellissime scene e le distese desertiche della Terra ai suoi albori.è il primo contrasto del film,tra il mondo com'era e com'è "adesso",cioè più di trent'anni fa (2001 odissea nello spazio...ora siamo nel 2003 e quei marchingegni spaziali neanche possiamo sognare di utilizzarli per una missione... su Giove!!...)di contrasti in questo film secondo me ce ne sono a iosa,li segnalerò man mano che procedo
nel simpatico branco di scimmie ho riconosciuto gli stessi schemi umani di adesso,perchè quanto a comportamento non siamo cambiati in niente.la ragione ci distinguerà pure dagli animali,anche se sono disposta a concedere questa nostra superiorità solo per le scienze eccetera eccetera ,ma gli istinti son sempre quelli e infatti ecco la scimmia che scopre l'osso come arma,con la conseguente uccisione di un membro del branco,e diamo inizio al concetto di prevaricazione che porterà alle future disgraziate guerre del mondo (Bush e Saddam sono forse diversi da questi nostri lontani antentati?)e in fin dei conti alla "battaglia" che avverrà in seguito fra Hal e David.differenza sì,fra scimmia e uomo.ma anche somiglianza,raccordo in verticale attraverso la Storia.secondo il mio modesto parere,il punto di raccordo fra le diverse generazioni e il diverso tempo è rappresentato dal monolite (che mi sognerò questa notte,penso )che è anche la raffigurazione di ciò che l'uomo tenta di scoprire,col passare dei secoli,circa l'immenso mistero dell'universo,della sua origine,nelle nostre origini.
arriva il terzo contrasto,questa volta spaziale.da terra a cielo.ci ritroviamo a danzare il valzer tra le stelle in compagnia di fantasmagoriche navi spaziali.geniale la scelta del grande Strauss pesanti agglomerati di chip e metallo diventano graziose autorevoli ballerine cosmiche.musica del decadente 1800 che accompagna imprese nell'iperspazio.altro bellissimo contrasto.la musica non cessa nell'introduzione della nuova società futuristica,nuova neanche poi tanto visto che vengono mantenuti i comuni schemi uomo-donna:la signora che porta da mangiare al marito spaparanzato in poltrona e che gli aggiusta la penna fluttuante nel taschino.nella scena della riunione c'è una sola donna tra i pezzi grossi del governo, parlano in prevalenza i maschietti,e gli astronauti sono tutti uomini punto di raccordo tra il 1970 e il 2000.
in questo film il genio del regista si riconosce,oltre che dalle inquadrature mozzafiato (per l'epoca)e dalle innovazioni registiche (1 solo oscar.. come hanno potuto??) anche dalla capacità di prevedere e quindi inventare da sè congegni che oggi sono di uso comune (la webcam utilizzata per comunicare con la bambina e coi genitori in festa;e molto altro...),esattamente come Leonardo Da Vinci...questo film dovevo vederlo 30 anni fa ma anche nella nostra epoca più industrializzata e "macchinosa" è una manna dal cielo per chi vuole fermarsi e riflettere su cosa stiamo diventando noi.ci manca poco per creare Hal,di cui gli astronauti del film sono succubi.altro che computer di bordo,è un vero e proprio compagno di viaggio!oltre che un super "cervellone" elettronico.l'uomo ha creato una macchina infinitamente superiore a lui,ha costruito l'inumano.ci si chiede se ha in sè le nostre stesse emozioni,il che è un vero rompicapo.ma nel film sembra l'unico detentore di sentimenti,e le persone sembrano apatiche,TROPPO pacate (mi hanno dato un enorme fastidio...)Hal sembra vendicarsi della considerazione diminuita dei due viaggiatori.non avevo capito che gli era stato ordinato di nascondere il segreto del monolite (troppo impegnata a scrivere... ),pensavo che avesse invece i difetti (la tendenza alla vendetta) dell'essere umano,che gli aveva infuso l'odio e l'ambizione.
