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2001 - Odissea nello Spazio |
joelcoen
Reg.: 28 Ott 2002 Messaggi: 958 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 10-03-2003 09:19 |
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Quando lui riesce a vedere Giove , prende la pietra anche se non lo si vede farlo , che è il tutto , è quello che si vuole che sia e così lui che vuole ritornare a casa ci ritorna tramite la pietra , ma solo mentalmente ervede la sua vita finire e quella di suo figlio cominciare.
Che ne pensate di questa mia interpretazione???? |
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Mullhollan
Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 115 Da: sestri levante (GE)
| Inviato: 10-03-2003 17:24 |
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Penso che 2001 sia un grande viaggio all'interno dei misteri della nostra vita.
Da dove proveniamo?
Dove andiamo?
L'affannarsi frenetico di tante vite umane di fronte al lento valzer danzante dell'universo. Da Giove oltre l'infinito per scoprire il corso della propria vita in un quadro metafisico. La morte non come fine ma trasformazione ad un più alto livello di energia. Un nuovo inizio per una ulteriore tappa evolutiva.
Il monolite è una porta spazio temporale dove inizio e fine coincidono
_________________ Se vuoi costruire una nave,
non radunare uomini
per raccogliere il legno e distribuire i compiti
ma insegna loro la nostalgia del mare
ampio e infinito... |
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Cinefila
Reg.: 07 Mar 2003 Messaggi: 1087 Da: PESCARA (PE)
| Inviato: 17-03-2003 18:42 |
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Io sono dell'idea ke i film di Kubrik vadano lasciati così come sono...tentare di spiegarli troppo affondo, non fa altro ke rovinarli
_________________ Noi siamo gli stranieri
Del mondo intero
Dovunque noi siamo
Noi siamo fuori
O Notre Dame
E noi ti domandiamo
Asilo Asilo |
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Cinefila
Reg.: 07 Mar 2003 Messaggi: 1087 Da: PESCARA (PE)
| Inviato: 17-03-2003 18:44 |
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Io penso ke i film di Kubrik vadano presi come sono...tentare di spiegarli troppo affondo li rovina e basta
_________________ Noi siamo gli stranieri
Del mondo intero
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ilaria78
Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
| Inviato: 17-03-2003 19:58 |
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quote: In data 2003-03-17 18:44, Cinefila scrive:
Io penso ke i film di Kubrik vadano presi come sono...tentare di spiegarli troppo affondo li rovina e basta
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io invece credo che solo cercando di capirli a fondo ne apprezzi tutto il valore e il messaggio del regista,e penso che lui stesso lavorasse in modo da spronare gli spettatori,per non farli rimanere inerti davanti alle immagini.
_________________ ...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere... |
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Mullhollan
Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 115 Da: sestri levante (GE)
| Inviato: 18-03-2003 11:32 |
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quote: In data 2003-03-17 18:44, Cinefila scrive:
Io penso ke i film di Kubrik vadano presi come sono...tentare di spiegarli troppo affondo li rovina e basta
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Non credo sia necessario spiegarli, ma credo che in questo forum possiamo confrontare le diverse interpretazioni.
Non credo di rovinare proprio nulla, nè credo che la mia interpretazione sia quella giusta per tutti.
Il forum è discussione libera e senza pregiudizi (credo...).
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Travis83
Reg.: 16 Mag 2003 Messaggi: 101 Da: Afragola (NA)
| Inviato: 16-05-2003 11:52 |
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Ho visto 2001 appena due volte. La prima volta ho cercato di capirlo: mi lasciò turbato, affascinato, impotente a formulare qualsiasi interpretazione. La seconda volta mi sono predisposto esclusivamente a "sentirlo": durante i titoli di coda sono rimasto immobile, con la bocca aperta e gli occhi gonfi di lacrime. Ero estasiato.
