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Autore Per il Corriere della Sera Amnesty International non esiste
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-05-2004 13:06  

Le notizie principali di ieri sull'Iraq erano le seguenti:

-la decapitazione di un militare americano
-il rapporto del generale Taguba al Senato Usa
-le dichiarazioni della moglie di un carabiniere ucciso a Nassirya e i comunicati di Amnesty International sul fatto che il governo italiano era informato
-il rapporto di Amnesty International su quei 37 civili inermi uccisi senza motivo dalle truppe britanniche .

Vediamo come presenta queste notizie il Corriere della Sera di oggi.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-05-2004 13:08  
Sull'ostaggio decapitato abbiamo il titolo di prima pagina e una pagina intera che riassume il video e le reazioni della famiglia.

Sul rapporto del generale Taguba abbiamo le sue dichiarazioni in cui afferma che il Pentagono non sapeva nulla(mancano le dichiarazioni della parte avversa,quelle della Croce Rossa che afferma che i militari dell'intelligence coordinavano le torture).

Sulle dichiarazioni della moglie del carabiniere abbiamo una pagina, ma qui, al contrario del rapporto del generale Taguba,sono elencate anche tutte le smentite del governo, carabinieri,altri parenti delle altre vittime di Nassirya.
Non solo,ma la pagina 5 è dedicata ancora alle smentite della vedova Bruno.
La pagina 3 è occupata dai commenti politici a questa vicenda,in cui si predilige l'intervento di Berlusconi.
Totale: su due pagine per questo fatto(esclusa quella politica),mezza o tre quarti per la vedova Bruno e Amnesty e una e mezza o una e un quarto per le smentite.
Ricordo che per il generale Taguba non sono state affiancate le smentite alle sue dichiarazioni,poichè questo rapporto non minava le responsabilità governative,al contrario delle frasi della moglie del carabiniere.Le parole della Croce Rossa non valgono la pena di essere menzionate o ricordate.

Ultima notizia: il rapporto di Amnesty pubblicato ieri che accusa le truppe britanniche di aver ucciso a freddo decine di persone tra cui dei ragazzini.
Non c'è traccia di tutto questo, ma solo una pagina dedicata a Blair dove si dice che potrebbe dimettersi perchè teme una sconfitta alle prossime elezioni.
Il rapporto di Amnesty è citato in due righe all'interno dell'articolo.
Non c'è nessuna intervista ai familiari delle vittime denunciate da Amnesty,nessun editoriale che denuncia questi fatti al contrario degli editoriali che commentavano "la strategia del terrore" per la decapitazione del soldato americano .

Non c'è niente da dire ,un trattamento privilegiato per le tesi che tendono a discolpare i governi dalle loro responsabilità,vere e proprie omissioni di informazioni sui rapporti di prestigiose organizzazioni per i diritti umani.
Chi legge e si forma le idee su questa presentazione dei fatti non può che esserne influenzato.
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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MrVercetti

Reg.: 26 Apr 2004
Messaggi: 167
Da: Brescia (BS)
Inviato: 12-05-2004 17:42  
In definitiva il Corriere è un pessimo giornale. Cosa consigli di leggere?

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-05-2004 18:43  
Non è un pessimo giornale e non voglio consigliare nulla se non cercare di affidarsi a un'analisi di come le notizie vengono presentate,come alcune notizie meritino assoluto rilievo e nessuna contestazione e altre minor rilievo e più punti e voci dove le si contesta.
Altre notizie importantissime vengono semplicemente omesse.

Non c'è nulla di stupefacente nella politica del Corriere,un giornale che,sfogliando l'edizione di oggi, presenta almeno 5-6 spazi vistosi dedicati agli inserzionisti delle automobili (che vanno a petrolio),pertanto la conseguente politica del giornale tende a difendere gli interessi di chi li finanzia e le ragioni della guerra in Iraq.

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Torvald

Reg.: 02 Apr 2004
Messaggi: 255
Da: Bonea (BN)
Inviato: 12-05-2004 18:53  
quote:
In data 2004-05-12 18:43, Quilty scrive:
Non è un pessimo giornale e non voglio consigliare nulla se non cercare di affidarsi a un'analisi di come le notizie vengono presentate,come alcune notizie meritino assoluto rilievo e nessuna contestazione e altre minor rilievo e più punti e voci dove le si contesta.
Altre notizie importantissime vengono semplicemente omesse.

