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Autore premi questo pulsante e..
Mizar81

Reg.: 29 Ott 2004
Messaggi: 8463
Da: Latisana (UD)
Inviato: 28-06-2005 11:26  
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In data 2005-06-28 11:06, pensolo scrive:
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In data 2005-06-28 11:02, sebastian scrive:
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In data 2005-06-28 10:46, pensolo scrive:

giusto..la vita umana non ha prezzo..ma se non conosci la persona e non ti rendi conto di averla uccisa rimane difficile avere rimorsi.



In che senso non ti rendi conto di averla uccisa? Tu sai che premendo il tasto ucciderai qualcuno, e anche se non sai chi, avrai cmq una vita umana nella coscienza e penso che il rimorso non andrebbe via facilmente...magari poi ti svegli con il fantasma davanti durante la notte




Intendevo che non te ne rendi conto perchè non sai e non vedi quello che accade quando premi il pulsante...almeno questo ho capito io.Non so se è chiaro quel che voglio dire.

Ovviamente sai di avere ucciso qualcuno che non conosci e non vedrai mai...ma è diverso farlo con la persona davanti e magari premendo un grilletto per volontà o per errore.




Io sono d'accordo con seb... e credo che, non sapendo il chi e come, invece di pensare "magari era un assassino pedofilo plurimo" penserei "ecco, e se era un innocente?", oppure non mi verrebbe di dire "magari l'ho ucciso con un metodo indolore", ma "potrei averlo ucciso tra le torture"...
Se non so il chi e come, io avrei rimorsi a vita pensando al peggio...
E in ogni caso, non sono il giudice sulla vita di nessuno, e mi va più che bene.
_________________

Agitandosi in una terra dove la luce della Luna ghiaccia, comincia un'era di distruzione e rinascita...

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ilNero

Reg.: 11 Apr 2003
Messaggi: 5388
Da: Napoli (NA)
Inviato: 28-06-2005 11:50  
No.

Anche se chi lo di solito lo fa,anche senza ricevere un compenso stratosferico,come i militari,ne esce psicologicamente pulito.
Lessi tempo fa di alcuni dossiers che l'esercito Usa stilava in relazione all'argomento "uccidere a distanza con o senza contatto visivo con le vittime", ottenuto analizzando psicologicamente un campione proveniente da vari settori dell'esercito precedentemente impiegati in missioni di guerra.
Il risultato era prevedibile nella sua disarmante verità:quanto più ci si allontana dal bersaglio tanto più diminuisce il senso di colpevolezza di chi uccide.
Per i piloti di aerei da combattimento,che colpiscono il loro bersaglio inquadrandolo nei radar come un quadrato luminoso cerchiato e "deumanizzato",premere il pulsante di lancio era un atto del tutto pratico,libero da qualsiasi considerazione personale sulla reale portata,e sulle conseguenze fisiche e morali del gesto.
I piloti di aereo,a decine di miglia di altitudine,giocano a battaglia navale.

_________________
Just a perfect day,
Ma starei meglio se tu non appoggiassi quella mano sulla mia spalla.

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 28-06-2005 11:51  
quote:
In data 2005-06-28 09:39, McMurphy scrive:
ammazzerei pure un'arancia per tanti soldi




se si parlava di cristiani e non di agrumi, allora no
_________________
Lo stupido è insidiosissimo. L'imbecille lo riconosci subito, mentre lo stupido ragiona come te, salvo uno scarto infinitesimale. Il matto lo riconosci subito. E' uno stupido che non conosce i trucchi. Lo stupido la sua tesi sbilenca cerca di dimostrarla.

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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 28-06-2005 11:55  
quote:
In data 2005-06-28 11:50, ilNero scrive:
No.