sentivo che a quel punto il viaggio su Giove aveva perso di senso,perchè era tutto incentrato sulle vicende di Hal e compagnia.l'atmosfera all'interno della nave è bianca e asettica,la musica si è fatta più drammatica.mi chiedevo dove sarebbe finita tutta la storia.
il finale a mio parere è l'atto conclusivo dell'odissea,nel tempo,più che nello spazio...l'odissea di David,dell'uomo che cerca,cerca,cerca e non si ferma mai,perchè la vita è un ciclo continuo:lo vediamo invecchiare e rinascere,e sarà così fino a un'ipotetico limite,a cui vogliamo arrivare per sentirci più sicuri,consci della nostra imperfezione.David è l'Odisseo del passato,del presente,del futuro,dell'infinito...
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Dunque...interessanti osservazioni..anche se è un po' fastidioso il richiamo forzato al baffone e al texano..ma pazienza....sulla prima parte concordo...le scimmie di ieri sono i prototipi degli umani di oggi e il monolite è il "raccordo"(termine azzeccatissimo)metastorico del film e dell'umanità....e la prima missione spaziale è,come giustamente affermi,un enorme scarto rispetto all'arida terra delle scimmie.Kubrick però non credo volesse fare un discorso del tipo socio-moralistico sul fatto delle donne e degli uomini..ma questa è la mia opinione.
E arriviamo ad Hal...secondo me la pessima idea di prendere appunti ti ha fatto sfuggire cosa davvero volesse dire Kubrick caratterizzando Hal.In Hal non c'è cvendetta,non c'è ambizione,non c'è rancore.Hal parassodalmente rimane "più umano"degli astronauti non essendolo tuttavia affatto.Hal è stato creato come prototipo ultimo di Intelligenza Artificiale,un computer incapace di sbagliarea cui viene affidata una delicatissima missione:fare da tramite al segreto più segreto custodito dall'uomo.E la sua atonale e fredda sicurezza è cio che lo contraddistingue:l'assenza totale di emozioni.E' Hal che "avvelena"l'aria dell'astronave rendendola "pacata"..è Hal il vero "comandante".L'anima "inanimata"di Hal pervade l'astronave.
Ma ecco il colpo di genio.Hal si accorge che può sbagliare.Non è più se stesso ora.Non soo perchè ha sbagliato,ma soprattutto perchè rivendica una cosa irrivendicabile da un computer:l'infallibilità.E da questo punto in poi la prospettiva cambia:"l'inumano"Hal acquista quello che prima non aveva:l'istinto di sopravvivenza:la consapevolezza di non essere se stesso.Nel momento in cui Hal si accorge di aver sbagliato,tutta la sua sicurezza crolla e si assimila agli umani.Non è più se stesso,ma è come se un primordiale istinto di vita lo cogliesse,il cui apice trova luogo nella magnifica scena dello "scollegamento".
D'ora in poi la razionalità scompare e giustamente tu affermi che non c'è Tempo e io aggiungo non c'è più Spazio.Tutto è astraatto.L'astratto di un viaggio alla scoperta di se stessi,finacchè il cerchio evolutivo si chiude,e una regressione primitiva si impadronisce dell'umano.
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sono un bugiardo e un ipocrita