Non c'è modo migliore di guardare 2001 che deponendo la (pur legittima) presunzione di carpirne “razionalmente” il mistero. 2001 non dice: suggerisce. Non dimostra: apre orizzonti inattesi. Soprattutto, ha tempi interiori inflessibili, e la sua lentezza non è estenuante: è ipnotica. Ha l’andamento di una sinfonia: bisogna sincronizzare il proprio respiro sui movimenti di macchina, i propri battiti sui tagli del montaggio. Soltanto in questo modo se ne coglie la perfezione. 2001 è nello stesso tempo la negazione assoluta del Cinema ed il suo compimento, il suo vertice massimo. Celebra divinamente la ragion d’essere della settima arte, il suo fine troppo spesso obliato, mai raggiunto: il trionfo dell’Immagine sulla Parola. 2001 procede per sottrazione, sprofonda in un crescente silenzio, si porta dietro il suo segreto come il Monolito. La sua profondità è tutta in superficie: ecco perché è inaccessibile. Come per tutti i film di Kubrick vale più la forma che il contenuto, più la foggia che la materia, più la maniera di raccontare che ciò che si racconta. O meglio: il suo contenuto è la forma, la sua materia è la foggia, ciò di cui racconta è lo Stile. È un film che in fin dei conti non parla d’altro che di se stesso. E di cinema. E che esprime, più che altro, l’inenarrabile necessità di una nuova forma di narrazione, della formulazione di un nuovo linguaggio, di una nuova maniera di comunicare e di tacere, o di comunicare tacendo.
_________________ You Talkin' To Me? |
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Mullhollan
Reg.: 04 Feb 2003 Messaggi: 115 Da: sestri levante (GE)
| Inviato: 16-05-2003 16:55 |
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Completamente d'accordo
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oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 31-05-2004 17:04 |
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Kubrick ha detto:
"..ognuno è libero di speculare sul significato filosofico e allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare un' esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio."
...cmq qualche risposta sul significato del film la da(o almeno ci prova) "2010 l'anno del contatto" di Peter Hyams 1984.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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steleo
Reg.: 30 Dic 2004 Messaggi: 6 Da: milano (MI)
| Inviato: 30-12-2004 06:58 |
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"2001 odissea nello spazio" è un'opera d'arte e Kubrick un grande artista.
Una delle caratteristiche ricorrenti delle grandi opere d'arte e che comunicano attraverso diversi livelli di significato.
Proprio per questo il film si presta sia ad uno sguardo estatico che ad una lettura esoterica, senza in alcun caso risultare svilito.
Per quanto riguarda il monolito, dal mio punto di vista ha un forte significato simbolico:
mòno(s) - sola + lìthos - pietra = pietra sola o pietra unica ; la pietra è simbolo della materia pesante, il visibile, il reale nel senso di tangibile e anche di ineluttabilmente finito (morte - mortalità).
Nel simbolo del monolito vi è anche l'idea di "uno". L'uno rappresenta inevitabilmente il divino il tutto e l'eternità atemporale.
Il colore nero (almeno nella nostra cultura) rappresenta spesso l'inconscio, ciò che è in modo evidente, ma non può essere capito ne controllato dalla razionalità (conscio); in pratica tutto ciò che agisce su di noi al di fuori della nostra volontà.
Il monolito può quindi rappresentare tutto ciò che è altro dalla coscienza che lo osserva.
Dunque, portando il ragionamento alle sue conseguenze naturali, vedere il monolito significa prendere coscienza. Infatti il riconoscimento del "se" passa inevitabilmente attraverso la comprensione dell' "altro da se", per quanto grezzo ed indifferenziato.
Di fatto ogni volta che si presenta il monolito, avviene un salto di coscienza nell'osservatore.
L'ultima apparizione del monolito è associata all'odissea.
L'odissea non è un viaggio qualsiasi e K. ne era certamente consapevole. E' il viaggio ultimo verso l'ignoto per svelare i confini del mondo (omero). E' un viaggio senza ritorno o meglio il viaggio di ritorno alla verità perduta. E' il viaggio che conclude il ciclo aperto dalla prima presa di coscenza iniziale.