Non c'è nulla di stupefacente nella politica del Corriere,un giornale che,sfogliando l'edizione di oggi, presenta almeno 5-6 spazi vistosi dedicati agli inserzionisti delle automobili (che vanno a petrolio),pertanto la conseguente politica del giornale tende a difendere gli interessi di chi li finanzia e le ragioni della guerra in Iraq.




La tua valutazione è talmente assurda che rasenta il ridicolo; ma come cavolo fai a definire il Corriere un giornale che, da come lo presenti, sembra essere il baluardo delle destre ultraconservatrici americane?
Bah !!
_________________
Se vuoi il massimo devi essere pronto a pagare il massimo ...

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-05-2004 19:00  
Infatti da come ha presentato i fatti che ho analizzato lo è a tutti gli effetti.

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Torvald

Reg.: 02 Apr 2004
Messaggi: 255
Da: Bonea (BN)
Inviato: 12-05-2004 19:12  
quote:
In data 2004-05-12 19:00, Quilty scrive:
Infatti da come ha presentato i fatti che ho analizzato lo è a tutti gli effetti.




E da quando in qua si traggono giudizi (così 'forti' aggiungerei, quali sono i tuoi) su un giornale, basandosi sul fatto che un giorno una notizia (sia pur con la sua importanza, intendiamoci) non viene riportata in Prima Pagina??
Ma che razza di modo di giungere a conclusioni è mai questo?
Beninteso, tu hai tutto il diritto di dire la tua, ma l'affermazione che hai fatto (che per me non sta nè in cielo nè in terra) non la puoi sorreggere solo con qualche 'inserzione pubblicitaria' (e anche su questo ci sarebbe da ridire) o da una singola notizia non messa in primo piano.
_________________
Se vuoi il massimo devi essere pronto a pagare il massimo ...

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-05-2004 19:14  
Di questo articolo del Manifesto di oggi che riporto di seguito,sul Corriere,che dovrebbe essere un giornale molto meno schierato secondo la versione comune dei fatti, non c'è traccia.

Il Manifesto di oggi presenta sia la decapitazione del soldato americano, sia il rapporto Taguba,le dichiarazioni della vedova Bruno e quelle di Amnesty (con tanto di intervista al presidente italiano Bertotto che parla dello sforzo di Amnesty di introdurre una legge in Italia che vieti le torture e di come questa legge sia sabotata)e infine il rapporto di ieri di Amnesty sui 37 civili inermi uccisi dai britannici .
Non c'è dubbio che sia un servizio molto più completo dei fatti di quello presentato dal Corriere della Sera.
Il Manifesto non contesta ,come il Corriere, la versione della vedova Bruno,ma nemmeno il rapporto Taguba al senato Usa.
Presenta tutti e 4 i fatti che ho citato all'inizio,mentre il Corriere ne cita solo 3 omettendone uno di importanza fondamentale,se è vero che la vita della gente vale qualcosa e che una bambina di 8 anni non ha il diritto di prendersi una pallottola nella schiena solo perchè è irachena.

Non c'è alcun dubbio che questa politica delle omissioni,come da un anno si verificano omissioni poichè è da un anno che ci sono rapporti sulle torture e sul resto,rende possibile che questo tipo di violenze che Amnesty denuncia rimangano impunite poichè sui giornali come il Corriere non vengono denunciate,non suscitano sdegno, non necessitano quindi della visibilità necessaria per poter aprire inchieste ,processi ai colpevoli,nulla e rimangono quindi impunite grazie al silenzio di questi "giornali moderati" .
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-05-2004 19:15  
Uccisi dalle truppe inglesi 37 civili iracheni
Una bimba di 8 anni tra le vittime. Le accuse nel rapporto di Amnesty International presentato ufficialmente ieri a Londra


ORSOLA CASAGRANDE
Sono almeno 37 i civili iracheni, tra cui una bambina di otto anni, uccisi dalle truppe britanniche in Iraq. Come già anticipato dal nostro giornale la settimana scorsa, il rapporto di Amnesty international presentato ufficialmente a Londra ieri è una denuncia precisa e devastante per il governo di Tony Blair. Il giorno dopo le parole sicure del premier e del ministro della difesa Geoff Hoon, che affermavano di non aver ricevuto alcuna denuncia di maltrattamenti sistematici operati dai soldati britannici, Amnesty conferma che dall' 1 maggio 2003 sono state 37 le persone uccise dai militari inglesi. Soltanto la metà di queste morti sono state adeguatamente investigate. Il caso più drammatico è quello della piccola Hanan Saleh Matrud, otto anni, uccisa da soldati di sua maestà che erano stati presi a sassate dalla folla. Nessuna indagine è stata aperta su questa morte. Hassan Hameed Naser è stato ucciso mentre camminava nei pressi di una manifestazione. Un altro uomo a un checkpoint: il suo minibus non si era fermato all'ordine dei militari. L'uomo non parlava una parola di inglese. Hilal Finjan Salman che pure aveva il porto d'armi (era la guardia di una scuola femminile) è stato ucciso perchè non aveva il giubbetto luminoso distribuito dagli occupanti a chi ha il diritto di avere un'arma.