Anche se chi lo di solito lo fa,anche senza ricevere un compenso stratosferico,come i militari,ne esce psicologicamente pulito.
Lessi tempo fa di alcuni dossiers che l'esercito Usa stilava in relazione all'argomento "uccidere a distanza con o senza contatto visivo con le vittime", ottenuto analizzando psicologicamente un campione proveniente da vari settori dell'esercito precedentemente impiegati in missioni di guerra.
Il risultato era prevedibile nella sua disarmante verità:quanto più ci si allontana dal bersaglio tanto più diminuisce il senso di colpevolezza di chi uccide.
Per i piloti di aerei da combattimento,che colpiscono il loro bersaglio inquadrandolo nei radar come un quadrato luminoso cerchiato e "deumanizzato",premere il pulsante di lancio era un atto del tutto pratico,libero da qualsiasi considerazione personale sulla reale portata,e sulle conseguenze fisiche e morali del gesto.
I piloti di aereo,a decine di miglia di altitudine,giocano a battaglia navale.





Guarda..era quello che supponevo in effetti.
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Bart,voglio condividere con te le tre massime indispensabili per andare avanti nella vita.N°1:"Mi raccomando coprimi" N°2: "Miticooo!Ottima idea capo" N°3:"Era già così quando sono arrivato io"

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McMurphy

Reg.: 27 Dic 2002
Messaggi: 7223
Da: Verano Brianza (MI)
Inviato: 28-06-2005 12:02  
Leggendo questo topic mi e' venuto in mente
"La zona morta" di Stephen King e alla domanda che viene posta nel romanzo:

"Se aveste la possibilità di trovarvi a tu per tu con Hitler nella germania degli anni '30, sapendo cosa avrebbe portato con la sua ascesa al potere, l'avreste ucciso? Sapendo che chiaramente questo avrebbe implicato anche la vostra morte".


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ilNero

Reg.: 11 Apr 2003
Messaggi: 5388
Da: Napoli (NA)
Inviato: 28-06-2005 12:17  
quote:
In data 2005-06-28 12:02, McMurphy scrive:
Leggendo questo topic mi e' venuto in mente
"La zona morta" di Stephen King e alla domanda che viene posta nel romanzo:

"Se aveste la possibilità di trovarvi a tu per tu con Hitler nella germania degli anni '30, sapendo cosa avrebbe portato con la sua ascesa al potere, l'avreste ucciso? Sapendo che chiaramente questo avrebbe implicato anche la vostra morte".





Facile rispondere "si" a 70 anni di distanza fisica e a 1000 anni luce di distanza psicologica dalle pressioni,e dalla rabbia che avrei sentito se fossi vissuto in quel tempo.
Nel caso di uno scontro personale,con un nanerottolo austriaco che si sarebbe reso mandante del più ingiustificato e feroce crimine contro la razza umana,probabilmente si.Almeno 5 o 6 denti glieli avrei fatto saltare senza pensarci due volte.

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pensolo

Reg.: 11 Gen 2004
Messaggi: 14685
Da: Genova (GE)
Inviato: 28-06-2005 12:28  
quote:
In data 2005-06-28 12:02, McMurphy scrive:
Leggendo questo topic mi e' venuto in mente
"La zona morta" di Stephen King e alla domanda che viene posta nel romanzo:

"Se aveste la possibilità di trovarvi a tu per tu con Hitler nella germania degli anni '30, sapendo cosa avrebbe portato con la sua ascesa al potere, l'avreste ucciso? Sapendo che chiaramente questo avrebbe implicato anche la vostra morte".






Probabilmente no..ma non mi pare un esempio calzante...chi preme il bottone di inizio thread non muore...
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Chomsky

Reg.: 27 Giu 2005
Messaggi: 117
Da: milano (MI)
Inviato: 28-06-2005 12:28  
quote:
In data 2005-06-28 11:50, ilNero scrive:
No.

Anche se chi lo di solito lo fa,anche senza ricevere un compenso stratosferico,come i militari,ne esce psicologicamente pulito.
Lessi tempo fa di alcuni dossiers che l'esercito Usa stilava in relazione all'argomento "uccidere a distanza con o senza contatto visivo con le vittime", ottenuto analizzando psicologicamente un campione proveniente da vari settori dell'esercito precedentemente impiegati in missioni di guerra.
Il risultato era prevedibile nella sua disarmante verità:quanto più ci si allontana dal bersaglio tanto più diminuisce il senso di colpevolezza di chi uccide.
Per i piloti di aerei da combattimento,che colpiscono il loro bersaglio inquadrandolo nei radar come un quadrato luminoso cerchiato e "deumanizzato",premere il pulsante di lancio era un atto del tutto pratico,libero da qualsiasi considerazione personale sulla reale portata,e sulle conseguenze fisiche e morali del gesto.
I piloti di aereo,a decine di miglia di altitudine,giocano a battaglia navale.