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 20-07-2003 20:03  
MMMM.... Bei commenti, non c'è dubbio... Inutile comunque cercare il pelo nell'uovo. Come disse Kubrick stesso:
"ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico e allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio".
Basta vedere la scena finale girata sotto acido per capire questo.

P.S.: la recente versione è davvero da urlo!
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Rubare in Sardegna è il Male.

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Ondina
ex "Plumett"

Reg.: 24 Apr 2003
Messaggi: 2205
Da: Padova (PD)
Inviato: 20-07-2003 20:33  
bè...bellissimo vedi tu ti sei soffermato molto su Hal,io invece non lo considero che un incidente di percorso nel viaggio (effettivamente il rimando a Ulisse è di una banalità sorprendente ma chiamandosi il film Odissea uno non può fare a meno di pensarci...insomma ho una mente sempliciotta a oltranza,lo so )e la pratica dimostrazione del danno che l'uomo fa a se stesso a causa della sua smania di comodità e in fondo di prevaricazione (le missioni spaziali erano o non erano un metodo di prevaricazione fra Stati Uniti e Russia?anche se questo film è talmente futuristico da mostrarci i due rivali in rapporti pacifici )io ho sempre criticato questo stato di cose,questa involuzione chiamata evoluzione che naturalmente porterà l'umanità allo sfascio (come si vede bene nella Manhattan di A.I.)ma in fondo come hai detto tu alla chiusura del cerchio della vita i nostri posteri saranno soggetti alla regressione,insomma se non è in un modo è in un altro.
da sociologa alle prime armi ho trovato invece molto interessante il rapporto tra le diverse generazioni (a proposito non penso che Kubrik volesse criticare la società maschilista,casomai la descrive con occhio rassegnato e un tantino ironico (come sottolinea il valzer che come ho già detto a primo ascolto sembra starci come i cavoli a merenda - nota:la colonna sonora di questo film è strepitosa!!!!! )ognuno si concentra su una "tematica" del film che più l'ha colpito.è un aspetto stupendo della visione di questo film.ho letto che ti ha coinvolto molto l'ultimo canto di Hal (a me invece ha dato una soddisfazione te lo dico sinceramente che Hal mi stava proprio sul c**** ,per come ha ucciso quelle persone innocenti,anche se molto rimbambite )su Hal ci sarebbe tantissimo da dire,e non posso non paragonarlo al piccolo dolcissimo David di Spielberg/Kubrik quello sì che mi ha commosso fin dentro le cellule.mi chiedo,David sarebbe stato capace di uccidere?è una domanda al di fuori del discorso sull'emotività di Hal,perchè lui era stato programmato per far fuori gli ostacoli alla sua missione... cmq è verissimo che è lui la causa dell'atmosfera rarefatta del Discovery,è un'impressione che avevo ricevuto ma non codificato.di solito questo tipo di ambientazioni mi inquietano,mi spaventano,(l'arrivo degli "umanoidi" di 20milioni di anni dopo in A.I... ),ma in questo caso anche nella mia mente c'era tabularasa,perchè questo film coinvolge tutto te stesso,perfino il senso dell'equilibrio...
Hal rimane un paradosso,penso che non ci sia una spiegazione razionale e "umana" alla sua vera natura,per quanto la mente giri in circolo intorno a una possibile soluzione..

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 21-07-2003 11:06  
quote:
In data 2003-07-20 20:33, Ondina scrive:
bè...bellissimo vedi tu ti sei soffermato molto su Hal,io invece non lo considero che un incidente di percorso nel viaggio (effettivamente il rimando a Ulisse è di una banalità sorprendente ma chiamandosi il film Odissea uno non può fare a meno di pensarci...insomma ho una mente sempliciotta a oltranza,lo so )e la pratica dimostrazione del danno che l'uomo fa a se stesso a causa della sua smania di comodità e in fondo di prevaricazione (le missioni spaziali erano o non erano un metodo di prevaricazione fra Stati Uniti e Russia?anche se questo film è talmente futuristico da mostrarci i due rivali in rapporti pacifici )io ho sempre criticato questo stato di cose,questa involuzione chiamata evoluzione che naturalmente porterà l'umanità allo sfascio (come si vede bene nella Manhattan di A.I.)ma in fondo come hai detto tu alla chiusura del cerchio della vita i nostri posteri saranno soggetti alla regressione,insomma se non è in un modo è in un altro.
da sociologa alle prime armi ho trovato invece molto interessante il rapporto tra le diverse generazioni (a proposito non penso che Kubrik volesse criticare la società maschilista,casomai la descrive con occhio rassegnato e un tantino ironico (come sottolinea il valzer che come ho già detto a primo ascolto sembra starci come i cavoli a merenda - nota:la colonna sonora di questo film è strepitosa!!!!! )ognuno si concentra su una "tematica" del film che più l'ha colpito.è un aspetto stupendo della visione di questo film.ho letto che ti ha coinvolto molto l'ultimo canto di Hal (a me invece ha dato una soddisfazione te lo dico sinceramente che Hal mi stava proprio sul c**** ,per come ha ucciso quelle persone innocenti,anche se molto rimbambite )su Hal ci sarebbe tantissimo da dire,e non posso non paragonarlo al piccolo dolcissimo David di Spielberg/Kubrik quello sì che mi ha commosso fin dentro le cellule.mi chiedo,David sarebbe stato capace di uccidere?è una domanda al di fuori del discorso sull'emotività di Hal,perchè lui era stato programmato per far fuori gli ostacoli alla sua missione... cmq è verissimo che è lui la causa dell'atmosfera rarefatta del Discovery,è un'impressione che avevo ricevuto ma non codificato.di solito questo tipo di ambientazioni mi inquietano,mi spaventano,(l'arrivo degli "umanoidi" di 20milioni di anni dopo in A.I... ),ma in questo caso anche nella mia mente c'era tabularasa,perchè questo film coinvolge tutto te stesso,perfino il senso dell'equilibrio...
Hal rimane un paradosso,penso che non ci sia una spiegazione razionale e "umana" alla sua vera natura,per quanto la mente giri in circolo intorno a una possibile soluzione..

