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Autore ......Segio Citti, ciao....
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 11-10-2005 19:16  
....non avevo visto il suo ultimo film, Fratello e Sorella, ma a quanto mi diceva un caro amico qui del forum, alla conferenza stampa era apparso come sempre pieno di umiltà e simpatia. E' morto povero (quasi come i per5sonaggi dei suoi film), dimenticato da molti che nello spettacolo un tempo si erano approfittati della sua dispopnibilità. La sua mancanza già la sentivamo, la morte artistica era già avvenuta (mi sembra che Fratella e Sorello è stato il terzo peggiore incasso dell'anno scorso) per via di logiche distributive sempre più chiuse e settarie. Speraimo che la sua morte serva a rivalutarne le opere.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 11-10-2005 19:36  
qui la news:

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2005/10/11/5388387
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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kaciaronr1

Reg.: 22 Set 2005
Messaggi: 52
Da: caprarola (VT)
Inviato: 11-10-2005 20:50  
in italia va' cosi' piccoli grandi eroi che se ne vanno in silenzio,per anni ho pensato che fosse lui nella banda del trucido ad avere un piccolo ruolo invece no..era suo fratello franco molto somigliante a lui...

[ Questo messaggio è stato modificato da: kaciaronr1 il 12-10-2005 alle 11:49 ]

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Mizar81

Reg.: 29 Ott 2004
Messaggi: 8463
Da: Latisana (UD)
Inviato: 11-10-2005 21:01  
mi sembrava di averlo letto...
Ho cercato di far mente locale, ma l'unica cosa che ho focalizzato era che per me si tratta di un "nome noto"... me ne dispiaccio.
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Agitandosi in una terra dove la luce della Luna ghiaccia, comincia un'era di distruzione e rinascita...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-10-2005 19:38  
quote:
In data 2005-10-11 19:16, gatsby scrive:
La sua mancanza già la sentivamo, la morte artistica era già avvenuta (mi sembra che Fratella e Sorello è stato il terzo peggiore incasso dell'anno scorso)



E già. Se non ricordo male è stato distribuito solo a Roma, dove ci è rimasto due o tre giorni... Una vergogna. Tutto lo spazio ai blockbuster.., e ti credo che poi i film "altri" non incassano. So di un sacco di gente curiosa a cui è stata preclusa la visone.

Sull'anteprima del film, sulla conferenza stampa, chiamiamola così, di Citti, ne parlai nel mio blog

http://f4fake.splinder.com/post/4922597

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-10-2005 19:43  
Vabbè, ci tengo che sia più visibile, per la causa... e allora posto direttamente qui:

CRONACA DI UN'ANTEPRIMA

< "I poveri si rivelano, non nascondono niente. La loro povertà è la loro rivoluzione. Io parlo dei poveri di un tempo, dell'allegria che avevano. A questi poveri è stata tolta anche l'allegria con la televisione, l'inganno, le promesse, la speranza. Paolo diceva che non c'è mai disperazione senza un filo di speranza, io invece dico alla romana: chi vive di speranza muore disperato."