interessante.
questo dovrebbe far riflettere sui livelli di reificazione dell'educazione u.s.a., sul lavaggio del cervello che viene compiuto, e attenzione, non solo nell'esercito, ma in tutta la società americana, fin dalle scuole primarie, fin dalla radio, e poi più su verso i giornali e le tv. dove tutto può venir giustificato, purchè serva alla causa. quale causa, lo si vede di volta in volta.

cmq la risposta alla domanda del topic è sicuramente no. altrimenti vorrebbe dire che anche io mi disumanizzo come i soldati americani. e non ci son soldi che possano comprare la mia coscienza, per fortuna.

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ilNero

Reg.: 11 Apr 2003
Messaggi: 5388
Da: Napoli (NA)
Inviato: 28-06-2005 12:30  
quote:
In data 2005-06-28 12:02, McMurphy scrive:
Leggendo questo topic mi e' venuto in mente
"La zona morta" di Stephen King e alla domanda che viene posta nel romanzo:

"Se aveste la possibilità di trovarvi a tu per tu con Hitler nella germania degli anni '30, sapendo cosa avrebbe portato con la sua ascesa al potere, l'avreste ucciso? Sapendo che chiaramente questo avrebbe implicato anche la vostra morte".





A proposito di.
Notizia appena letta,magari qualcuno invece di ammazzarlo adesso lo ringrazierà dell'idea.
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Ma starei meglio se tu non appoggiassi quella mano sulla mia spalla.

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 28-06-2005 12:33  
Non lo farei.
Andrei contro i miei principi,inoltre sarei lacerata dai rimorsi,anche se non avrei idea di che faccia potrebbe avere la mia vittima. E poi sarei anche curiosa di vederla,questa vittima...forse mi lacererebbe anche l'estrema curiosità di scoprire chi è,pur sapendo che dopo averla vista rimarrei in balìa dei sensi di colpa.

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malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 28-06-2005 12:36  
quote:
In data 2005-06-28 09:35, anthares scrive:



se qualcuno vi proponesse, in cambio di un pacco di soldi, di uccidere con un congegno a distanza qualcuno che non avete mai visto, e di cui non saprete mai nulla… lo fareste?

pensate che avreste degli scrupoli, o dei rimorsi?






mettiamo da parte la questione danarosa, che non c'entra una mazza.

qui e ora, mentre leggo, non riesco a concepire e motivare un atto del genere.
probabilmente le mie convinzioni potrebbero sgretolarsi di fronte all'atto pratico.
in fondo non mi conosco a tal punto da poter assicurare con certezza un mio futuro comportamento.

_________________
non riconosciuto dal sistema

[ Questo messaggio è stato modificato da: malebolgia il 28-06-2005 alle 12:37 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 28-06-2005 12:44  
mm... oddio, ora come ora, penso che lo farei.
anche se va contro le mie idee e i miei principi. perché, parliamoci chiaro, a me delle mie idee e dei miei principi non me ne fotte un cazzo.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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ilNero

Reg.: 11 Apr 2003
Messaggi: 5388
Da: Napoli (NA)
Inviato: 28-06-2005 12:45  
quote:
In data 2005-06-28 12:28, Chomsky scrive:
quote:
In data 2005-06-28 11:50, ilNero scrive:
No.

