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Il Pistolero-di Don Siegel |
Petrus
Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-01-2005 10:47 |
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Jhon Wayne è un dead man.
E proprio il recente film di Jarmush sembra riprendere, nel titolo almeno, le sensazioni e la concretezza del film di Don Siegel, ma ancorpiù di Wayne.
Parabola di un attore che è tra i pochi di cui si possa dire che "vive" nei personaggi, vive in un mondo che plasma e caratterizza con la sua figura, il suo ghigno.
Siegel ci mostra un western sporco, contaminato, mescolando le carte fin dalle prime inquadrature.
Il pistolero avanza placido a cavallo, sistema un brigante, si confonde placidamente nella maestosità dello spazio naturale, sbarrato dalle montagne innevate, al di là delle quali, forse, c'è il vecchio west di Ombre rosse.
Perchè, al termine della pianura, Carson City è una città che sembra aver dimenticato il west, ormai presa dai grandi quotidiani, dai tram, dalle prime automobili a motore, dall'acqua corrente. Non è il west che Jhon Books, il pistolero per l'appunto, si ricorda.
E si ha la sensazione che il breve riassunto introduttivo sia in realtà quello il film, che l'appendice di vendetta e di sofferenza sia solo una postilla alla grande cavalcata di Books per il west. Ma l'assimilazione di Wayne in Books in realtà mostra che è proprio così. Un attore ormai leggenda, un attore ormai compiuto, si mostra completamente a suo agio in un west cresciuto con lui, ma che ormai non gli appartiene più. E la tremenda autobiograficità del racconto segna un solco ancor più profondo nell'anima di un west ch (salvo con Peckimpah) non ci sarà più, se si considera che la leggenda di Wayne arriva al capolinea. Il divo-divino è al suo ultimo film.
Ed il ghigno solito è lo stesso, ma si è sciolto nelle rughe di una vecchiaia stranamente dolce, non più rude.
Ed è sorprendente constatare che anche il pistolero Books è al suo ultimo film. Dopo una cavalcata trentennale per il west genuino di indiani e coloni, il west di Wayne, si ritrova in questa moderna Carson City, a chiudere definitivamente i conti, i conti di una storia grande e magnifica, che a noi non è dato sapere.
E si passa oltre all'ingenuità della sceneggiatura che ci vuole a tutti i costi presentare un ragazzo-discepolo (Howard) che ne vorrebbe seguire i passi. Si passa sopra perchè si sa che il vecchio west non sarà ormai più vecchio.
E wayne, secondo le profetiche parole del dottore, non si arrenderà alla Natura, con la n maiuscola, ma alla sua natura, alla sua tempra di uomo, e di pistolero.
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
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anthares
Reg.: 21 Set 2004 Messaggi: 14230 Da: Trento (TN)
| Inviato: 01-01-2005 13:16 |
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è un film che ho visto parecchio tempo fa, l'ultimo interpretato da John Wayne.
nel film il protagonista è affetto da cancro, ironia della sorte Wayne morì di cancro tre anni dopo.
curioso vedere il giovanissimo Ron Howard, e una parata di star ormai da casa di riposo, tipo James Stewart e Lauren Bacall.
non mi è piaciuto granchè, ma è un genere di film che non amo, quindi il mio giudizio non è imparziale.
_________________ ci vuole intelligenza.. per capire di essere idioti. |
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