In questo viaggio tutto fa un balzo, anche HAL che è una macchina (e dunque l'ultima cosa che potrebbe avere una coscienza di sè). Alla fine la materialità di qualsiasi forma di identificazione cessa e rimane la rappresentazione del tutto indifferenziato mescolata all'immagine del tutto contemporaneo e atemporale:
la coscienza pura.
L'uomo conta poco in tutto questo, Non è altro che una possibile identificazione di coscienza temporanea e temporale, destinata a cessare alla fine del viaggio;
quando il "tutto inconscio" compie il ciclo divenendo "tutto consciente".
Probabilmente ciò che ho scritto non ha senso, ma mi sono divertito a scriverlo.
Buon 2005 a tutti! |
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simboy
Reg.: 20 Set 2002 Messaggi: 1603 Da: grugliasco (TO)
| Inviato: 31-12-2004 14:59 |
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quote: In data 2004-12-30 06:58, steleo scrive:
"2001 odissea nello spazio" è un'opera d'arte e Kubrick un grande artista.
Una delle caratteristiche ricorrenti delle grandi opere d'arte e che comunicano attraverso diversi livelli di significato.
Proprio per questo il film si presta sia ad uno sguardo estatico che ad una lettura esoterica, senza in alcun caso risultare svilito.
Per quanto riguarda il monolito, dal mio punto di vista ha un forte significato simbolico:
mòno(s) - sola + lìthos - pietra = pietra sola o pietra unica ; la pietra è simbolo della materia pesante, il visibile, il reale nel senso di tangibile e anche di ineluttabilmente finito (morte - mortalità).
Nel simbolo del monolito vi è anche l'idea di "uno". L'uno rappresenta inevitabilmente il divino il tutto e l'eternità atemporale.
Il colore nero (almeno nella nostra cultura) rappresenta spesso l'inconscio, ciò che è in modo evidente, ma non può essere capito ne controllato dalla razionalità (conscio); in pratica tutto ciò che agisce su di noi al di fuori della nostra volontà.
Il monolito può quindi rappresentare tutto ciò che è altro dalla coscienza che lo osserva.
Dunque, portando il ragionamento alle sue conseguenze naturali, vedere il monolito significa prendere coscienza. Infatti il riconoscimento del "se" passa inevitabilmente attraverso la comprensione dell' "altro da se", per quanto grezzo ed indifferenziato.
Di fatto ogni volta che si presenta il monolito, avviene un salto di coscienza nell'osservatore.
L'ultima apparizione del monolito è associata all'odissea.
L'odissea non è un viaggio qualsiasi e K. ne era certamente consapevole. E' il viaggio ultimo verso l'ignoto per svelare i confini del mondo (omero). E' un viaggio senza ritorno o meglio il viaggio di ritorno alla verità perduta. E' il viaggio che conclude il ciclo aperto dalla prima presa di coscenza iniziale.
In questo viaggio tutto fa un balzo, anche HAL che è una macchina (e dunque l'ultima cosa che potrebbe avere una coscienza di sè). Alla fine la materialità di qualsiasi forma di identificazione cessa e rimane la rappresentazione del tutto indifferenziato mescolata all'immagine del tutto contemporaneo e atemporale:
la coscienza pura.
L'uomo conta poco in tutto questo, Non è altro che una possibile identificazione di coscienza temporanea e temporale, destinata a cessare alla fine del viaggio;
quando il "tutto inconscio" compie il ciclo divenendo "tutto consciente".
Probabilmente ciò che ho scritto non ha senso, ma mi sono divertito a scriverlo.
Buon 2005 a tutti!
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Bravo , questa è la prima volta che leggo qualcuno esprimersi su "2001 odissea nello spazio" in modo non completamente idiota o banale.
_________________ Qualunque impressione faccia su di noi , egli è un servo della legge , quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano. |
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bralina
Reg.: 20 Ago 2004 Messaggi: 3493 Da: prato (PO)
| Inviato: 01-01-2005 12:40 |
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è un gran bel film
_________________
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Davil89
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 6581 Da: Soliera (MO)
| Inviato: 01-01-2005 13:11 |
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capolavoro, è il viaggio della nostra vita
_________________ "Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso" |
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kornnet
Reg.: 27 Nov 2004 Messaggi: 156 Da: Salerno (SA)
| Inviato: 03-01-2005 11:23 |
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appena visto WOW
però qualcuno se l'è letto il libro di Clarke Arthur C.? Forse spiega molto.