Anche se chi lo di solito lo fa,anche senza ricevere un compenso stratosferico,come i militari,ne esce psicologicamente pulito.
Lessi tempo fa di alcuni dossiers che l'esercito Usa stilava in relazione all'argomento "uccidere a distanza con o senza contatto visivo con le vittime", ottenuto analizzando psicologicamente un campione proveniente da vari settori dell'esercito precedentemente impiegati in missioni di guerra.
Il risultato era prevedibile nella sua disarmante verità:quanto più ci si allontana dal bersaglio tanto più diminuisce il senso di colpevolezza di chi uccide.
Per i piloti di aerei da combattimento,che colpiscono il loro bersaglio inquadrandolo nei radar come un quadrato luminoso cerchiato e "deumanizzato",premere il pulsante di lancio era un atto del tutto pratico,libero da qualsiasi considerazione personale sulla reale portata,e sulle conseguenze fisiche e morali del gesto.
I piloti di aereo,a decine di miglia di altitudine,giocano a battaglia navale.





questo dovrebbe far riflettere sui livelli di reificazione dell'educazione u.s.a., sul lavaggio del cervello che viene compiuto, e attenzione, non solo nell'esercito, ma in tutta la società americana, fin dalle scuole primarie, fin dalla radio, e poi più su verso i giornali e le tv. dove tutto può venir giustificato, purchè serva alla causa. quale causa,lo si vede di volta in volta.




Infatti,un lavaggio del cervello spesso malriuscito per portare alla deumanizzazione della vittima,attraverso l'incarnazione in essa di tutti i caratteri negativi possibili,fino a ridurla alla stregua di un oggetto indesiderato da eliminare.
Il documentario continuava analizzando gli scontri avvenuti in Vietnam,laddovè,per ragioni geografiche e territoriali le battaglie aerea erano poco proponibili,e la maggioranza degli scontri avveniva nella intricata giungla vietnamita,con i caratteri della guerriglia,corpo a corpo.
Casi in cui non era raro finire il tuo nemico a colpi di coltello guardandolo negli occhi,vedendone le sofferenze.In quei casi era inevitabile per un essere umano domandarsi "che cazzo sto facendo...".
E malgrado il continuo lavoro di pressione psicologicia volto alla graduale trasformazione di un essere umano in un "fottuto muso giallo comunista" gli scontri hanno lasciato segni indelebili nella vera coscienza dei militari,laddove la coscenza non è stata del tutto annientata prima.
Morale della favola,ha più rimorsi,che lo accompagnarenno per tutta la vita,chi ha ucciso guardando fisicamente la vittima nella sua condizione di essere umano,malgrado tutte le giustificazioni che potrà crearsi,che il pilota dell'Enola Gay, che premendo un pulsante ha eliminato Hiroshima,dalla cartina del Giappone.
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Ma starei meglio se tu non appoggiassi quella mano sulla mia spalla.

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Chomsky

Reg.: 27 Giu 2005
Messaggi: 117
Da: milano (MI)
Inviato: 28-06-2005 12:47  
quote:
In data 2005-06-28 12:36, malebolgia scrive:
quote:
In data 2005-06-28 09:35, anthares scrive:



se qualcuno vi proponesse, in cambio di un pacco di soldi, di uccidere con un congegno a distanza qualcuno che non avete mai visto, e di cui non saprete mai nulla… lo fareste?

pensate che avreste degli scrupoli, o dei rimorsi?






mettiamo da parte la questione danarosa, che non c'entra una mazza.

qui e ora, mentre leggo, non riesco a concepire e motivare un atto del genere.
probabilmente le mie convinzioni potrebbero sgretolarsi di fronte all'atto pratico.
in fondo non mi conosco a tal punto da poter assicurare con certezza un mio futuro comportamento.

_________________
non riconosciuto dal sistema

[ Questo messaggio è stato modificato da: malebolgia il 28-06-2005 alle 12:37 ]


probabilmente, razionalmente è vera la tua ipotesi.
ma forse servono delle certezze, o meglio serve una qualche fede nell'io.
per tante cose, forse anche solo per non sgretolarsi nell'impatto con le sensazioni.forse le idee hanno un qualche valore estrinseco e aggiuntivo alle nostre percezioni.

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malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 28-06-2005 13:00  
quote:
In data 2005-06-28 12:47, Chomsky scrive:

ma forse servono delle certezze, o meglio serve una qualche fede nell'io.
per tante cose, forse anche solo per non sgretolarsi nell'impatto con le sensazioni.forse le idee hanno un qualche valore estrinseco e aggiuntivo alle nostre percezioni.



sicuro.
infatti abbiamo quasi tutti delle gran certezze.
che queste poi, siano suggestioni, è irrilevante.
_________________
... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità

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