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Autore La schivata
Pythoniana

Reg.: 06 Lug 2004
Messaggi: 1257
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 18-03-2005 02:06  
Lydia, un'adolescente della periferia parigina, si procura un vestito da damina del '700 per la recita scolastica e, ansiosa di provarlo, gira per le strade di Parigi con l'abito indosso provando nel frattempo il testo della commedia che deve mettere in scena. Appena lasciato dalla sua ragazza, Krimo s’innamora di Lydia ma, avendo una reputazione da duro da difendere, non sa come fare per dichiararsi. Decide quindi di “comprare” il ruolo di Arlecchino da un compagno di classe per poter prendere parte alla stessa recita...

Visto/passato stasera. Ho spulciato a ritroso 25 pagine di TuttoCinema e mi ha stupito non averlo trovato già recensito: davvero non l'ha visto nessuno? Vabbé...
Mi piace pensare che 4 César, e dei + importanti (film, regia, sceneggiatura, attrice emergente), non si vincano x caso, anche se magari non tutti saranno meritatissimi. Il film è una commedia molto gradevole: Kechiche, il regista, cerca x sua stessa ammissione di evitare gli stereotipi che normalmente il cinema ci abitua ad associare alle banlieues parigine (vedi "L'odio" di Kassovitz, x es., che cmq, a scanso di equivoci, x me è un gran film), e ne viene fuori un film leggero e allo stesso tempo ancorato a terra. X essere + chiaro, non evita una certa durezza, come nella scena con Fathi e Frida ed in quella in cui i protagonisti vengono fermati dalla polizia. Il resto è gioco delle parti, con rimandi espliciti ma non pesanti tra il quotidiano dei personaggi e la commedia che mettono in scena ("Il gioco dell'amore e del caso" di Marivaux). Allo stesso modo è presente senza eccessiva invadenza la regia, con la mdp, spesso a mano, che si incolla ai personaggi e ai loro dialoghi, elemento fondamentale del film. A questo proposito, un plauso al doppiaggio: detto che è delittuoso non proporre un film così in originale, la resa della traduzione non è pessima come temevo, anche se qua e là con il romanesco si esagera (ma entro limiti che mi paiono fisiologici). Ottimi sceneggiatura ed interpretazioni: in particolare, e non lo dico x cavalcare i César, spero di rivedere presto Sara Forestier, 18 anni, bella e brava. Prossimamente nell'ultimo Lelouch e nell'ultimo Deville (a fianco della Béart: bel confronto!).

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bluto75

Reg.: 09 Nov 2003
Messaggi: 116
Da: Catania (CT)
Inviato: 18-03-2005 13:14  
Mi associo alle lodi per uno dei film migliori di questa stagione.
Devo però contraddirti su un punto: il doppiaggio è stato un vero e proprio crimine. A parte il romanesco che in più punti fa capolino, rispetto all'originale non sono stati per nulla mantenuti i toni dell'interpretazione e così Lidia risulta eccessivamente altezzosa e Magalì troppo pacata. A parte comunque che in un film che risulta vincente proprio per il senso di realtà che trasmette grazie soprattutto alla genuinità dell'interpretazione ed all'uso della mdp, l'eliminazione dei suoni e dello slang della periferia è un affronto che grida vendetta!
A riprova di ciò consdiera che quasi tutti quelli che conosco e che come me hanno avuto la fortuna di vederlo in lingua originale al festival di Torino lo hanno trovato eccezionale, mentre chi l'ha visto in italiano lo ha considerato un buon film, ma senza eccessivi slanci.

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