Sono le frasi - riportate dal Manifesto di ieri, 1 giugno 2005, intervista all’autore di Silvana Silvestri – anche pronunciate più o meno eattamente da Sergio Citti all’anteprima del suo FRATELLA E SORELLO. Lui sulla sedia a rotelle (vetusta, pesante, da cassa mutua anni ’60), sordo, mal ridotto, un po' assente, salvo al momento giusto sfoderare una straordinaria vena di sarcasmo mordace, mai cattivo, malevole, come i romani de Roma di una volta. Avvicinatomi per salutarlo (Maestro, io nun so' nessuno, una volta ero un pischello de torpignattara, bazzicavo la maranella, la certosa...), lui un po' sorpreso, circondato da tanta gente bella ed elegante dell'alta ed onorabile società, scarrozzato nientemeno che dall’assessore della cultura in persona, non finiva di ripetermi, con espressione afflitta e con lo sguardo che sembrava perdersi verso altre direzioni: "che cazzo ho passato, che cazzo ho passato!". Suo fratello, Franco Citti, l’attore, non è che se la passi meglio. E ho voluto salutare anche lui, per dirgli di quando, appena adolescente, lo vidi sul set, insieme a Pasolini, girare una scena di Accattone. Anche lui si è lamentato.., ed io gli ho detto che per "noi" era e sarebbe rimasto l'(anti)eroe, un mito, vivo esempio di un'umanità semplice ma vera. Si, mi è venuto del tutto spontaneo; mai fatte cose del genere con le star; me ne frego delle star! Quelle persone sono un pezzo importantissimo della nostra memoria culturale ed umana, di un'Italia – non solo filmica - che non c'è più, a cui dovremmi guardare invece con nostalgia propositiva, attiva. Ma almeno Franco cammina con le proprie gambe. Insomma, sono rimasto colpito, straziato, commosso, indignato! Si sa che entrambi hanno attraversato un lungo periodo di povertà e cattiva salute, dimenticati, e che a un certo punto fu promossa una sottoscrizione per loro. I verdi hanno lanciato un appello al governo per un vitalizio. Questo è il nostro mondo della cultura, il sistema delle star, mondo ingrato e bottega che non sa ringraziare, aiutare a vivere con dignità chi gli ha dato molto ed ha ricevuto poco. Insomma, nella sala pariolina c'era tutto il bel mondo del cinema e dello spettacolo che si voluto organizzare la sua bella serata di gala! Assessori, politici, critici, giornalisti, la gran diva di grido - ivi capitata come un pavone pavoneggiante a merenda -, signore e signori incartapecoriti, ma più "garantiti"..., dormienti durante la proiezione, ossequiosi - e in quanti erano a fotografare, manco si fosse trattato di Muccino! -, tutti pronti a intervistare, salutare. omaggiare. Soprattutto Sergio, in "sequenze" che ricordavano i film di Fellini, Ferreri, Pasolini, Bunuel. Quale involontaria e grottesca comicità, se non di fosse trattato di una messinscena tragica e patetica! Sergio, come Franco, sembrava felice, eccitato, ma anche provato. E come non esserlo, dopo tanti patimenti? Ritrovati. Non più soli. Ma eravamo sicuri, lì in quella sala gremita e gaudente, che lui, Sergio, in fondo al cuore e nella mente ancora lucida e tagliente, non stesse prendendo tutti per il culo? Con il suo film - applausini finali che ad ogni clap sembrava corrispondere uno sbadiglio represso -, bello, una favola (ma non di questo ho voglia di parlare ora), volgare, kitsch, eccessivo, sboccato (secondo il comune senso moralistico del pudore e del bello, ma che non si sappia in giro) e diciamolo, antiborghese.., forse fuori tempo, come l’espressione ultima da me usata, ma con sincerità, dignità. Onestà intellettuale. E come ridevano, soprattutto (di se stesse) le signore di grande eleganza, buongusto, in profumi e belletti, alle battutacce da borgatari! Il brivido dell'esotico va ancora di gran moda! Gran bel divertimento osservare il mondo degli "altri" - precario ma poetico, poesia ultima che sopravvive alla fine dell'utopia - seduti su una poltrona riservata. Si fa presto a calarsi nei loro panni: "siamo tutti uguali e democratici", sembrava volessero dire con quelle risa, con i compiaciuti sorrisi. Il "Petrolio" di Pasolini seguita a bruciare. Insomma, si sono ritagliati la loro serata mondana, davvero fuori tono e misura, per celebrare due cineasti, diciamolo, malissimo in arnese, e che (mi auguro di no) passato il lancio filmico - che chissà da quanti sarà raccolto, se fatto raccogliere con un'adeguata distibuzione – verranno ricacciati nell'oblio? Allora, mentre guardavo Fratella e Sorello con un groppo nello stomaco nell’udir "ridere" quella gente così pietosa e generosa (qualcuno al microfono ha fatto capire non troppo tra le righe che ne è valsa la pena, per due amici così.., organizzare l’”elemosina”, offrire loro l'aiutino e mettere in pace la coscienza), pronta ad applaudire in netto ritardo, e per diletto egoistico/narcisistico auto-gratificante, mi è tornata urgentemente in mente la seguente frase di Ado Kyrou, tratta da un suo bellissimo e illuminante scritto su Un Chien Andalou e L'Age d'or, a proposito del mordace ed iconoclastico humor "negro" di Don Luis Buñuel:
“... questa volontà di scandalizzare era talmente spinta che andò oltre il suo scopo. I borghesi, masochisti famosi, applaudirono dopo essere stati disturbati nella digestione. Fortunatamente i loro applausi erano accompagnati dallo stridore dei loro denti ..." >
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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 12-10-2005 alle 19:46 ]

