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Autore desperado
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-07-2002 15:12  
quote:
In data 2002-07-08 14:58, mallory scrive:
io non giudico...
io valuto attraverso parametri che tu non consideri nemmeno...
il mio modo di vedere il cinema è spensierato e forse sentimentale...poco tecnico



ognuno valuta come può...
e non è questione di tecnica...
mi sono stancato di vedere paragonati e frapposti la tecnica e il sentimento.
ma che cosa c'entrano?
tu sei più tecnico...? e su che base si può dire una cosa del genere? forse solo su quella che considera la tecnica come un impoverimento e schematizzazione dei processi artistici (romantici per altro!!!)....
il problema non è che sono più tecnico, (potrei nella tua accezione dire la stessa cosa di voi) è che vedo le cose da un punto diverso. tecnica tecnica e tecnica. quando la tecnica è confusa con la voglia di conoscere. se parli troppo di una cosa che sta dietro o che non si può vedere, perchè l'occhio sentimentale è un occhio superficiale, ecco che sei quello "tecnico", il freddo orologiaio che smonta i meccanismi distruggendo la "sentimentale colla" misteriosa che univa l'ingranaggio...

ma comunque
tagliamo corto e basta...
Ciao


_________________
Fedele alla linea, anche quando non c'è

[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 08-07-2002 alle 15:13 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 08-07-2002 alle 15:16 ]

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 08-07-2002 15:16  
ma si...appunto...
è un discorso che potrei farti anch'io...
punti di vista...

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 08-07-2002 15:23  
allora è una discussione sterile...

torniamo al film....
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 08-07-2002 15:32  
quote:
In data 2002-07-08 15:23, mattia scrive:
allora è una discussione sterile...

torniamo al film....



si...stasera ne parlerò più obbiettivamente...te lo prometto...

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 09-07-2002 00:42  
ammetto le mie colpe
domani vado a vedere Jules et Jim come prima cosa...

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 09-07-2002 01:30  
ma no mallory....tu sei fantastica così come sei...non cambiare...
mai...
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 01-11-2005 11:23  
Dopo l’esperienza di “El mariachi”, godibile action-movie realizzato con la miseria di qualche migliaio di dollari e pietra angolare ancor oggi della cinematografia del regista messicano, Rodriguez torna dietro la macchina da presa per quello che sulla carta (almeno su quella della distribuzione) è un sequel, ma in effetti è un vero e proprio remake del film sul menestrello di provincia.
Ottenuta fiducia da una majors, la Columbia, e un discreto finanziamento, Rodriguez mette in scena un film nervoso, teso, che qualcuno ha definito, a ragione, isterico. La storia dovrebbe essere quella della vendetta dell’ex timido mariachi ai danni degli assassini della sua bella. Il pretesto narrativo serve però a raccontare grosso modo la stessa storia, depurata da quell’ironia e quel divertissment che contraddistingueva l’equivoco dello scambio di persona del film precedente. Rodriguez, in poche parole, rischia di prendersi troppo sul serio. Ed è un peccato, perché la costruzione narrativa è poverissima è al contempo ricca e suggestiva. Il tessuto di scrittura sui cui si poggia l’architettura del film è ridotto all’osso, e così pure gli snodi della trama, che scorre semplice e lineare lungo la striscia di sangue che il protagonista si lascia dietro. Il tutto descritto in modo visivamente eccezionale (una lettura più attenta del film evidenzia come molte incongruenze visive siano risolte grazie ad un montaggio mozzafiato e un’ottima gestione della macchina da presa), attraverso scelte stilistiche quasi sempre azzeccate. Manca però di quell’ironia, di quel saper giocare con il genere che si va ad esplorare che avevano fatto la fortuna di “El Mariachi”.
L’ingaggio di una stella come Antonio Banderas, la presenza citazionistica degli amici Steve Buscemi e Quentin Tarantino, contribuiscono a offuscare la freschezza della costruzione scenica con una patina di seriosità che non giova di certo all’insieme.
I sette milioni di dollari della produzione sono, però, spesi benissimo, con accorgimenti tecnici e soluzioni che elevano a livello immaginifico dei grandi blockbuster di Hollywood il pur non ricchissimo film di Rodriguez.
Film ricco, comunque, che pone le basi di una successiva sperimentazione del regista messicano e che, insieme a “El mariachi”, si pone come paradigma di una poetica registica a tutto tondo, la saldezza della quale è stata minata da recenti lavori, estremamente sperimentali e altrettanto lontani dalla consolidata tendenza di Rodriguez.
Il quale, tra l’altro, è talmente giovane, che di solido nella sua carriera, per ora, ha avuto solo il successo.


_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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