Nessuna indagine è stata aperta su queste morti. E sono soltanto alcuni dei casi denunciati da Amnesty, secondo la quale la decisione di ordinare un' indagine sulle morti di civili spetta ai comandanti sul campo. Amnesty ha chiesto di incontrarli, ma non ha ottenuto risposte. Così ha passato il suo dossier al ministero della difesa. Secondo Amnesty le indagini, nei pochi casi in cui sono state ordinate, sono segrete: spesso i familiari non vengono neppure informati dell'andamento dell'inchiesta e comunque il ministro alle forze armate si è rifiutato di rivelare a quale unità appartenessero i militari responsabili dell'arresto di sei iracheni morti mentre si trovavano in custodia britannica. Nonostante il governo abbia sempre dichiarato il contrario, Amnesty ha trovato che la popolazione irachena non ha fiducia né nei confronti dei militari britannici né della polizia locale.

Mentre Amnesty presentava il suo rapporto, l'Alta Corte si pronunciava sulla richiesta degli avvocati di 12 civili iracheni uccisi dalle truppe britanniche. I legali chiedevano di poter contrastare legalmente la decisione del governo di non ordinare inchieste indipendenti su queste morti. La Corte ha stabilito che la richiesta delle famiglie è legittima e quindi i familiari dei 12 iracheni potranno ricorrere in appello. Secondo i legali le morti sono un' evidente violazione della Convenzione europea sui diritti umani e pertanto devono essere affidate a un' inchiesta indipendente. Non tutti i dodici casi presentati all'Alta Corte coincidono con quelli denunciati da Amnesty. Di questi ultimi, soltanto diciotto sono stati investigati e comunque sempre e solo dalla polizia militare. Il ministro della difesa Geoff Hoon aveva detto in parlamento che tutti i casi denunciati da Amnesty erano stati già investigati o erano ancora sotto indagine. Una bugia.

Tony Blair intanto confida a una cerchia ristretta di amici di essere pronto a dimettersi «per non danneggiare il partito e non ostacolare l'elezione di Gordon Brown». Il quotidiano The Guardian riporta le parole del premier sottolineando che per il momento a dimettersi Blair non ci pensa proprio. E questo nonostante la sua popolarità abbia raggiunto i minimi storici. Tanto che se si votasse domani il Labour verrebbe sorpassato dai conservatori, rinati dopo la quasi estinzione subita nel `97.

Le elezioni europee di giugno, e ancor più le elezioni amministrative (si vota a Londra, ma anche in altre città) potrebbero essere un `voto spagnolo' anche se l'alternativa in Inghilterra non è così netta. A trarne vantaggio potrebbero essere i liberal democratici, unico partito contrario alla guerra in Iraq assieme ai Verdi.

Il manifesto 12 maggio 2004.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 12-05-2004 19:17  
quote:
In data 2004-05-12 19:12, Torvald scrive:


E da quando in qua si traggono giudizi (così 'forti' aggiungerei, quali sono i tuoi) su un giornale, basandosi sul fatto che un giorno una notizia (sia pur con la sua importanza, intendiamoci) non viene riportata in Prima Pagina??
Ma che razza di modo di giungere a conclusioni è mai questo?
Beninteso, tu hai tutto il diritto di dire la tua, ma l'affermazione che hai fatto (che per me non sta nè in cielo nè in terra) non la puoi sorreggere solo con qualche 'inserzione pubblicitaria' (e anche su questo ci sarebbe da ridire) o da una singola notizia non messa in primo piano.




No,ti sbagli, la notizia non è che non è stata messa in prima pagina: non è stata proprio riportata.