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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 12-10-2005 19:46  
Volevo linkarlo quel pezzo, dal tuo blog.
Ciao Giusè.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-10-2005 19:51  
quote:
In data 2005-10-12 19:46, meskal scrive:
Volevo linkarlo quel pezzo, dal tuo blog.
Ciao Giusè.




Ciao Meskal! Grazie...
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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 12-10-2005 19:53  
Di niente, ci ho pensato troppo su evidentemente.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-10-2005 19:58  

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paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 12-10-2005 21:07  
Che dispiacere.
E dire che stava così bene fino a poco tempo fa.
Ecco perchè questa mattina, alle due circa, hanno dato "Mortacci".
_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

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martha72

Reg.: 08 Ago 2005
Messaggi: 6235
Da: san lorenzo isontino (GO)
Inviato: 14-10-2005 00:08  
Ho visto di recente una sua intervista,per la riapertura del caso Pasolini.Stava molto male,
in Italia è "normale" morire soli e poveri,solo
se si è artisti notevoli,di esempi ne abbiamo moltissimi.Bindi insegna..
_________________

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Noodles132

Reg.: 24 Set 2005
Messaggi: 366
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-10-2005 18:03  
Conobbi Citti circa due anni fa a Fiumicino, quando stava ancora bene in salute.
Non aveva soldi, lo aiutava l'attrice Laura Betti e lui doveva dare una parte di quei soldi a suo fratello Franco, costretto alla sedia a rotelle dopo due ictus ( si è ripreso ora).
Lottava per la legge Bacchelli, perchè ne aveva diritto e lottava anche per farla ottenere al fratello Franco che non poteva parlare.
Con la morte della Betti si era ridotto molto male e ne risentì la sua salute.
Lo incontrai per la sua battaglia in difesa del fratello, disabile che non riceveva neanche la pensione di cuia aveva diritto.
Era un uomo simpatico, volto che non si scorda ma spesso non sapeva coleggare argomenti.
Parlava di una cosa, lo interrompevo e lui cambiava argomento.
Alla fine quella battaglia non la vinse, non vinse neanche quella per se stesso e neppure quella per la riapertura dell'inchiesta sulla morte di Pasolini.
Di Citti ho questo ricordo, seduto su quel tavolino del bar Rustichelli ad inferocirsi contro la burocrazia che sempre gli negò qualcosa.
Non l'ho più rivisto da quel giorno ma l'ho seguito con l'uscita di Cartoni Animati prima e di Fratella e sorello poi (dispiace per l'insuccesso immeritato.
All'epoca se la prese anche con Fiorello, mi disse che lui gli aveva trovato il lavoro quando era caduto in disgrazia ma adesso che si era ripreso il successo quel film neanche lo promuoveva, anzi, sembrava volesse rimuoverlo.
Addio Citti, romano verace come pochi lo sono stati e come pochi lo saranno.
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"Il genio, che cos'è il genio? fantasia,intuizione, velocità d'esecuzione"

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Noodles132

Reg.: 24 Set 2005
Messaggi: 366
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-10-2005 18:05  
Scusate ancora per la grammatica ma come ho già detto sono dislessico pur essendo giornalista
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"Il genio, che cos'è il genio? fantasia,intuizione, velocità d'esecuzione"

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