Ma la questione non è tanto se Hal o David siano in grado di uccidere..perchè questo è secondario..e poi Hal inizialmente non voleva affatto uccidere gli astronauti!!!!!Hal *è costretto* a uccidere perchè altrimenti sarebbe stato disattivato!!!.Citando il per una volta buono Farinotti,potrei dire che "il suo sistema binario SI/NO va in tilt".Esce dal suo essere macchina,ma nello stesso tempo è ontologicamente costretto a rimanere tale...

Tutto il resto che tu dici lo condivido,ma secondo me su Hal ti sei fatta una pennichella bella e buona.....
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seanma

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Inviato: 21-07-2003 11:10  
l'hai letto il mio post iniziale?magari spiega il mio pensiero meglio di tante parole superflue....
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Ondina
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Inviato: 21-07-2003 12:11  
[quote]In data 2003-07-21 11:06, seanma scrive:
quote:
In data 2003-07-20 20:33, Ondina scrive:

Tutto il resto che tu dici lo condivido,ma secondo me su Hal ti sei fatta una pennichella bella e buona.....



pennichella proprio no casomai non avendo ascoltato alcune notizie fondamentali su Hal(perchè stavo scrivendo )ho dovuto chiedere a mio papà se no avrei frainteso ancora di più!mi distraggo,ma dormire mai!!!
......ecco il prof. Seanma che entra in azione....
certo che ho letto il tuo post,li ho letti tutti,anche quelli su Spoiler,mi hai "rubato" molte parole di bocca che ho ripetuto però senza farmi troppi rimorsi!
tu dici dunque che l'omicidio,in Hal e David,non ha molta importanza.bè dal punto di vista morale sicuramente sì perchè si tratta di vite umane secondo te è produttivo costruire una macchina superintelligente che non ha nessuno scrupolo a distruggere chi l'ha creato?altro che segno di progresso mi sembra questo!"le grandi imprese comportano sempre grandi costi"lo dice Nash in Beautiful mind..vorrei vedere però se sotto la bomba di Hiroshima ci fosse stata sua moglie!!
dal punto di vista scientifico è invece un discorso totalmente irrilevante perchè una macchina è programmata per obbedire a qualsiasi comando,non esiste quindi alcuna selettività.hai detto che inizialmente Hal non voleva uccidere gli astronauti.non voleva...come me lo provi?.....Hal ha una volontà?

