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Autore CONFIDENZE TROPPO INTIME
ines49

Reg.: 15 Mag 2004
Messaggi: 376
Da: PADOVA (PD)
Inviato: 08-12-2004 00:34  
Visto stasera questo delizioso film di P. Leconte che conoscevo solo di nome.
Commedia intelligente e a mio modo di vedere sentimentale nel senso migliore del termine, tenerissimo il personaggio del fiscalista che si improvvisa psichiatra, ma a tratti anche umoristica.
Molto bravi gli attori. Dovrò vedere anche gli altri lvori del regista.

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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 19-12-2004 02:35  
Film notevole molto bravi tutti gli interpreti,dal marito al pazzo,alla segretaria fino ai 2 protagonisti.
Film che passerà innosservato,peccato è ad esempio migliore di CLOSER e tratta grosso modo gli stessi argomenti con più grazia e intelligenza,meno banalità.
Buona anche la regia,è questo il cinema francese da seguire con buona pace dei tanti emuli di Besson d'oltralpe tutti azione,trash e sceneggiatura meno di zero......

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No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
Noi sentiamo una banda

[ Questo messaggio è stato modificato da: Luke71 il 19-12-2004 alle 02:35 ]

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philipcat

Reg.: 08 Feb 2004
Messaggi: 1372
Da: Roma (RM)
Inviato: 19-12-2004 09:36  
Un gioco allusivo di specchi, rarefatto e pirandelliano sulla solitudine e la menzogna. Film con un certo fascino claustrofobico ma tutto sommato un'opera minore rispetto al Marito della Parrucchiera, Tandem e L'Uomo del Treno.
Una luminosa Sandrine Bonnaire con un ottimo Luchini.
_________________
Don't dream it, be it.

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filmleo

Reg.: 13 Mar 2005
Messaggi: 41
Da: roma (RM)
Inviato: 13-03-2005 11:17  
Una sfida attanagliare lo spettatore per due ore con una vicenda in cui l'azione manca quasi totalmente e che si svolge quasi sempre nello stesso chiuso (claustrofobico) ambiente. Ma Patrice Leconte vi riesce in pieno con un film che è un continuo omaggio a Hitchcock e che non ci consente un attimo di distrazione. Un film sulla solitudine, sulla difficoltà di comunicare e di essere capiti, un film in cui ti senti coinvolto fin dai primi minuti, partecipe ed emozionato (un film che è un delitto spezzettare in primo e secondo tempo... ma quando la finiremo con questa cattiva abitudine di cui non si capisce il senso?). Un film che finisce nel modo più inatteso ma coerente e credibile (alzi la mano chi non rimarrà sorpreso!). Sandrine Bonnaire e Fabrice Luchini offrono una performance eccezionale che non sarà dimenticata tanto presto.

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 05-07-2005 16:56  
Appena visto.
L'ho trovato molto delicato,una storia che nasce da un equivoco (cercato?) e che si sviluppa basandosi su un banale errore...sbagliare una porta.
Concordo con chi dice che l'atmosfera e gli ambienti sono molto claustrofobici,ma credo rispecchino in pieno la personalità di entrambi i protagonisti (basti pensare al contrasto che si trova nelle scene finali rispetto alle scene precedenti).
Un uomo inquadrato nel suo lavoro,troppo ordinato,impeccabile,forse più vecchio di quanto sembri in realtà,con una vita apparentemente piatta e banale.
E dall'altro lato una donna frustrata,chiusa in una relazione che la tormenta ma da cui non sembra volersi liberare.
E poi i personaggi di contorno,ben caratterizzati e ben descritti da una regia che racconta la vicenda senza però indugiare troppo sulla morbosità della situazione.
Molto bravi gli interpreti.

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