_________________ "Ridi, ed il mondo riderà con te. Piangi, e piangerai da solo" - Old Boy
"Lo so che sei un bravo ragazzo. Ma tu lo sai perchè io devo ucciderti? Lo capisci? Huh? Lo sai?" - Sympathy for Mr.Vengeance |
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giuperry
Reg.: 11 Gen 2005 Messaggi: 3 Da: caltanissetta (CL)
| Inviato: 11-01-2005 17:06 |
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Credo che il monolite rappresenti un preciso atto di un "genitore adottivo" che cerca di guidare il suo "cucciolo" con un duplice scopo: sembra dare un input al fine di migliorarne l'esistenza anche se non riesce a gestire o prevedere gli inevitabili risvolti negativi;ma è anche un modo per soddisfare il bisogno di insegnare le proprie conoscenze al fine di "comunicare".
Il "cucciolo" non fa altro che lasciarsi prendere per mano cadendo nella sua stessa dannazione che deriva dalla propria evoluzione. Ormai lasciato a se stesso "l'adolescente" continua la propria strada a lunghi passi passando attraverso i secoli ogni giorno migliore e più potente, nel bene e nel male, finchè il suo osso, che da ninnolo era diventato un utensile tecnologico e poi strumento di morte, diventa una navicella spaziale. E' adesso che "il giovane" inizia a capire di avere abbastanza strumenti per ascoltare la voce dell' esperienza dei grandi ed ha addirittura la voglia di cercare insegnamenti.. anche se per trovarli bisogna andare sulla luna, in profondità, speranzoso di trovare risposte. Rimane deluso dallo stridio assordante ma segue comunque ciò che gli sembra dire il messaggio. Capisce che anche lui è un potenziale "genitore adottivo" ma non trova nessuno da prendere per mano e guidare e plasmare a propria immagine e somiglianza.. così inventa hall9000 che si rivelerà molto simile a lui e che utilizzerà i propri mezzi allo stesso modo e con lo stesso doppio taglio.
Solo adesso sa che per capire non può fare altro che imbarcarsi in un viaggio nell'ignoto: un viaggio verso Giove, il più grande dei pianeti ma che è anche una stella mancata, portando con se hall, che è il più grande computer pensante ma non è un uomo. Decide per la propria sopravvivenza di uccidere hall. Lo punisce per non essere riuscito a prevederne e controllarne l'evoluzione con i suoi inevitabili risvolti negativi. Chissà cosa sarebbe successo alle scimmie se il monolite avesse deciso che, grazie all'osso, esse avrebbero potuto nuocergli in qualche modo...
Adesso "l'adulto" è ormai smarrito e ripensa piacevolmente a quando da piccolo era guidato per mano nei suoi primi passi e non può fare altro che lasciarsi andare e seguire le orme di chi adesso ha deciso di svelare ogni segreto prima che sia troppo tardi.
Sa ormai tutto ciò che gli sta alle spalle, gli manca solo di scoprire il suo futuro ed i segreti del tempo, anche stavolta viene accontentato... Ma forse adesso sa troppo e per evitare che sia tentato di rivelare l'importante mistero della vita, si ritrova come Hall quando non può svelare il suo segreto sulla missione e viene quindi invecchiato morendo senza dire una parola.. Chissà se canticchiava in mente "giro giro tondo"! Riesce solo a fare un gesto.. Credo che quel gesto sia la cosa più importante di tutto il film. Bowman sa tutto, sa quanto stia soffrendo, sa quanto siano belle ma ingannevoli le cose, sa che tra poco non ricorderà più nulla rendendo inutile tutto.. eppure chiede il bis!
Questo film E'!!
E chi lo ha spento il monolite per aver rivelato tutto??
Ciao Peppe
_________________ Alright, Mum... have a nice day at the factory! |
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