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-05-2004 19:20  
Comunque, che sia lecita o meno, con questo clima, l'Iraq ha tutte le prerogative per divenire un nuovo Vietnam.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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MrVercetti

Reg.: 26 Apr 2004
Messaggi: 167
Da: Brescia (BS)
Inviato: 12-05-2004 19:23  
L'importanza della notizia è molto spesso soggettiva.
Personalmente ritengo che il Corriere tra i giornali in circolazione sia il meno peggio, talvolta si schiera da una parte, in altri casi dall'altra, ma generalmente resta comunque il più equilibrato e probabilmente il più credibile, soprattutto per chi legge soltanto un quotidiano.
Per ciò che riguarda gli spazi pubblicitari è bene considerare che senza quelli tutti i giornali farebbero fatica ad avere un conto economico positivo (ovviamente escludendo quelli che ricevono contributi vari). Per me la pubblicità di un'auto ha poco a che fare con un rapporto di Amnesty.

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MrVercetti

Reg.: 26 Apr 2004
Messaggi: 167
Da: Brescia (BS)
Inviato: 12-05-2004 19:26  
quote:
In data 2004-05-12 19:20, gatsby scrive:
Comunque, che sia lecita o meno, con questo clima, l'Iraq ha tutte le prerogative per divenire un nuovo Vietnam.




Speriamo di no.
Forse più che l'Iraq le conseguenze della guerra in Iraq.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
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Da: milano (MI)
Inviato: 12-05-2004 19:35  
quote:
In data 2004-05-12 19:23, MrVercetti scrive:
L'importanza della notizia è molto spesso soggettiva.
Personalmente ritengo che il Corriere tra i giornali in circolazione sia il meno peggio, talvolta si schiera da una parte, in altri casi dall'altra, ma generalmente resta comunque il più equilibrato e probabilmente il più credibile, soprattutto per chi legge soltanto un quotidiano.
Per ciò che riguarda gli spazi pubblicitari è bene considerare che senza quelli tutti i giornali farebbero fatica ad avere un conto economico positivo (ovviamente escludendo quelli che ricevono contributi vari). Per me la pubblicità di un'auto ha poco a che fare con un rapporto di Amnesty.


Appunto,i giornali senza la pubblicità chiudono;quindi presentano le notizie che non disturbino gli inserzionisti.
Se uno dei maggiori inserzionisti è quella cosa che va a petrolio,questo contrasta molto con i rapporti di Amnesty poichè i suoi rapporti mettono in crisi l'operato del Governo Blair e di tutta la coalizione,quindi la guerra in Iraq da parte di chi l'ha voluta.
Se un rapporto denuncia il fatto che i militari britannici sono degli assassini che uccidono gente inerme,questo suscita una reazione.
Il risultato è l'omissione di questi rapporti che influenzerebbero pesantemente l'opinione pubblica ,naturalmente contro la guerra.
La linea editoriale di questo giornale risulta molto evidente da come omette certi fatti.
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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MrVercetti

Reg.: 26 Apr 2004
Messaggi: 167
Da: Brescia (BS)
Inviato: 12-05-2004 19:48  
quote:
In data 2004-05-12 19:35, Quilty scrive:
quote:
In data 2004-05-12 19:23, MrVercetti scrive:
L'importanza della notizia è molto spesso soggettiva.
Personalmente ritengo che il Corriere tra i giornali in circolazione sia il meno peggio, talvolta si schiera da una parte, in altri casi dall'altra, ma generalmente resta comunque il più equilibrato e probabilmente il più credibile, soprattutto per chi legge soltanto un quotidiano.
Per ciò che riguarda gli spazi pubblicitari è bene considerare che senza quelli tutti i giornali farebbero fatica ad avere un conto economico positivo (ovviamente escludendo quelli che ricevono contributi vari). Per me la pubblicità di un'auto ha poco a che fare con un rapporto di Amnesty.


Appunto,i giornali senza la pubblicità chiudono;quindi presentano le notizie che non disturbino gli inserzionisti.
Se uno dei maggiori inserzionisti è quella cosa che va a petrolio,questo contrasta molto con i rapporti di Amnesty poichè i suoi rapporti mettono in crisi l'operato del Governo Blair e di tutta la coalizione,quindi la guerra in Iraq da parte di chi l'ha voluta.
Se un rapporto denuncia il fatto che i militari britannici sono degli assassini che uccidono gente inerme,questo suscita una reazione.
Il risultato è l'omissione di questi rapporti che influenzerebbero pesantemente l'opinione pubblica ,naturalmente contro la guerra.
La linea editoriale di questo giornale risulta molto evidente da come omette certi fatti.




Mi sembra un ragionamento un po forzato.

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