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seanma

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Inviato: 21-07-2003 13:16  
[quote]In data 2003-07-21 12:11, Ondina scrive:
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In data 2003-07-21 11:06, seanma scrive:
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In data 2003-07-20 20:33, Ondina scrive:

Tutto il resto che tu dici lo condivido,ma secondo me su Hal ti sei fatta una pennichella bella e buona.....



pennichella proprio no casomai non avendo ascoltato alcune notizie fondamentali su Hal(perchè stavo scrivendo )ho dovuto chiedere a mio papà se no avrei frainteso ancora di più!mi distraggo,ma dormire mai!!!
......ecco il prof. Seanma che entra in azione....
certo che ho letto il tuo post,li ho letti tutti,anche quelli su Spoiler,mi hai "rubato" molte parole di bocca che ho ripetuto però senza farmi troppi rimorsi!
tu dici dunque che l'omicidio,in Hal e David,non ha molta importanza.bè dal punto di vista morale sicuramente sì perchè si tratta di vite umane secondo te è produttivo costruire una macchina superintelligente che non ha nessuno scrupolo a distruggere chi l'ha creato?altro che segno di progresso mi sembra questo!"le grandi imprese comportano sempre grandi costi"lo dice Nash in Beautiful mind..vorrei vedere però se sotto la bomba di Hiroshima ci fosse stata sua moglie!!
dal punto di vista scientifico è invece un discorso totalmente irrilevante perchè una macchina è programmata per obbedire a qualsiasi comando,non esiste quindi alcuna selettività.hai detto che inizialmente Hal non voleva uccidere gli astronauti.non voleva...come me lo provi?.....Hal ha una volontà?

è proprio qui l'ambiguità di Hal..non ha volontà ma non VUOLE essere scollegato!!!!!
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Ondina
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Inviato: 21-07-2003 13:55  
oppure è stato semplicemente programmato per non farsi scollegare a tutti i costi.magari era stata prevista anche la possibile diffidenza nei suoi cofronti da parte degli astronauti.certo non con conseguenze tanto drastiche,ma lì è il coputer che ragiona senza una morale,un codice civile.a meno che il futuro non venga considerato da Kubrik talmente imperniato da apatia e cinismo da ridurre totalmente ogni sentimento umano(a parte la rabbia,perchè è l'unica emozione che ho riconosciuto in David).
secondo me è la spiegazione più razionale.poi c'è quella più filosofica e poetica con cui Kubrik probabilmente voleva coglierci in fallo, e conseguentemente ragionare,cosa che effettivamente abbiamo fatto

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seanma

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Inviato: 21-07-2003 15:46  
quote:
In data 2003-07-21 13:55, Ondina scrive:
oppure è stato semplicemente programmato per non farsi scollegare a tutti i costi.magari era stata prevista anche la possibile diffidenza nei suoi cofronti da parte degli astronauti.certo non con conseguenze tanto drastiche,ma lì è il coputer che ragiona senza una morale,un codice civile.a meno che il futuro non venga considerato da Kubrik talmente imperniato da apatia e cinismo da ridurre totalmente ogni sentimento umano(a parte la rabbia,perchè è l'unica emozione che ho riconosciuto in David).
secondo me è la spiegazione più razionale.poi c'è quella più filosofica e poetica con cui Kubrik probabilmente voleva coglierci in fallo, e conseguentemente ragionare,cosa che effettivamente abbiamo fatto

ho ftto male a tirare in ballo David....crea soltanto confusione.....a meno che tu non parli di Bowman che mi pare si chiami David... cmq la tua ipotesi è troppo risolutiva secondo me..anche se in effetti non arriveremo mai da nessuna parte....il fatto è che Hal in quanto computer non ragiona,ma rispondendo a uno stimolo di tipo SI/NO quasi irrazionalmente finisce per divemtare "animato".

C'è una serie di fatti...vediamo di elencarli...è solo un gioco per il cervello...

1-Hal non può sbagliare
2-Hal SI ACCORGE(grazie a David e Frank)che ha sbagliato
3-Ma lui non può sbagliare e se lo facesse verrebbe scollegato
4-scatta in lui qualcosa di totalmente diverso..ma ne abbiamo già sproloquiato troppo.
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